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Approvato Piano olivicolo nazionale: 32 milioni per rilancio settore

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Soddisfazione del ministro Martina: “Finalmente iniziamo a definire una strategia produttiva che mancava da troppi anni in Italia”

Aumentare la produzione di olio nostrano, valorizzare i prodotti e rendere il comparto più competitivo. Sono questi gli obiettivi del Piano olivicolo nazionale (Pon) approvato dalla Conferenza delle Regioni, che prevede un investimento da 32 milioni di euro per il rilancio del settore.

Il Piano punta ad incrementare la produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza però accrescere la pressione sulle risorse naturali, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l’introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica. Punti di forza sono la promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l’efficienza dell’olivicoltura italiana; gli incentivi e il sostegno all’aggregazione e all’organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell’olio di oliva prevista dal regolamento europeo n. 1308 del 2013.

“Con l’approvazione per la prima volta del Piano olivicolo nazionale” ha affermato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina “iniziamo a definire una strategia produttiva che mancava da troppi anni in Italia. Ma il nostro lavoro non si ferma qui. Con l’accordo di filiera siglato poche settimane fa ci sono tutte le premesse per dare futuro al comparto”.

Un Piano che trova il plauso sia degli industriali del comparto olivicolo-oleario che delle organizzazioni agricole. La notizia “non può che far piacere” ha spiegato Elia Fiorillo, coordinatore del settore olivicolo dell’Alleanza delle Cooperative italiane. “L’importante è che i fondi stanziati vengano utilizzati esclusivamente e rigidamente nell’ottica della razionalizzazione dello sviluppo della nostra olivicoltura”.

Per il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ora “si apre un percorso di crescita del vero Made in Italy nel mondo dove i consumi di extravergine sono praticamente raddoppiati in una sola generazione con un balzo del 73 per cento negli ultimi 25 anni. Facendo leva sul Piano olivicolo sarà possibile soddisfare la crescente ‘fame d’Italia’ nei mercati internazionali e difendere i consumatori italiani e stranieri dal rischio degli inganni del falso Made in Italy”.

LE AZIONI DEL PIANO OLIVICOLO NAZIONALE NEL DETTAGLIO (indicate sul sito del MIPAAF)

– incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, in modo particolare sulla risorsa idrica, attraverso la razionalizzazione della coltivazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l’introduzione di nuovi sistemi colturali in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica;

– promozione dell’attività di ricerca per accrescere e migliorare l’efficienza dell’olivicoltura italiana;
– iniziative di valorizzazione del Made in Italy e delle classi merceologiche di qualità superiore certificate dell’olio extravergine di oliva italiano, anche attraverso l’attivazione di interventi per la promozione del prodotto sul mercato interno e su quelli internazionali;

– recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili;

– incentivare e sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica degli operatori della filiera olivicola, in conformità alla disciplina delle trattative contrattuali nel settore dell’olio di oliva prevista dal regolamento (UE) n. 1308 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.

I NUMERI DELL’OLIO ITALIANO

QUANTITÀ DI OLIO PRODOTTO IN ITALIA DA OLIVE ITALIANE

2014/2015 produzione: 302.000 t.
2013/2014 produzione italiana oli di oliva: 477.106 tonnellate
2012/2013: 505.915 t.
2011/2012: 541.760 t.
2010/2011: 550.000 t.
Media: circa 475.000 t.

AZIENDE OLIVICOLE ITALIANE: circa 900.000

VOLUME DI AFFARI: 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare

IN ITALIA SI CONTANO 42 DOP E 1 IGP

(dar)

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