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Sigarette elettroniche, lanciata petizione

Una petizione per chiedere al Comitato scientifico su salute, ambiente e rischi emergenti della CE uno studio comparato fra sigarette elettroniche e tradizionali

Quali sono i rischi e i benefici delle sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali? Le e-cig spesso vengono definite poco sicure e l’Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico) ha chiesto allo Scheer (Scientific committee on health, environmental and emerging risks), il Comitato scientifico della Commissione Europea, lo studio comparato delle due categorie.

Sigarette elettroniche, pareri discordanti
Negli ultimi decenni i governi di moltissimi Stati si sono adoperati per scoraggiare la dipendenza da nicotina imponendo regolamenti e leggi contro il consumo del tabacco. Tuttavia, le azioni di dissuasione non si sono mai dimostrate pienamente efficaci. Di conseguenza sono state intraprese altre strade, seguendo percorsi propositivi e di passaggio a prodotti considerati meno dannosi (come le e-cig, le sigarette elettroniche). La ricerca scientifica, infatti, dimostra che le emissioni delle sigarette elettroniche, anche se non sono a rischio zero, sono molto meno dannose se comparate al fumo da combustione del tabacco. Ma i pareri sull’utilità e, soprattutto, sui pericoli connessi all’uso delle sigarette elettroniche sono, ad oggi, discordanti e generano confusione in chi vorrebbe provare questo metodo per tentare di ridurre i danni causati dal fumo di tabacco, perché considerata spesso anch’essa poco sicura.

Richiesta di studio comparato tra sigarette elettroniche e sigarette tradizionali
A tal proposito, l’Anafe (associazione nazionale fumo elettronico) ha lanciato una petizione su change.org (https://www.change.org/p/ministero-della-salute-fumo-e-svapo-ho-il-diritto-ad-una-scelta-consapevole) per chiedere al Ministero della Salute e di conseguenza allo Scheer (Scientific commitee on health, enviromental and emerging risk), l’organo consultivo della Commissione europea sui rischi per la salute, di svolgere uno studio comparato fra le sigarette tradizionali e le sigarette elettroniche. In particolare, nella petizione si chiede al Governo italiano di “farsi portavoce di questa istanza in tutte le sedi competenti a livello europeo, affinché le istituzioni sanitarie dell’UE e i Comitati scientifici connessi promuovano un’analisi comparata dell’impatto sanitario della sigaretta elettronica rispetto al fumo tradizionale, attraverso un’estensione e un’integrazione del lavoro del Comitato Scheer incaricato dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di tutelare il diritto a una scelta informata di tutti i cittadini e consumatori”.
Lo Scheer, in una pubblicazione del 4 maggio, ha infatti definito dannoso il fumo da sigarette elettroniche e Umberto Roccatti, presidente di Anafe Confindustria, in merito a tale pubblicazione, ha dichiarato come, a fronte di numerosi studi scientifici a supporto e con il parere favorevole di molteplici autorità sanitarie di tutto il mondo, sia “inaccettabile non considerare i vantaggi delle sigarette elettroniche nel processo di cessazione dal fumo tradizionale e, tantomeno, non analizzare i loro rischi e benefici in maniera comparata rispetto alle sigarette”.

Sigarette elettroniche, le opinioni del presidente dell’Anafe
Secondo il punto di vista del presidente Roccatti, lo Scheer ha analizzato gli effetti dello svapo “solo in termini assoluti, senza procedere a un paragone rispetto alle tradizionali sigarette, che ancora oggi sono la causa di circa 700.000 decessi ogni anno nell’Unione europea”.
“Inoltre” ha proseguito Roccatti, “le conclusioni del report risultano ancora troppo parziali se si considera che quasi tutti i dati e le basi scientifiche richiamate provengono dal mercato Usa, dove la regolamentazione è estremamente meno stringente rispetto a quella europea e dove le abitudini di consumo di tali prodotti si sono evolute in maniera sensibilmente differente rispetto al Vecchio Continente. In Europa, infatti, la sigaretta elettronica è già stata riconosciuta da alcune autorità, in primis da quelle di salute pubblica inglese, un valido strumento per la cessazione del fumo ‘tradizionale’”.

 

Anafe, la necessità di uno studio comparato
L’Anafe, pertanto, ha deciso di promuovere insieme a Liaf (Lega italiana antifumo) una petizione per chiedere al Governo italiano, e in particolare al ministero della Salute, di farsi portavoce a livello europeo affinché possa essere promossa un’analisi comparata tra svapo e sigarette tradizionali, che fornisca ai cittadini e ai consumatori informazioni chiare e adeguate sull’impatto sanitario delle sigarette elettroniche. La Liaf è infatti una onlus impegnata da anni nella lotta contro il fumo e più volte si è dimostrata a favore dell’uso delle sigarette elettroniche come metodo per smettere, o comunque ridurre, il fumo di quelle tradizionali, considerate più cancerogene.
“Per raggiungere l’ambizioso obiettivo fissato dalla Commissione UE, che prevede una riduzione entro il 2040 della popolazione fumatrice europea dall’attuale 25% al 5%, è necessario fornire ai cittadini proposte ricevibili basate su dati scientifici aggiornati e relativi al contesto europeo, che permettano una scelta consapevole circa l’utilizzo dei nuovi prodotti senza combustione e in particolare delle e-cig” ha concluso il presidente Roccatti.

Riccardo Polosa

Le parole del fondatore del CoEHAR e del presidente della Liaf
Numerose ricerche scientifiche indipendenti hanno detto che l’uso delle e-cig è di gran lunga meno dannoso del fumo. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, Centro di ricerca internazionale per la riduzione del danno da fumo dell’Università degli studi di Catania, a tal proposito ha affermato: “Le conclusioni prodotte dallo Scheer omettono qualsiasi valutazione scientifica della riduzione del danno da fumo. Migliaia di studi scientifici hanno già dimostrato che, per chi non riesce a smettere di fumare da solo, il passaggio a prodotti privi di combustione riduce il danno da fumo correlato fino al 95%. Sappiamo che per i soggetti affetti da alcune patologie come ipertensione arteriosa, diabete, Bpco e addirittura schizofrenia il passaggio alle elettroniche rappresenta la soluzione più efficace per ridurre e smettere completamente di fumare”.

 

Ezio Campagna

 

Milioni di fumatori nel mondo hanno scelto di passare allo svapo come soluzione meno dannosa. “Questi strumenti garantiscono al fumatore un’esperienza sensoriale simile a quella del fumo” ha concluso Ezio Campagna, presidente della Lega italiana antifumo, “ma senza i danni provocati dalla combustione e la presenza degli aromi risulta efficace anche nel processo di cessazione”.

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