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Dal 7 novembre le imprese possono richiedere il voucher per la consulenza sull’innovazione

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Pubblicato l’elenco degli Innovation manager e delle società abilitate a fornire alle PMI (piccole e medie imprese) e alle reti d’impresa servizi di consulenza specialistica per i loro processi di innovazione e ammodernamento

Il 7 novembre 2019 è stato pubblicato il Decreto del MiSE (Ministero dello sviluppo economico) l’elenco di tutti i soggetti cui le aziende potranno rivolgersi per ottenere consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i propri processi di innovazione tecnologica e digitale, di ammodernamento degli assetti organizzativi e di accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Grazie a questo provvedimento le imprese con sede nel territorio italiano potranno presentare la domanda per richiedere il “Voucher per l’Innovation Manager”.

La misura Voucher per consulenza in innovazione è l’intervento che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Per l’agevolazione sono disponibili le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, per le annualità 2019 e 2020, pari complessivamente a 50 milioni di euro. La dotazione finanziaria stanziata per l’attuazione dell’intervento è pari a 75 milioni di euro ripartita per ciascuna delle annualità 2019, 2020, e 2021.

L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:
• Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
• Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
• Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro

A chi si rivolge
Possono beneficiare del Voucher le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che abbiano i seguenti requisiti:
a. essere micro, piccola o media impresa;
b. rientrare nel “De Minimis”;
c. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale;
d. risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
e. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
f. risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
g. non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata o di concordato preventivo;
h. non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Si ricorda che possono beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da almeno 3 PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile.

Spese ammissibili
Con il voucher le imprese potranno sostenere le spese relative a una consulenza specialistica (data da uno dei manager inseriti nella lista pubblicata sul sito del MiSe) formalizzata con un contratto di almeno 9 mesi da effettuarsi all’interno della sede aziendale. Gli argomenti per i quali si può richiedere tale consulenza sono:
a. big data e analisi dei dati;
b. cloud, fog e quantum computing;
c. cyber security;
d. integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
e. simulazione e sistemi cyber-fisici;
f. prototipazione rapida;
g. sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
h. robotica avanzata e collaborativa;
i. interfaccia uomo-macchina;
j. manifattura additiva e stampa tridimensionale;
k. internet delle cose e delle macchine;
l. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
m. programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
n. programmi di open innovation.

Inoltre, gli incarichi manageriali possono supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
a. l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
b. l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Il contenuto e le finalità delle prestazioni, la durata e il compenso devono essere specificati nel contratto di consulenza che le parti devono sottoscrivere dopo la presentazione della domanda di accesso al voucher.

Le domande

Per accedere alle agevolazioni occorre compilare la domanda informatica, disponibile al seguente link https://agevolazionidgiai.invitalia.it, accedendo nella sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Voucher per consulenza in innovazione” o “Voucher Innovation Manager” dopo aver inserito la Carta nazionale dei servizi (CNS). I profili professionali dei soggetti iscritti nell’elenco sono invece consultabili al seguente link https://miq.dgiai.gov.it.

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