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Festival del giornalismo culturale. Una storia, mille modi per raccontarla

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Presentata a Roma presso l’associazione Civita la 5a edizione del Festival del giornalismo culturale, dal titolo: Patrimonio culturale. Una storia, mille modi per raccontarla

La manifestazione sul giornalismo culturale, organizzata dall’Università di Urbino Carlo Bo-DISCUI e dall’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino, conta numerose collaborazioni con i maggiori organi di informazione nazionali e si svolgerà a Urbino, Pesaro e Fano dal 12 al 15 ottobre.
Con la presenza di Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini (direttori del Festival), Francesco Palumbo (direttore generale Turismo MiBACT), Nicola Maccanico (vicepresidente associazione Civita), Daniele Vimini (vice Sindaco e assessore alla Bellezza e alla vivacità del Comune di Pesaro) e Stefano Marchegiani (vice Sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Fano) si discuterà del ruolo della comunicazione nella valorizzazione del patrimonio culturale. Un’occasione per riflettere sul linguaggio della comunicazione e su come il patrimonio culturale del nostro Paese possa essere valorizzato dai media, tradizionali e non.

La manifestazione sul giornalismo culturale, diretta da Lella Mazzoli, ordinaria di Sociologia della comunicazione all’Università di Urbino Carlo Bo e da Giorgio Zanchini, giornalista Rai, coprirà due aree tematiche. La prima riguarda il patrimonio culturale e i modi in cui il giornalismo può veicolare valori, concetti e informazioni. La seconda si concentra sui modi in cui identità italiana viene diffusa dalla rete, indagando sulle regole che internet impone all’informazione culturale per interrogarsi su come la cultura e le opere d’arte possano essere accessibili a un maggior numero di persone grazie all’uso delle tecnologie e della rete.

Durante il Festival saranno presentati gli ultimi dati della ricerca dell’Osservatorio News-Italia, che monitora il consumo culturale degli italiani e le tecniche comunicative di musei e poli culturali. La rassegna si sposterà anche Pesaro, e al Centro arti visive Pescheria si terrà l’evento “I bambini e il racconto del patrimonio culturale”, organizzato con la rete delle scuole della Provincia di Pesaro e Urbino.

Il giornalismo culturale

Nicola Maccanico, vicepresidente dell’associazione Civita, sottolinea che il giornalismo culturale deve ritrovare le radici profonde del giornalismo e la giusta connessione soprattutto con il pubblico più giovane. “La centralità nella valorizzazione di beni culturali nel mondo globalizzato” afferma “consente al giornalismo culturale di guardare ad un più vasto pubblico, dinamico e aperto ai social network. Le potenzialità dell’interazione dei musei con i social network, il patrimonio culturale, i luoghi della cultura e dei beni culturali devono essere patrimonio della comunità e i social consentire a questi luoghi di essere vivi, frequentati con continuità dai cittadini della propria comunità”.

Lella Mazzoli spiega che l’85% degli italiani si informa attraverso la rete, principale volano di informazione. “Quest’anno” aggiunge “l’obiettivo del Festival è chiedere agli ospiti come racconterebbero il patrimonio e quali strumenti utilizzerebbero. L’utilizzo di tutti i linguaggi è la sola strada per raggiungere un pubblico più vasto che quest’anno coinvolge le scuole per avere una popolazione più attenta ai temi del patrimonio. I bambini delle scuole elementari e superiori racconteranno il loro modo di vedere il patrimonio culturale inventando dei giochi offline. Tutto questo per sottolineare che la cultura del patrimonio e dell’informazione deve essere localizzata all’interno di una popolazione più giovane”.

Il programma del Festival del giornalismo culturale

Tantissime le iniziative in calendario. Nel contenitore Sempre Festival, “Disegnare un festival”, i vari momenti saranno scanditi dalle illustrazioni di Gianluca Costantini. Inoltre si potranno visionare le opere esposte al Palazzo Ducale in occasione del “Premio nazionale delle Arti 2017” dall’accademia di Belle arti di Urbino. E, tra gli altri eventi, menzioniamo: il racconto del patrimonio culturale fatto dai bambini insieme a Serena Riglietti; i walkscape organizzati da Alma Loci; “Sfida all’ultima pagina”, il contest per gli studenti delle scuole di secondo grado di Pesaro e Urbino al Teatro della Fortuna di Fano, organizzato in collaborazione con la Rete delle scuole della provincia di Pesaro-Urbino. Si tratta di uno dei concorsi del Festival. Altri sono quello della sezione praticanti delle scuole di giornalismo in Italia, che vedrà protagonista una giuria speciale presieduta da Walter Veltroni, e quelli riservati ai giornalisti under 35 e agli studenti delle scuole di secondo grado della regione Marche, premiati da una giuria composta rispettivamente da Piero Dorfles e da Paolo Iabichino.

Cultura e turismo. Un legame da evidenziare

Francesco Palumbo, direttore generale del Turismo al MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali), spiega il legame tra cultura e turismo e sottolinea i valori incoraggianti dal 2015 ad oggi: Un aumento del 4,6% di presenze di turisti esteri, un aumento del 6% di presenze di turisti sul territorio; una bilancia dei pagamenti che registra il +5.8% e soprattutto un incremento dei mezzi di trasporto sia per gli arrivi in aereo (6%) che in treno (3%), con un aumento nell’utilizzo dei treni storici del 5%.

I numeri del turismo crescono anche rispetto a quelli della fruizione culturale. I musei italiani mostrano un aumento del numero di presenze pari al 12% e un incremento del 7,9% nelle città d’arte. Forte correlazione, quindi, tra aumento del numero dei flussi turistici e aspetti culturali.

Altro dato di rilievo è l’aumento delle popolazioni che hanno la possibilità di viaggiare, che sarà crescente fino al 2030 per il turismo culturale.
Il turismo rappresenta l’11,4% del PIL (Prodotto interno lordo) e il 12,8% in termini di occupazione. “La comunicazione, quindi” spiega Palumbo, “non deve pensare al turista come funzione di impatto sul territorio, ma considerarlo come un cittadino normale che ha necessità di servizi informativi, servizi di trasporto e di accoglienza. La differenza è che il turista sceglie dove stare e per fidelizzarlo bisogna migliorare la comunicazione”.

Il ruolo della comunicazione

Il Festival del Giornalismo culturale sarà un’occasione per riflettere sul ruolo della comunicazione, in particolare del mainstream, un più ampio spettro di diffusione che racconta con parole semplici la cultura e il turismo in Italia evitando di frammentare l’informazione per entrare nel dettaglio con il digitale. Con l’utilizzo del digitale – ha sottolineato Palumbo – si recupera la cultura del turismo per fruire del nostro patrimonio consolidato. “Il patrimonio culturale non deve essere visto come una funzione ottocentesca ma un dialogo vivo attraverso il gaming museale, uno storytelling interattivo che sposa la cultura e coinvolge in un’avventura virtuale i visitatori dei musei”.

Non dimentichiamo, infine, che il 2018 sarà anche l’anno del turismo Europa-Cina, inaugurato a Venezia alla presenza del Governo cinese, dal Governo italiano e dai Ministri dell’Unione Europea, e l’anno del patrimonio culturale voluto dal Ministro Franceschini.

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