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Ricerca sui consumi di birra in quarantena

L’associazione Le Donne della Birra ha realizzato una ricerca sui consumi di birra in quarantena valutando la differenza tra il pre lockdown e il post lockdown

I consumi di birra in quarantena sono aumentati? I consumatori come hanno acquistato la birra durante il lockdown? Dopo il lockdown modificheranno le proprie abitudini? Queste e altre sono le domande fatte in occasione del sondaggio sui consumi di birra in quarantena realizzato dall’associazione Le Donne della Birra.

Le Donne della Birra
Si chiama così l’associazione che riunisce le donne che lavorano nel settore o che, più semplicemente, amano la spumeggiante bevanda. Nata con l’obiettivo di valorizzare il ruolo della donna in ambito birrario, l’associazione ha anche lo scopo di diffondere la cultura della birra di qualità e per questo, tra le sue attività, compie dei sondaggi come quello, di cui divulghiamo i risultati, sul consumo di birra in quarantena.

Il consumo di birra in quarantena
Un terzo dei consumatori di birra più esigenti ha aumentato i consumi durante la quarantena scegliendo soprattutto produzioni artigianali. Questo è il dato principale della ricerca sul consumo di birra in quarantena che ha mostrato come siano triplicate le vendite online, che per un consumatore su due rappresenta una nuova abitudine che rimarrà anche nel post-lockdown.
Il 31,8% degli intervistati ha dichiarato di aver aumentato i consumi di birra durante il lockdown e che l’online è stata la modalità d’acquisto preferita in quarantena.
Il sondaggio esclusivo è stato realizzato dall’Associazione Le Donne della Birra tra il 23 aprile e l’11 maggio. Si tratta di 650 interviste raccolte online presso un campione selezionato di consumatori ‘esigenti’ di birra (elevata la presenza di professionisti del settore).

Il dettaglio dell’indagine sul consumo di birra in quarantena

Dal consumo nei pub e nelle birrerie al consumo indoor
6 consumatori su 10 (61,5%) hanno fatto acquisti di birra affidandosi al web: il 22,5% facendo ricorso a piattaforme di e-commerce e il 39% direttamente dallo shop online dei vari birrifici, pub o beershop. A seguire il supermercato, scelto dal 43,2% del totale intervistati (prima si fermava al 36,2%). Prima del lockdown e della chiusura dei locali pubblici, questi ultimi invece erano nettamente preferiti dal campione intervistato (77,9% dei casi).

Birre artigianali e scoperta di nuovi prodotti
Il lockdown ha spinto inevitabilmente a cambiare le modalità di acquisto dei consumatori di birra, i quali hanno fatto un ricorso massiccio agli ordini online. Oltre a rivelarsi una modalità pratica ed efficiente in periodo di quarantena, l’e-commerce ha avuto anche il vantaggio di far scoprire ai consumatori nuovi prodotti: quasi la metà dei consumatori (45,4%) ha affermato di aver cambiato abitudini di ‘bevuta’ (marche, stili, ecc.).
La scelta è caduta nel 77,7% dei casi sulle birre artigianali, ma 1 su 3 ha optato anche per birre industriali e 1 su 4 per birre d’importazione.

L’e-commerce delle birre
L’e-commerce è esploso durante la quarantena, ma continuerà ad avere un futuro? A quanto pare sì, se il 23,5% degli intervistati ha indicato che vi farà ricorso sicuramente anche oltre l’emergenza e il 28,6% qualche volta. Rispetto al periodo pre-Covid dunque le indicazioni sull’e-commerce sono più che raddoppiate dal momento che allora il ricorso all’e-commerce era indicato solo dal 21,7% degli intervistati.

I party virtuali a base di birra
L’online durante la pandemia non ha significato solo e-commerce: sono anche proliferati gli eventi virutali, dai videoparty ai meeting sulle diverse piattaforme online. Uno dei fenomeni più interessanti per il settore birrario è stato quello delle degustazioni on line. “Trattandosi di una nuova modalità di essere in contatto col settore e con la propria passione birraria, solo il 16,8% degli intervistati ha detto di averne seguite, ma il gradimento che hanno ricevuto è davvero incoraggiante per i birrifici e gli esperti che le hanno programmate così come per la nostra Associazione” commentano Le Donne della Birra, “che ha sviluppato un intenso palinsesto sotto il titolo #lontanemaunite, attivo fino alla fine di maggio”.

La ricerca di nuove sensazioni birrarie

Un’altra domanda fatta nell’indagine sui consumi di birra in quarantena ha riguardato proprio questo tipo di iniziative online: quanto possono fungere da volano per l’attività del birrificio? E poi: quanto, in generale, l’e-commerce può dare una vera spinta al settore? “Abbiamo chiesto: Sei disposto a ordinare online birre che non conosci? e 7 intervistati su 10 ha dato risposta affermativa” aggiungono Le Donne della Birra. E dunque la ricerca di nuove sensazioni birrarie si può dichiarare aperta, per mezzo dell’e-commerce.

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