Tutti i dettagli dal fautore della proposta Renzo Guccinelli, l’Assessore allo sviluppo economico, che abbiamo intervistato in esclusiva per Donna in Affari
di Cristina Mazzani
Finanziamenti pari a 1 milione e 850mila euro sono stati messi a disposizione dalla Giunta regionale ligure per il credito agevolato delle imprese artigiane. Si tratta di finanziamenti per l’abbattimento degli interessi fino al 90% (entro i limiti del tasso di riferimento europeo). Secondo il Contratto stipulato tra Regione Liguria e Artigiancassa, sottoscritto lo scorso 6 agosto, si tratta di risorse stanziate per la gestione triennale dei servizi di credito agevolato (949/52) e leasing (240/81) per gli artigiani liguri.
“Il nostro obiettivo” ha commentato Renzo Guccinelli, assessore allo sviluppo economico della Regione “è promuovere gli investimenti destinati all’acquisto di macchinari, alla realizzazione di laboratori e così via, per sostenere un comparto molto importante per la Liguria. Ogni giorno, nella nostra Regione, nascono 12 nuove imprese artigiane (6 a Genova e 2 in ciascuna delle altre tre province). Esse si vanno ad aggiungere alle oltre 140mila piccole realtà (di cui 135mila ‘micro’) che danno lavoro a quasi 349mila persone. Sono numeri importanti, in quanto rappresentano ben il 99,6% del mondo imprenditoriale e il 76% degli occupati in Liguria.
Sappiamo, inoltre che in Liguria, come in Italia, è ancora molto difficile superare gli scogli del credito: lo stock di finanziamenti, in diminuzione del 6,5% in un anno, ammonta a 17,8 miliardi di euro (questo in linea con il dato nazionale che è pari al -6,7% per un totale di 786 miliardi di euro erogati).
Ormai sono diversi anni che mettiamo in atto iniziative di questo tipo e sono state sempre accolte con grande interesse. E questo credo sia un grande risultato: in un momento di crisi le aziende continuano a investire e vi è grande propensione all’innovazione della propria azienda”.
Le informazioni sulle agevolazioni sono reperibili sul sito artigiancassa.it/artigiani/agevolazioni/Pagine/default.aspx?regione=liguria.
Possono beneficiare degli interventi agevolativi: le imprese artigiane, costituite anche in forma cooperativa o consortile, iscritte nell’Albo di cui alla legge regionale n. 3/2003; le imprese iscritte nel “Registro Imprese”, a condizione che ottengano l’iscrizione al suddetto Albo entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda di finanziamento agevolato; gli aspiranti imprenditori artigiani, a condizione che ottengano l’iscrizione nel medesimo Albo entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda di finanziamento agevolato alla Banca.
Presumibilmente entro fine settembre sarà possibile la presentazione online delle domande, un passaggio necessario in vista dell’eliminazione del supporto cartaceo.
“Un importante vantaggio” ha continuato Guccinelli “derivato da questa iniziativa è legato all’immissione di liquidità nelle aziende, infatti il finanziamento viene immediatamente liquidato, in unica rata.
A questo proposito, sono particolarmente orgoglioso di dire che non abbiamo code residue; le aziende porgono le domande e nel giro di qualche settimana (esclusivamente i tempi tecnici necessari) possono accedere al finanziamento, questo ci consente di rispondere man mano alle richieste”.
Durante il precedente contratto tra Regione ed Artigiancassa (operativo dal 2012 al 1°semestre 2014) è stato possibile assicurare il completo soddisfacimento delle domande presentate. In tale periodo sono state ammesse alle agevolazioni 1.260 imprese; i finanziamenti agevolati hanno raggiunto 61.534.865 euro con l’utilizzo di contributi per 2.473.361 euro. Già in precedenza il gestore risultava sempre Artigiancassa tenendo conto che, storicamente, esso operava per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e tale è rimasto nel periodo di passaggio delle competenze alle Regioni, cui hanno fatto seguito procedure aperte di individuazione del gestore.
Proiettare l’artigianato ligure oltreconfine
Fra le difficoltà riscontrate tra gli artigiani, abbiamo rilevata la scarsa tendenza a “fare network”: sono solo 147 le imprese a contratti di rete (la maggior parte tra Genova e Savona). Tale dato non è elevato neppure se si guarda all’intera Italia, infatti, è pari a circa 7.600 realtà.
“Vogliamo dunque sollecitare e quindi premiare, anche con bandi appositi” ha sottolineato Guccinelli, “proprio lo sforzo teso a realizzare aggregazioni di impresa, finalizzati soprattutto all’apertura di canali esteri. Pensiamo questo sia particolarmente importante, per esempio, per il settore agroalimentare, ma non solo.
Dobbiamo riconoscere che gli artigiani per un lungo periodo dal 2008, agli inizi della crisi – forse proprio per le ridotte dimensioni delle loro aziende che consentivano un’elevata flessibilità – sono stati in grado di non perdere terreno, focalizzandosi sulla qualità di prodotto resa possibile da un grande know how. Dato il perdurare della crisi, però, coloro che sono riusciti a resistere sono soprattutto quelli che sono stati capaci di andare oltreconfine”.
“Una conferma” ha aggiunto Guccinelli “del valore dell’artigianato ligure è data dall’istituzione (con legge regionale del gennaio 2003) del marchio ‘Artigiano in Liguria’ per promuovere e tutelare le lavorazioni artigianali artistiche, tradizionali, tipiche di qualità attraverso un sistema di certificazione basato su marchio di origine. Sono stati individuati dieci settori artigianali di nicchia liguri (dalla sedia di Chiavari al Velluto di Zoagli) che rappresentano i più significativi e antichi mestieri del territorio, conservati grazie alla professionalità degli esperti e abili artigiani. Proprio in questi giorni (dal 19 al 21 settembre) nelle aree portuali della vecchia darsena di Savona, si sta svolgendo la decima edizione di Stile Artigiano – Made in Liguria, l’evento che si rivolge a tutte le imprese artigiane e di produzione liguri dei settori artigianato artistico e agroalimentare, a ulteriore testimonianza dell’importanza riconosciuta ai nostri artigiani”.
I numeri dell’imprenditoria femminile in Liguria
L’imprenditoria femminile pesa per il 25,4% sul totale delle imprese attive in Liguria (il 29,2% delle società di persone presenti in Liguria, 15,7% delle società di capitali, 26,6% delle imprese individuali, 15,7% altre forme). In numeri assoluti, le imprese femminili in Liguria sono 36.135, di cui 4.613 nel settore dell’agricoltura, 2.171 industria, 1.631 costruzioni, 16.718 commercio e alberghi, 499 trasporti, 10.465 servizi e 38 non classificabili.
In percentuale. nell’ambito di ciascun settore i dati sono i seguenti: Agricoltura e attività 38,4%, Attività manifatturiere, energia, minerarie 19,0%, Costruzioni 5,8%, Commercio 30,2%, Turismo 35,2%, Trasporti e
Spedizioni 9,2%, Assicurazioni e Credito 23,5%, Servizi alle imprese 27,9%, Altri settori 46,8%.
“Non sono previste riserve di fondi specifici a favore delle imprenditrici donne. Con precedenti risorse per la creazione di impresa con contributi in conto capitale erano previste maggiorazioni nelle percentuali di contributo. Non è esclusa una futura applicazione di tale dispositivo in nuovi strumenti…”.