COMUNICAZIONE

Non perdiamo “la bussola” della trasparenza

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Dalla rete uno strumento semplice e comodo per monitorare rapidamente la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni

A cura di Americo Bazzoffia, libero docente universitario e consulente in comunicazione 

La Bussola della Trasparenza è un sito del Dipartimento della Funzione Pubblica che consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per l’analisi ed il monitoraggio dei siti web delle PA. 

Il principale obiettivo di questo sito è di essere uno strumento efficace che accompagni le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali che offrono attraverso il loro siti web.

Attraverso un costante e continuo aggiornamento, il test per verificare la rispondenza del sito web di un’amministrazione pubblica (è sufficiente avere l’indirizzo web del sito) consente a web master, amministrazioni e cittadini di districarsi tra i vari adempimenti previsti per legge, ed in particolare gli adempimento del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 sul “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Questa interessante iniziativa che passa attraverso la creazione del sito la “Bussola della Trasparenza” mira in particolare a rafforzare:
– “La trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, che possono utilizzare la “Bussola della Trasparenza” come un vero e proprio strumento di lavoro on-line per verificare il loro sito web, confrontarlo con i siti di altre amministrazioni e adeguarlo, sempre più, alle linee guida e alla trasparenza. La Bussola della Trasparenza consente quindi alle PA di orientarsi nel mare delle leggi relative ai contenuti da pubblicare on-line.
Oltre a ciò, il cittadino, il professionista, l’impresa, il giornalista, il ricercatore o le stesse PA possono verificare e conoscere o effettuare statistiche e studi su queste tematiche o su argomenti correlati, scoprendo eventualmente fenomeni ad oggi sconosciuti ed individuando facilmente le PA che non sono perfettamente allineate alla norma.
– La Bussola della Trasparenza, forse per la prima volta, inoltre consente la concreta “partecipazione del cittadino”, il quale, attraverso i pareri che può esprimere nel sito, diventa parte attiva nello stimolare le amministrazioni ad essere più aperte. Infine, consente, dall’esterno dell’amministrazione pubblica, di far pervenire proposte e suggerimenti che potrebbero migliorare sia l’organizzazione, sia le politiche, sia i servizi digitali delle PA, secondo il principio di una amministrazione e di un governo effettivamente partecipati.
– Infine, conseguenza della trasparenza e della partecipazione è la facilitazione dell’“accountability delle PA”, ossia, si ottiene la tendenza al corretto utilizzo delle risorse ed il raggiungimento di risultati in linea con le finalità istituzionali garantendo meccanismi di maggiore responsabilizzazione del management interno.

Da dove è nata l’idea di questa “Bussola della trasparenza”?

L’idea è nata dopo l’emanazione delle linee guida sui siti web delle PA che, oltre a fornire una serie di indicazioni puntuali su come realizzare e gestire i siti web istituzionali e tematici delle PA, raccolgono tutta la normativa riguardante i siti web istituzionali, emanata nel corso degli anni (L.150/2000, dlgs.82/2005, L.69/2009, Dlgs.150/2009, Delibera CIVIT 105/2010, Dlgs.235/2010, etc.). Tale raccolta ha dato vita alla sezione delle linee guida dei contenuti minimi dei siti web delle PA in cui sono stati riportati le diverse tipologie di dati e di informazioni che le PA sono obbligate a pubblicare on-line per legge.

La raccolta normativa consentiva di avere un unico punto di riferimento sui contenuti che devono essere pubblicati. Ecco allora che per garantire la concreta attuazione delle norme e per semplificarne le attività inerenti la trasparenza, hanno pensato di realizzare uno strumento operativo di verifica della conformità. È stata quindi realizzata la funzionalità che consente di verificare, comodamente, immediatamente ed in tempo reale, lo stato di consonanza dei siti web delle PA, dando gli opportuni suggerimenti per aumentare il livello di trasparenza ed il rispetto dei requisiti normativi. Successivamente, per monitorare a livello globale la trasparenza e per verificare continuamente ed in tempo reale, la sua evoluzione su tutto il territorio nazionale, è stato realizzato un particolare sistema di monitoraggio che raccoglie, in modo automatico, i dati e le informazioni dai vari siti delle PA, e consente di effettuare analisi ed elaborazioni statistiche, fornendo i risultati anche in formato Open-data.

Al fine di favorire il controllo collettivo e la partecipazione dei cittadini, il Dipartimento ha pensato di rendere pubblico tale sistema informatico, corredandolo di funzionalità utili al miglioramento continuo della trasparenza: In particolare è oggi possibile leggere la classifica dei siti web delle PA ed effettuare confronti tra siti web delle PA
Infine, il sistema ora consente anche di fornire segnalazioni, suggerimenti e di consultare particolari sezioni dei siti web nel rispetto dei contenuti minimi definiti nelle linee guida sui siti web PA e di verificare, grazie alla collaborazione di www.Italia.gov.it, se una pubblica amministrazione è iscritta al dominio .gov.it.

Funzionamento e limiti della “Bussola della trasparenza”

Il cuore del sistema è un motore che, con una serie di sensori software e di algoritmi matematici, analizza i siti web delle pubbliche amministrazioni, in modo automatico, a determinati intervalli temporali. La verifica è effettuata comparando i contenuti trovati con quelli definiti e standardizzati nelle linee guida. I dati raccolti alimentano un vero e proprio magazzino (data warehouse) che, attraverso interfacce dedicate, è in grado di fornire alle diverse tipologie di utenti, informazioni sull’andamento della trasparenza dei siti web istituzionali del nostro Paese.

Se un qualsiasi cittadino desidera effettuare una verifica su una PA è sufficiente che nella specifica pagina della verifica in “tempo reale” agli adempimenti del D.Lgs n.33/2013 inserisca la tipologia dell’ente che desidera verificare (Scuola, Comune, Università, ecc.) oppure l’indirizzo del sito web che desidera verificare (per es. www.uniroma1.it). In pochi secondi il sistema fa una verifica in tempo reale e fornisce un report di facile comprensione in cui è presente l’esito per i singoli adempimenti, eventuali consigli e la possibilità di verificare “in page” il contenuto.

Per la semplicità di utilizzo e l’indubbia utilità, per PA e Cittadini, la Bussola della trasparenza si dimostra essere uno strumento estremamente utile. Il sistema automatico però si ferma alla semplice verifica “sintattica e semantica” del sito. Ciò significa che verifica se nel sito è presente una determinata sezione, nominata in modo corretto e posizionata nel sito dove la normativa lo prevede. Se però in quella pagina esiste la relativa documentazione che si auspicherebbe di trovare, questo il sistema non lo rileva. Forse, mi permetto di suggerire, come già accade per alcuni adempimenti normativi, occorrerebbe trovare un sistema di controllo semantico automatico per verificare che anche i contenuti siano rispettati e correlare ognuna di queste pagine sulla trasparenza di relativi file XML che consentano allo Stato centrale una maggiore facilità di controllo.

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