Fisco e norme Imprenditoria

Osservatori regionali e provinciali sui contratti pubblici

ARAN agenzia delle PA

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un documento sulla rete degli osservatori dei contratti pubblici per evidenziarne il ruolo in attuazione del Codice dei Contratti Pubblici

Il Codice dei Contratti Pubblici (Decreto legislativo 50/2016) assegna alle Regioni e alle Province autonome un ruolo di supporto alle stazioni appaltanti per rendere più efficiente e qualificato il sistema dei contratti pubblici. Regioni e Province autonome svolgono tale compito per mezzo dei propri Osservatori regionali dei Contratti pubblici riguardanti lavori, forniture e servizi, collaborando con i vari organi dello Stato coinvolti a seconda del contratto.

Inoltre, gli Osservatori regionali hanno il compito di raccogliere dati e pubblicare atti, dal momento che tramite i propri sistemi informatici le Regioni offrono la possibilità agli enti e alle PA di assolvere agli obblighi di informazione e pubblicità (principio di trasparenza) sugli appalti previsti dal Codice stesso. In questo modo pertanto anche l’ANAC (Autorità nazionale anti corruzione) può seguire lo stato dell’arte per quanto concerne i contratti pubblici. Gli Osservatori regionali sui contratti pubblici continueranno anche a svolgere le funzioni di vere e proprie sezioni regionali dell’Osservatorio ANAC, finalizzate all’acquisizione, nel territorio di competenza, “delle informazioni necessarie allo svolgimento dei compiti istituzionali” di tale Authority.

La Rete degli Osservatori regionali

Per dare piena attuazione alle disposizioni del Codice dei contratti pubblici e rendere più efficiente l’azione degli Osservatori, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso di realizzare una Rete degli Osservatori regionali alla quale partecipino tutti i singoli osservatori.
Il modello organizzativo, ma anche normativo e tecnologico, che si vuole istituire prevede:
1. L’istituzione o, eventualmente, il rafforzamento e la (ri)definizione delle funzioni e dei compiti di un Osservatorio regionale dei Contratti Pubblici, o struttura equivalente.
2. La creazione di una rete dei sistemi informativi regionali dei quali gli Osservatori dovranno dotarsi per rendersi autonomi, nella raccolta ed acquisizione delle informazioni e nella pubblicazione degli atti, rispetto ai diversi sistemi nazionali con i quali garantiranno l’interoperabilità e l’interscambio delle informazioni.

I costi di sviluppo, manutenzione e gestione delle attività della Rete, che si prevedono tanto più contenuti quanto più condivisi, potranno essere coperti in tutto o in parte dal contributo economico a fronte dei servizi erogati, che sarà oggetto di contrattazione da parte della Rete in sede di definizione degli specifici accordi con i titolari o destinatari finali dei diversi obblighi informativi. Laddove possibile l’accesso, si farà inoltre ricorso a programmi operativi nazionali e risorse comunitarie ovvero a fondi comunitari a fronte di partecipazione a bandi di PON-governance o similari.
Road map e tempistica di realizzazione della rete degli Osservatori
La prima fase di realizzazione della rete degli Osservatori regionali dei Contratti Pubblici verrà completata entro sei mesi (fatta salva la possibilità di aggiornamento successivo) e consisterà nella predisposizione e nell’approvazione dell’accordo di programma.
La realizzazione dell’assetto organizzativo e dell’infrastruttura tecnologica prevista, in quanto fase per attuare e consentire l’operatività alla Rete degli Osservatori, sarà calendarizzata nell’ambito dello stesso accordo di programma e coprirà un arco temporale di due anni a far data dalla sua sottoscrizione.

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