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Bando del MISE per micro e PMI industriali

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando “Disegni + 2” che offre agevolazioni alle imprese per valorizzare disegni e modelli industriali”. A disposizione di micro e PMI 5 milioni di euro

Le imprese interessate ad avere le agevolazioni, concesse in forma di contributo in conto capitale, dovranno presentare “un progetto finalizzato alla valorizzazione di un disegno o modello, singolo o multiplo, così come definito all’interno del Codice della proprietà industriale”. Il Ministero e Unioncamere, promotori del progetto, intendono così sostenere la capacità innovativa e la competitiva delle PMI, anche grazie allo sfruttamento economico dei disegni/modelli sui mercati nazionale e internazionale.

I contributi saranno fino all’80% delle spese ammissibili ma non dovranno superare gli importi di 65mila euro per la produzione (fase 1) e 15mila euro per la commercializzazione (fase 2). Nel primo caso (fase di produzione) le agevolazioni serviranno ad acquistare servizi specialistici esterni che favoriscano la messa in produzione di nuovi prodotti collegati ad un disegno/modello registrato.
Nel secondo caso (fase di commercializzazione) i contributi serviranno alla commercializzazione del disegno/modello registrato. In particolare, nella prima fase sono ammissibili le spese sostenute per:

  • ricerca sull’utilizzo dei nuovi materiali;
  • realizzazione di prototipi e stampi;
  • consulenza tecnica relativa alla catena produttiva;
  • consulenza legale relativa alla catena produttiva;
  • consulenza specializzata nell’approccio al mercato (strategia, marketing, vendita, comunicazione).

Nella seconda fase sono ammissibili le spese sostenute per:

  • consulenza specializzata nella valutazione tecnico-economica del disegno/modello e per l’analisi di mercato, ai fini della cessione o della licenza del titolo di proprietà industriale;
  • consulenza legale per la stesura di accordi di cessione della titolarità o della licenza del titolo di proprietà industriale;
  • consulenza legale per la stesura di eventuali accordi di segretezza.

Non è obbligatorio avviare entrambe le fasi, poiché si possono richiedere le agevolazioni anche solo per una di esse (la produzione o la commercializzazione). Inoltre, ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione per più disegni/modelli registrati, purché il totale delle richieste non superi i 120mila euro.

Le domande possono essere presentate dal 6 novembre 2014 fino all’esaurimento delle risorse disponibili quindi come sempre invitiamo le nostre lettrici e i nostri lettori ad essere celeri nel presentarle. Vi ricordiamo che è necessario compilare il form online che sarà attivo sempre dal 6 novembre e che darà diritto all’assegnazione di un numero di protocollo. Entro 10 giorni dalla data di assegnazione di detto numero di protocollo si dovrà inviare la domanda, firmata dal legale rappresentante, in Pdf – con project-plan allegato – tramite PEC all’indirizzo disegnipiu2@legalmail.it (all’oggetto si dovrà inserire la dicitura “Disegni+2”).

Alleghiamo all’articolo il bando con tutte le informazioni per valutare se si possiedono i requisiti richiesti segnalandovi che non saranno prese in considerazione le domande presentate prima del 6 novembre e senza l’attribuzione del numero di protocollo dato online. Il protocollo è importante perché le risorse saranno assegnate a sportello secondo l’ordine cronologico di assegnazione di tale numero al momento della compilazione del form online.

L’iniziativa è stata promossa dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM ( Ufficio Italiano Brevetti e Marchi) del Ministero dello Sviluppo Economico ed Unioncamere. Il Sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, presentandola, ha detto: “il Governo continua lungo la strada tracciata nei precedenti provvedimenti attraverso sgravi ed agevolazione per le imprese, nella consapevolezza che solo un aumento delle risorse a disposizione delle aziende può consentire all’economia di ripartire. In particolare nel momento in cui i dati dell’Istat confermano che l’inversione di tendenza dell’economia italiana ancora non c’è stata, provvedimenti come questo rappresentano un aiuto importante. In questo caso abbiamo voluto coniugare due aspetti importanti e cioè da un lato il sostegno all’imprenditorialità e dall’altro quello all’ingegno ed alle capacità di innovazione, confermando che il nostro Paese considera il tema della proprietà industriale un valore da difendere e da premiare. È senza dubbio un riconoscimento al nostro Made in Italy ma anche un invito ai giovani a scommettere sul proprio genio e sulle proprie qualità”.

(D.M.)

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