Imprenditoria femminile

La prima tappa di NDI a Expo 2015

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Merletti di cemento e alta moda realizzata con materiali riciclati, prodotti senza guerra, architetture di carta e creazioni luminose, sono solo alcune delle proposte delle donne premiate da Natura Donna Impresa

di Cristina Mazzani, giornalista

Pace, bellezza, sostenibilità. Quando si parla di imprenditoria femminile si intende soprattutto questo, anche quando si tratta di professioniste affermate in tutto il mondo, riconosciute per talenti unici e per quel Made in Italy che, nonostante tutto, continua a contraddistinguerci.

Si fa riferimento a valori forti dove solitamente si usano, nel mondo maschile, parole quali competitività e tanti numeri.
Eppure i numeri le donne che sono state premiate in occasione della prima tappa di Natura Donna Impresa (NDI) a Milano durante Expo 2015 ce li hanno eccome. E, considerando gli attestati di stima e riconoscenza, ma anche i percorsi aziendali di successo delle realtà che si sono affermate a tutte le latitudini, non hanno nulla da invidiare a nessuno.

Durante la conferenza di apertura delle tre giornate espositive NDI che si stanno svolgendo a Milano sono state premiate 11 donne che hanno dato vita a progetti unici nel proprio genere, avendo completato un progetto che spicca in diversi campi, donne creative e imprenditrici, con prospettive ecosostenibili e sperimentazioni eccellenti.

Natura Donna Impresa nasce nel 2010 per offrire un confronto tra donne, per permettere loro la possibilità di fare rete; in questi anni ha coinvolto più di 150 persone tra designer, artiste, architette, giornaliste e così via che hanno creato sinergie illuminanti e sono riuscite a mostrare un “altro” modo di fare impresa, in Italia, per promuovere un futuro diverso, proprio in questo periodo di crisi.

La tre giorni milanese rappresenta una importante vetrina per conoscere e ammirare prodotti ed eccellenze del saper fare italiano; a corredo dell’esposizione un fitto calendario di eventi, tra questi il “Boudoir Expo” (a cura della scrittrice Lucia Giulia Picchio) che si articola in tre macro aree: il corpo, l’anima e i sensi.

L’evento si arricchisce di un ulteriore premio: “Numero 30 Milano/Una designer per la moda 2015” che selezionerà una artista che esporrà in una delle più importanti boutique del Quadrilatero della Moda di Milano (www.n30milano.com).

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Il tutto sta animando il prestigioso Palazzo Isimbardi, la ex sede della Provincia, ora della Città Metropolitana, perchè anche le istituzioni, sempre più, devono essere coinvolte nelle storie di imprenditoria creativa e intelligente, sana.

Le donne premiate

Il Premio Donna è stato assegnato a Pippa Bacca, uccisa durante il suo viaggio attraverso i Continenti in abito da sposa, per portare il messaggio di un mondo di pace. Un viaggio che è stato brutalmente interrotto ma che ha amplificato il messaggio di speranza, per cui ciascuna donna un domani vicino possa muoversi e agire senza paura.

Eleonora Voltolina e la sua “Repubblica degli Stagisti” hanno visto valorizzati i propri sforzi nel denunciare uno scandalo che si perpetua nel nostro Paese, con il Premio Giornalismo.
“Il nostro giornalismo fa bene a tutti” ha commentato Eleonora Voltolina. “Non si piega: quando abbiamo iniziato, nel 2009, speravamo fosse un progetto che si sarebbe evoluto a breve, con l’affermazione di maggiori diritti per i giovani lavoratori. Tanti giovani ci seguono, continuiamo a sperarlo insieme…”

A Valentina Crepax, l’architetto della Carta, il premio Arte per le sue creazioni, sculture, abiti, arazzi, arredi.
“La mia missione” ha affermato Valentina Crepax “è portare un po’ di bellezza in questo mondo”.

Alessandra Beltrame, giornalista che ha scelto il Cammino, mossa dalla convinzione che la felicità è un sentiero ha ricevuto il Premio Natura, ha detto: “solo passo dopo passo è possibile ammirare e assaporare la Natura, cogliendone tutti i dettagli per poter raccontare, nel mio blog, ogni meraviglioso aspetto”.

Elena Salmistraro è la giovane designer milanese che sta riscuotendo numerosi riconoscimenti internazionali, a lei il Premio Design per aver inventato un modo di fare design che è estensione della propria anima; il suo stile è ormai riconosciuto per essere gioioso, colorato ed eclettico.

La signora dell’Ecodesign (e come tale è stata premiata) è invece Angela Mensi che vanta il brand 13 Ricrea, ormai simbolo di rispetto per l’ambiente, perfezione, di eleganza, di design ricerca e sperimentazione, riconsegnando, come Angela Mensi stessa ha riferito, “bellezza ai rifiuti”.

Il prestigioso premio Expo 2015 è stato assegnato a Daniela Ducato, che secondo le Motivazioni del Premio, ha fatto della sua impresa Edilana una scuola di pensiero. La Sardegna si distingue così per il suo design senza guerra, ossia i prodotti proposti da questa azienda non contengono petrolio, uno dei motivi principali per cui si combatte nel mondo. La linea Italana è una linea termotessile è Zero import, Zero petrolchimica, proveniente solo da Pastorizia italiana in estensiva a custodia della biodiversità e del paesaggio, utilizza un sistema di tosatura cruelty free…
“Nella nostra produzione” ha aggiunto Daniela Ducato “anche materiali per architettura che provengono dalle eccedenze di cibo, nel pieno rispetto del tema di Expo, nutrire il Pianeta”.

Architettura versatile e multitasking, visionaria e sperimentatrice, è quella di Sandra Faggiano, che vincitrice del Premio Architettura, ha reinventato il modo di fare cemento.
“Il mio lavoro” ha sottolineato Sandra Faggiano “è teso a portare la femminilità in un mondo prettamente maschile come quello del cemento, appunto, trasformandolo in merletti, pizzi, che gli donano eleganza pur valorizzandone la solidità”.

Il riconoscimento per la Ricerca è stato assegnato a Francesca Guerisoli, per la sua costante ricerca e sperimentazione nelle proposte di eventi legati all’arte contemporanea, all’arte urbana e sociale, per la proposta di mostre d’arte che non solo escono dalla rigidità del museo e dalle gallerie ma invadono il tessuto sociale e le città.

Definita e conosciuta a livello internazionale come l’Artista della luce, Adriana Lhomann, brasiliana ma ormai italiana d’adozione, ha ricevuto il Premio Impresa per le sue creazioni luminose che esaltano il Made in Italy d’eccellenza.

Irene Sarzi Amadè, alla quale è andato il Premio Moda, è un nome unico nelle creazioni di Alda moda con materiali sostenibili, di riciclo, che rappresentano una vera provocazione alla filosofia dell’usa e getta e simboli della moda che sa svecchiarsi preservando la qualità della sartoria d’eccellenza.

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