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I nuovi strumenti di finanziamento per le imprese toscane

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ponte-vecchioSi chiamano strumenti di ingegneria finanziaria, sono prestiti e forme di garanzie per l’accesso al credito rivolte alle imprese toscane, per consentire alle aziende gli investimenti necessari a competere sul mercato e per dare alle start up lo slancio di cui hanno bisogno.

di Lisa Baracchi

La Regione presenta il bando lo stesso giorno in cui Unioncamere illustra il quadro, non troppo rassicurante, del fronte occupazionale toscano dove si registra una perdita di ben 11.500 posti di lavoro nel 2013. A questo si affianca la situazione dell’offerta di credito bancario in Toscana: nel primo trimestre del 2014 risulta un calo dell’1,9% rispetto allo stesso trimestre del 2013, sempre secondo l’indagine di Unioncamere. 

Ecco perché una boccata di aria fresca potrebbe arrivare dai fondi gestiti da Toscana Muove: un raggruppamento di imprese (formato da FidiToscana, Artigiancredito e Artigiancassa) individuato con una gara di evidenza pubblica, cui spetterà la gestione degli interventi regionali per il credito.

I nuovi strumenti hanno preso il via dal primo settembre, in questa prima fase è possibile fare domanda per i finanziamenti a tasso agevolato raccolti nel Fondo Unico Rotativo per Prestiti (FURP) per le sezioni “artigianato” e “cooperazione”. La dotazione del fondo, alimentato grazie ai rientri e ad un contributo da risorse europee Por Fesr, ammonta a circa 175 milioni di euro, è così ripartito: 65 milioni euro per la sezione industria; 91 milioni di euro per l’artigianato; 14 milioni circa per la cooperazione e 5,8 milioni di euro per la reindustrializzazione dell’area di Massa. Rispetto a questa dotazione complessiva le risorse che possono definirsi «disponibili» sono per quanto riguarda la sezione artigianato circa 12 milioni e per quanto concerne la cooperazione 3 milioni di euro.

Dello stesso pacchetto gestito da Toscana Muove fanno parte anche fondi di garanzia dedicati in particolare a investimenti in energie rinnovabili (La dotazione del fondo è di 2,8 milioni), ai lavoratori atipici (La dotazione del fondo iniziale è di 2 milioni e 224 mila euro destinati ad attivare un volume di garanzie pari a quattro volte questo importo), a sostegno della liquidità delle pmi di industria, artigianato, cooperazione (la dotazione è di 4 milioni e 389 mila euro), a sostegno infine dell’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali (Per i destinatari della legge 21, per l’imprenditoria giovanile e femminile, del pacchetto Giovanisì, la dotazione è di 6 milioni e 361 mila euro).

gianfranco-simoncini“Gli interventi sul credito si sono rivelati essenziali in passato e sempre più lo saranno” commenta l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini “insieme a quelli per favorire gli investimenti in ricerca e sviluppo e internazionalizzazione delle imprese e a tutti gli altri interventi che, grazie ai fondi strutturali, dal 2007 hanno aiutato a crescere il nostro sistema produttivo. Un protocollo d’intesa siglato lo scorso luglio con le banche mette a disposizione delle imprese un plafond grazie al quale saranno possibili ulteriori interventi e una semplificazione delle procedure”. Ridisegnando gli strumenti di ingegneria finanziaria, spiega l’assessore, si intende dare un sostegno concreto alla competitività delle imprese sul mercato interno ma anche su quello internazionale: “Questi strumenti utilizzano le risorse europee del Fesr ma anche risorse regionali, puntiamo in particolare al trasferimento tecnologico, all’innovazione, agli investimenti in ricerca e sviluppo e alle start up d’impresa”, dice ancora Simoncini.

La bontà dell’ingegneria finanziaria è testimoniata secondo l’assessore dai dati in possesso della regione: dal 2009 al 31 dicembre 2013 i fondi di garanzia hanno attivato finanziamenti per 1,46 miliardi di euro. A dicembre 2013 il Fondo per gli investimenti ha concesso garanzie per circa 300 milioni, a fronte di 391 milioni di finanziamenti deliberati a 2.365 imprese. Il Fondo per la liquidità ha concesso garanzie per 681 milioni a fronte di 1.076 milioni di finanziamenti deliberati a oltre 5.563 imprese. Sul fondo rotativo, a febbraio 2014 sono state concesse agevolazioni per l’industria a 157 imprese, per 51,9 milioni di euro; per l’artigianato a 671 imprese (79,6 milioni di euro); per la cooperazione a 11 imprese per 7,5 milioni.

“I fondi di garanzia” spiegano i tecnici, “al di là della dotazione finanziaria prevista, producono un effetto moltiplicatore pari ad 8 (quindi su una dotazione di 20 milioni di euro si produce un effetto leva di circa 200/210 milioni di euro) cui va aggiunto l’effetto della controgaranzia del fondo centrale”. Tutti i dettagli sugli strumenti finanziari a sostegno delle imprese si trovano sul sito di Toscana Muove: toscanamuove.it 

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