Lavoro Mestieri e professioni

Osservatorio lavoratori dello spettacolo e dello sport

Pubblicati dall’Inps i dati relativi al 2020 sui lavoratori dello spettacolo e dello sport, calati del 21% nello spettacolo, molto meno nello sport

L’Osservatorio lavoratori dello spettacolo e dello sport ha messo in luce come il settore dello spettacolo sia tra quelli più colpiti dagli effetti della pandemia da Covid-19, come emerge dal confronto con i dati relativi al 2019. È stata rilevata, in primo luogo, una forte selezione del personale (70.000 unità escluse dall’occupazione) e, in secondo luogo, la contrazione di giornate (-8,6%) e retribuzioni (-1,8%) di chi, invece, ha potuto lavorare. Sugli sportivi professionisti gli effetti sono stati molto più marginali, a differenza delle società sportive che hanno scontato gli effetti finanziari dovuti alla chiusura al pubblico degli impianti sportivi e allo svolgimento delle manifestazioni a porte chiuse.

Lavoratori dello spettacolo e retribuzioni
Dall’Osservatorio lavoratori spettacolo e sport il numero di lavoratori dello spettacolo con almeno una giornata retribuita nel 2020 è risultato pari a 261.799, con una retribuzione media annua di 10.492 euro e un numero medio annuo di 91 giornate retribuite.
Analizzando la situazione, le professioni più colpite dagli effetti della pandemia sono state quelle dei Conduttori e animatori, diminuiti di oltre il 40% tra il 2019 e il 2020. Anche le professioni riguardanti il settore musicale in genere (orchestrali, musicisti, gruppi canto e ballo) hanno fatto registrare, rispetto al 2019, riduzioni pari a circa un terzo dei lavoratori. Particolarmente colpito risulta il gruppo dei lavoratori autonomi esercenti attività musicali per i quali la retribuzione media nel 2020 si è quasi dimezzata rispetto all’anno precedente.
Il gruppo degli attori continua a essere il più numeroso con 61.706 occupati (23,6% del totale) maggiormente concentrati nel Lazio (29.013 lavoratori). Rispetto al 2019 il peso del gruppo degli Attori è comunque diminuito di quasi 2 punti, perdendo circa 22.500 unità.

Classificazione per genere e classe d’età nei lavoratori dello spettacolo
Rispetto alla classificazione per genere e classe di età, dall’Osservatorio lavoratori spettacolo e sport si osserva che nel 2020 i lavoratori dello spettacolo sono in maggioranza maschi (57,8%) e giovani (29% la quota dei lavoratori fino a 29 anni).
La variazione dei lavoratori tra 2019 e 2020 è poco differenziata tra maschi (-20,6%) e femmine (-21,6%) mentre per le classi di età emerge una situazione peggiore per i giovani fino a 29 anni che nel 2020 diminuiscono di quasi un terzo rispetto all’anno precedente.
La retribuzione media annua dei lavoratori dello spettacolo nel 2020, pari a 10.492 euro nel complesso, risulta differenziata sia per età, sia per genere. In particolare, aumenta al crescere dell’età, ed è costantemente più alta per i maschi (11.418 euro contro 9.226 euro per le femmine). Il confronto con la retribuzione media del 2019 mostra una diminuzione contenuta (-1,8%) con un trend di segno opposto tra maschi (-3,8%) e femmine (+0,2%).

Differenze di distribuzione e retribuzione dei lavoratori dello spettacolo tra Nord, Centro e Sud
Analizzando la distribuzione dei lavoratori dello spettacolo per area geografica di lavoro, l’Osservatorio lavoratori spettacolo e sport attesta che il 39,8% lavora nelle regioni del Centro, a seguire il Nord-ovest con il 26,7%, Sud e Isole con il 17,0% e il Nord-est con il 16,5%.
Molto differenziati risultano i livelli retributivi tra le regioni: nel Nord-ovest, i lavoratori nel 2020 hanno percepito quasi il 35% in più (14.109 euro) rispetto al dato medio nazionale, nel Centro le retribuzioni medie risultano in linea con il dato nazionale, infine nelle altre aree le retribuzioni risultano decisamente inferiori.
In termini di retribuzione media le regioni del Centro e del Nord-ovest hanno risentito meno dell’impatto pandemico: essa, infatti, è rimasta stabile per i lavoratori del Nord-ovest ed è cresciuta dell’1,6% per i lavoratori del Centro; ciò vale anche per le giornate medie retribuite (-5,8% al Nord-ovest e -3,7% al Centro).

Osservatorio lavoratori dello sport, numeri e retribuzioni
Gli sportivi professionisti con almeno un contributo versato nell’anno 2020 sono risultati 8.111 tenendo presente che il 92,1% è costituito dagli appartenenti alla Federazione Calcio. Nel 2020 nel complesso si registra un incremento dell’1,4% del numero di lavoratori rispetto all’anno precedente.
Nel 2020, la classe di retribuzione dei lavoratori sportivi professionisti si aggira tra i 10.000 e fino a 50.000 euro, mentre ai professionisti della Federazione Calcio appartengono oltre 700.000 euro e si tratta in genere di atleti (81,3%).

Sportivi professionisti, distinzione territoriale e per età
Analizzando l’Osservatorio lavoratori spettacolo e sport si registra che, a livello territoriale, più della metà degli sportivi professionisti lavora al Nord (55,1%) e, soprattutto, al Nord-ovest.
Analizzando la struttura per classi di età degli sportivi professionisti emerge che la classe di età modale è quella tra i 20 e i 24 anni con 1.650 lavoratori (il 20,3% del totale), anche perché più della metà degli sportivi è costituito da atleti, mentre la restante parte è fatta di allenatori, direttori tecnico sportivi e preparatori atletici.

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