In occasione del Capodanno Cinese e dell’anno Italia-Cina per Turismo e Cultura diffusi i dati sull’andamento del mercato cinese in Italia e sulle sue prospettive
In Cina i festeggiamenti per il Capodanno sono stati soppressi per motivi di sanità pubblica (la purtroppo nota epidemia di Corona virus) ma in Italia i cinesi hanno potuto festeggiare l’inizio dell’anno del topo, che rappresenta benessere e prosperità materiale. In occasione degli eventi legati al Rome Chinese New Year, iniziativa nata da una collaborazione tra Montenapoleone District e l’Associazione Via Condotti di Roma, si è tenuto un incontro di sell training organizzato da Andrea Amoruso Manzari al Grand Hotel Plaza di Roma il 24 gennaio 2020.
Il 2020 è l’anno della Cultura e Turismo Italia Cina e l’obiettivo dell’incontro è stato “capire come costruire una serie di eventi condivisi tra i due Paesi per portare a Roma un’attività legata al lusso internazionale” ha spiegato Amoruso Manzari.
“Per stimolare la conoscenza e l’interazione tra i due Paesi” ha aggiunto Sun Xiaolin, responsabile del Desk di Roma della Fondazione Italia-Cina “abbiamo creato una scuola di alta formazione permanente, in grado di offrire un supporto integrato per la realizzazione di imprese italiane in loco, a partire da un’approfondita comprensione di ogni aspetto socio-culturale per costituire un know how che migliori l’interlocuzione con i Cinesi e sia in grado di migliorare la gestione d’impresa. Viceversa, proprio grazie agli incontri che la nostra Fondazione sviluppa in sinergia con l’Ambasciata, è stato evidente negli ultimi anni un rinnovamento negli stessi acquirenti cinesi che mirano non all’acquisto del prodotto in base al range o brand di consumo, ma alla storia che c’è dietro, all’experience”.
Italia Cina, un mercato in crescita
Oltre alla crescita culturale al turismo è legata la crescita del commercio, infatti rispetto allo scorso anno gli acquisti di beni, soprattutto di lusso, da parte dei cinesi in Italia è cresciuto del 16%.
Come ha illustrato Antonella Bertossi, Partner Relationships & Marketing Manager di Global Blue Italia, società che predispone il recupero dell’Iva sugli acquisti fatti dai turisti stranieri, “il 2019 è stato un anno positivo per il Tax Free Shopping, in Italia in generale e nella Capitale in particolare, con i turisti cinesi che hanno mantenuto il ruolo di principale nazionalità del mercato”.
Gli acquisti dei viaggiatori cinesi
Nel nostro Paese l’anno scorso gli acquisti tax free dei viaggiatori cinesi hanno fatto registrare un +7%. “E secondo i dati da noi registrati dal 2015 al 2019” ha continuato Bertossi, “il trend degli acquisti dei turisti cinesi è sempre rimasto positivo, elemento che li ha confermati prima nazionalità nel mercato del Tax Free Shopping”.
A Roma da gennaio a dicembre 2019 si è concentrato il 20% del Tax Free Shopping dei viaggiatori cinesi: la Capitale, infatti, è stata la seconda meta italiana per acquisti tax free alle spalle dell’intramontabile Milano (40%).
I turisti cinesi hanno comprato soprattutto nei negozi nelle vie del Tridente (62% del totale delle vendite), seguiti dalle altre boutique del Centro.
Significativo, infine, il valore dello scontrino medio dei turisti cinesi che a Roma dal 2015 al 2019 è stato del 55% più alto della media degli scontrini delle altre nazionalità. Tendenza che si conferma considerando anche solo il 2019, anno in cui il suo valore è stato il più elevato rispetto alle altre nazionalità: 1.496 euro, a fronte di una spesa media pari a 997 euro.
Lo shopping tecnologico
Il settore tecnologico vede la Cina detenere un primato nella velocità e potenza di connessione e secondo Enrico Plateo, CEO Europa di WeChat, il digitale avanzato ha sicuramente facilitato le azioni cinesi in ogni campo. I millennials sono stati i primi ad utilizzarlo sullo shopping.
Il canale digitale è diventato uno strumento di acquisto e di spostamento di ricchezza, oltre che un sistema di entertainment personalizzato in cui i contenuti sono costruiti e promossi dagli stessi utenti tecnologici che si inseriscono in micro e macro comunità. “Un panorama forse inquietante ma sicuramente attuale che vede integrare l’offline con l’online e far confondere realtà e virtuale” ha concluso Plateo.
L’identikit dell’acquirente cinese in Italia
Santiago Mazza, Business Developer Manager di Digital Retex, ha evidenziato l’identikit dell’acquirente cinese in Italia: mosso prevalentemente da un’esperienza da fare più che dal singolo prodotto, si articola in categorie e sottocategorie mosse principalmente da famiglie (in cerca di una vacanza congiunta e personalizzata all’estero), influencer e shopper (entrambi in odore di proselitismo ma anche peculiari ricercatori del trend topic).