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Startup, i corsi gratuiti Job Digital Lab

Job Digital Lab: formazione e riqualificazione per oltre 5 mila persone, grazie al programma di Fondazione Mondo Digitale e Ing Italia

Sono oltre 5 mila le persone che in emergenza sanitaria hanno scelto il programma Job Digital Lab per scoprire nuove opportunità di crescita professionale. Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con Ing Italia ha organizzato numerosi corsi gratuiti di formazione digitale per disoccupati over 50, neet e donne che hanno un’idea imprenditoriale precisa o vogliono avviare una startup.

Dewi Van De Weerd

Corsi gratuiti di alfabetizzazione digitale
Il programma “Job Digital Lab, la formazione che ti rimette in gioco” ha offerto gratuitamente corsi di alfabetizzazione digitale, formazione specialistica in comunicazione, marketing digitale, turismo, moda, design, robotica, domotica, gaming, virtual reality, rigenerazione urbana, salute e mobilità, incontri con professionisti e per percorsi startLab al femminile. Giovedì 24 giugno si è tenuto l’evento conclusivo, dove sono state presentate le testimonianze di alcuni dei lavoratori protagonisti e che ha visto la partecipazione del Country Manager ING Italia, Alessio Miranda, del direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli, e della vice ambasciatrice dei Paesi Bassi in Italia, Dewi van de Weerd. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Paola Guarnieri di Radio Rai.

Paola Guarnieri

Le 60 sessioni formative del Job Digital Lab
Tra il 2020 e il 2021 Job Digital Lab ha raggiunto 5.114 persone attraverso 60 sessioni formative e oltre 90 ore di formazione online. Sono state 23 le aspiranti imprenditrici che hanno partecipato a un percorso di progettazione di impresa. Hanno condotto le sessioni di training nelle aule virtuali i formatori di Fondazione Mondo Digitale cui si sono aggiunti anche i dipendenti ING, che hanno messo il proprio expertise e il proprio tempo a disposizione per attività di role modelling.

L’importanza delle competenze non cognitive
“Job Digital Lab è una risposta concreta alle sfide di un mercato del lavoro in continuo cambiamento” ha spiegato il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli. “Mai come in questo ultimo anno e mezzo abbiamo compreso anche l’importanza delle competenze non cognitive, come le character skill, per affrontare con proattività e determinazione gli imprevisti e gli stress della vita, dandoci la possibilità di rimetterci in gioco sempre e a qualsiasi età. E proprio in questi mesi abbiamo cominciato a costruire una ripartenza del nostro Paese partecipativa e inclusiva”. In particolare sono state proposte sessioni per imparare a costruire un efficace cv digitale e presentarsi ad aziende e selezionatori, fino a percorsi di marketing digitale e turismo 4.0 per incrementare le possibilità sul mercato, con un’attenzione particolare ai lavoratori più fragili, fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria.

In pochi in Italia hanno competenze digitali
Secondo il Country Manager di ING Italia, Alessio Miranda solo il 20% degli italiani “partecipa oggi ad attività di formazione e solo 4 su 10 possiedono competenze digitali di base, che invece sono sempre più importati per ognuno di noi. In ING vogliamo giocare un ruolo positivo in questa trasformazione, non solo verso i clienti e i colleghi, ma anche verso la società. Abbiamo così investito in quanto di più prezioso ci sia: la formazione e lo sviluppo delle persone, dando loro strumenti per essere un passo avanti in un mondo in rapida evoluzione. È motivo di grande orgoglio avere raggiunto oltre 5 mila persone creando maggiori opportunità di inserimento e reinserimento lavorativo e sviluppando maggiore consapevolezza digitale”.

Le esperienze dei partecipanti al Job Digital Lab
Tra le esperienze presentate nel corso del webinar ci sono state quelle di Fabio, 49 anni, di Milano e Patricia, 47 anni, di Catania. Fabio, progettista con oltre 25 anni di esperienza nel design, ha perso il lavoro durante il lockdown ed è quindi stato costretto a cercare una nuova azienda. Patricia, invece, è stata costretta a sospendere definitivamente le attività del suo centro di Pilates e ora vuole avviare una nuova attività nell’ambito della produzione di cosmetici a partire dagli scarti del vino. “Troppo spesso” ha detto Patricia, “ci rifugiamo in zone di comfort, mentre è proprio in questi momenti che bisogna trovare la spinta per reinventarsi e continuare ad aggiornarsi”.

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