In questi ultimi giorni secondo il rapporto «Paying taxes 2016» della Banca Mondiale e Pwc, l’Italia detiene la maglia nera per il total tax rate (pressione fiscale totale sulle imprese)
A cura di Sabrina Fattori, commercialista Studio Fattori, componente Commissione Pari Opportunità Ordine dei Commercialisti
Sui 189 Paesi del mondo esaminati nel rapporto della Banca Mondiale il nostro Paese si trova al 138° posto e nel contesto europeo l’Italia detiene il Total tax rate più elevato, visto che è pari al 65,8%. Da noi, un’azienda effettua 15 versamenti l’anno e questo le porta via mediamente 269 ore di tempo.
Molti adempimenti sono concentrati in questo ultimo scorcio dell’anno che si conclude con un vero e proprio ingorgo di tasse sulla casa e imposte di vario tipo rischiando di lasciare i cittadini senza un euro in tasca.
Le imprese italiane, sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità, rischiano – specie le piccole e micro imprese – di non riuscire a superare questo vero e proprio “stress test fiscale”.
Vediamo in dettaglio l’elenco delle principali scadenze fiscali e contributive di fine anno:
Scadenza 16 dicembre
- Versamento ritenute IRPEF di dipendenti, collaboratori e lavoro autonomo
- Versamento contributi previdenziali e assistenziali dipendenti e collaboratori
- Versamento IVA mese di novembre–contribuenti mensili
- Versamento acconto imposta sostitutiva su redditi da rivalutazione TFR
- Versamento saldo IMU
- Versamento 2 rata TASI
Scadenza 21 dicembre
- Ravvedimento 770/2015 Ordinario e Semplificato : regolarizzazione tardiva presentazione
Scadenza 28 dicembre
- Invio telematico elenchi INTRASTAT presentazione mensile
- Versamento acconto IVA
Scadenza 29 dicembre
- Ravvedimento Unico Redditi- Iva e IRAP regolarizzazione tardiva presentazione
Scadenza 31 dicembre
- Versamento TARI
Vediamo ora nel dettaglio alcuni dei principali adempimento sopra elencati:
SALDO IMU
Sono chiamati al versamento del tributo le persone fisiche e giuridiche titolari di un diritto di proprietà o altro diritto reale su immobili (fabbricati, terreni e aree edificabili). Dallo scorso anno l’IMU non si applica all’abitazione principale e le pertinenze della stessa ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9.
SALDO TASI
Sono tenuti al versamento tutti i possessori (proprietari, usufruttuari, titolari del diritto d’uso, usufrutto e abitazione) di qualunque immobile. Sono altresì obbligati i detentori degli immobili stessi (come ad esempio gli inquilini e i comodatari) sui i quali grava una quota dell’imposta (che il Comune fissa tra il 10 e il 30%).
La legge di stabilità 2016, secondo il testo ora vigente, introduce importanti novità per quanto concerne la Tasi. Dal prossimo anno sarà, infatti, abolita la Tasi sulla prima casa e sulle case prese in affitto come abitazione principale (ovvero gli inquilini non pagheranno più la loro quota di Tasi, a patto di avere la residenza anagrafica nell’immobile affittato e di utilizzarlo come “dimora abituale”). L’esenzione si estende alle abitazioni date in comodato d’uso ai figli o ai genitori. Il proprietario, però, non deve possedere un altro immobile ad uso abitativo in Italia e nel 2015 deve aver abitato nella casa che vuole cedere al parente in linea retta entro il primo grado.
Sempre dal prossimo anno, anche il coniuge separato che lascia l’abitazione all’ex sarà sollevato dal pagamento della tassa.
ACCONTO IVA
Sono soggetti al versamento dell’acconto 2015 i contribuenti Iva mensili e trimestrali.
La scadenza fiscale dell’acconto IVA 2015 riguarda professionisti e imprese che operano con il regime IVA ordinario e semplificato (sono quindi esclusi i contribuenti in regime dei minimi e in regime forfetario).
L’importo dell’acconto IVA 2015 viene determinato attraverso l’applicazione di tre metodi:
- metodo storico;
- metodo previsionale;
- metodo delle operazioni effettuate.
I codici tributo da riportare nel modello F24 sono:
6013 contribuenti IVA mensili,
6035 contribuenti IVA trimestrali.
Importo minimo €103,29.