
di Mariangela Giusti
Docente di pedagogia interculturale all’Università di Milano Bicocca
I neuroscienziati, grazie anche a tecniche sempre più innovative (come la RMN, la risonanza magnetica nucleare), ci descrivono in modo sempre più analitico il nostro cervello come un sistema complesso di circuiti elettrici collegati fra loro. Tuttavia, non sono ancora riusciti a spiegare attraverso modelli matematici il meccanismo che fa nascere le idee originali, cioè le idee che consentono di immaginare qualcosa di nuovo. Chi fa impresa e chi lavora (o intende lavorare) nel mondo degli affari e del business sa bene che la capacità di pensare, di essere creativi, di avere idee nuove è fondamentale.
Ciò è tanto più importante nei periodi di recessione o di crisi come l’attuale. Allora, la domanda è: come si fa a farci venire qualche buona idea? La risposta che può giungere dalle scienze dell’educazione è di nutrire il cervello: leggere, riflettere, scrivere sono tutti esercizi che fanno venire le idee. Per la cronaca, ricordiamo quante volte il premier Matteo Renzi è stato sorpreso dai giornalisti a fare “scorta di libri” (come dice lui) in una grande libreria del centro (prima a Firenze, ora a Roma), evidentemente per ricaricarsi di idee.
Tutto questo è vero; però è vero anche che quando si è titolari di una piccola o media impresa, oppure si è a capo di una ditta artigiana, si è donne, si hanno dei figli, piano piano l’abitudine alla lettura scompare proprio per mancanza di tempo. E allora, che fare? Una risposta può essere di continuare a fare educazione su di noi e, se abbiamo figli grandi, cercare e trovare delle situazioni educative che possano andar bene per noi e per i nostri figli.
Le opportunità sono moltissime, in tutte le zone e in tutte le città: opportunità che consentano di osservare, ascoltare, vedere qualcosa che esce dal nostro quotidiano consueto e che (proprio per questo) ci educa al nuovo, nutre il nostro cervello, può far venire delle idee. Lasciando da parte le pinacoteche e i musei d’arte provo qui a fare qualche esempio di situazioni educative e divertenti (in inglese il termine è edutainment) che possono dare qualche indicazioni per altre da individuale nei vari territori e nelle diverse città.
Sto parlando anche di occasioni come i tanti festival e le diverse rassegne che tante città ospitano nei mesi estivi, per proseguire anche in settembre e in autunno. Tra le decine di proposte, segnalo il 4° Festival Europeo “Via Francigena Collective Project 2014”.