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Trentino: esportazioni ed importazioni

Cassa cambi dell'aeroporto

Elaborati dalla Camera di Commercio di Trento i dati Istat riguardanti le esportazioni e le importazioni della provincia di Trento

Gli scambi commerciali con l’estero nel primo trimestre di quest’anno sono aumentati. Il valore delle esportazioni trentine è risultato pari a 916 milioni di euro, segnando un aumento dell’11,7% rispetto al primo trimestre 2016, ovvero andando meglio sia rispetto alla media nazionale (+9,9%) sia a quella dell’area del Nord Est (+8,2%).
Nello stesso periodo, il valore di beni e servizi importati ha raggiunto i 565 milioni di euro con un incremento del 7,6% rispetto all’anno precedente. Il saldo della bilancia commerciale si è assestato così sul valore di 350 milioni di euro, in aumento rispetto ai 295 milioni di euro del primo trimestre 2016.

Cosa

Per la provincia di Trento è stato significativo l’aumento delle vendite all’estero di mezzi di trasporto (+37 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016), macchinari ed apparecchi (+35 milioni), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9 milioni) e sostanze e prodotti chimici (+5 milioni); la sola categoria di prodotti farmaceutici, chimico-medicali e botanici avverte invece un saldo negativo di 2 milioni di euro.

Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (94,7% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (19,2%), seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (16,2%), i “mezzi di trasporto” (14,9%), le “sostanze e i prodotti chimici” (9,4%) e il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (8,8%). Complessivamente questi cinque settori rappresentano più del 68% delle esportazioni provinciali.

Per quanto riguarda le importazioni, al primo posto si collocano i “mezzi di trasporto” con il 22,3%, seguiti da “legno, prodotti in legno, carta e stampa” con il 12,8%, “prodotti alimentari e bevande” con il 12,5% e “sostanze e prodotti chimici” con l’11,9%.

Dove

Per quanto riguarda le aree di interscambio, l’Unione Europea (28 Paesi) ha assorbito, nel primo trimestre, quasi il 68% delle esportazioni; dalla medesima zona è derivato l’81% delle importazioni.
Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania: 162 milioni di euro, pari al 17,7% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 99 milioni di euro (pari al 10,8% delle esportazioni complessive), Regno Unito con 91 milioni di euro (pari al 9,9%) e Francia con 87 milioni di euro (pari al 9,5%).
Tra i mercati principali, su base tendenziale, hanno segnato buone performance le esportazioni verso Regno Unito (+24 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016), Germania (+23 milioni) e Stati Uniti (+18 milioni). Va segnalato l’andamento delle esportazioni verso la Cina: 22,6 milioni di euro, per un aumento su base tendenziale del 71,4%.

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