Imprenditoria Studi e ricerche

Rapporto Censis Confimprese, il rimbalzo dei consumi

Lo si attendeva e finalmente sembra sia arrivato il rimbalzo dei consumi, cresce la spesa delle famiglie e si torna a fare shopping

Il rimbalzo dei consumi e la voglia di acquisti degli italiani
La spesa delle famiglie supererà i 1.000 miliardi di euro a fine anno, un dato positivo largamente atteso dall’imprenditoria italiana e che conferma il trend positivo individuato nel secondo trimestre del 2021, quando l’aumento dei consumi era stato del 14,2%. Quest’anno dunque i consumi aumenteranno di 60 miliardi di euro rispetto all’anno scorso e cresce la voglia di canali fisici del retail: il 65% degli italiani vuole tornare nelle piazze dello shopping, fare acquisti di persona.

Mario Resca, pres. Confimprese

La presentazione del 2° Rapporto Censis Confimprese
Pubblicato il 2° Rapporto Censis Confimprese (l’associazione che raggruppa gli operatori della vendita al dettaglio – retail) e presentato il 14 ottobre 2021 a Roma da Francesco Maietta, responsabile dell’Area Politiche sociali del Censis, e discusso da Francesco Montuolo, Executive Vice President di Confimprese, Ettore Papponetti, Head of Commerce & Leasing di Nhood Italy, e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis. “È un’Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo i diciannove mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail” ha detto Mario Resca, presidente di Confimprese. “La stabilità del governo Draghi, la ripresa dell’economia italiana, che è tra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell’Italia post Covid-19. Oggi qualche incognita potrebbe provocare temporanee frenate, come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l’inflazione. Per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale”.

I principali dati del Rapporto che mostrano il rimbalzo dei consumi
Nel secondo trimestre del 2021 i consumi degli italiani si sono già ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (33 miliardi in più), con una netta inversione di tendenza rispetto al -5,4% registrato nel primo trimestre dell’anno. L’incremento “a consuntivo d’anno” ammonterà a 60 miliardi in più rispetto all’anno scorso, un tesoretto prezioso per rivitalizzare l’economia reale. Complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi. Ma, se non ci saranno nuovi stop sanitari, a Natale si prevedono almeno 9 miliardi di spesa in più rispetto alle passate festività.

Il rimbalzo dei consumi grazie ai redditi rimasti intatti
Sono 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all’impossibilità di poterli utilizzare durante la pandemia, ora sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid. Usciti dall’emergenza, il 57,2% degli italiani tornerà a spostare soldi dal risparmio ai consumi, per andare oltre le scarsità imposte dal periodo recente. Più la paura allenta la presa, più crescono le “tigri del consumo”.

Cresce la voglia di shopping nei canali fisici del commercio
Il 64% degli italiani ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici, nei centri commerciali, nelle piazze dello shopping, anche riducendo il ricorso all’e-commerce. Lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%). La normalità per gli italiani è fatta anche di shopping fisico, da cui traggono emozioni e benessere. Il rimbalzo dei consumi sarà quindi favorito dalla stanchezza degli italiani, per troppo tempo costretti in casa e ormai saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite. Il 51,9% non sopporta più gli incontri da remoto per il lavoro, lo studio o le relazioni interpersonali. Il 52,8% ritiene che il digitale sia eccessivamente presente nelle proprie vite e che ora c’è bisogno di un riequilibrio con il mondo fisico. Il 65% (il 77,4% tra i giovani) vuole tornare a trascorrere tempo fuori casa per incontrare gli amici, mangiare insieme, divertirsi, fare shopping. L’insofferenza per i divieti e la vita da remoto spingerà in alto il retail (vendita al dettaglio).

Il rimbalzo dei consumi e il comparto del retail
Utilizzare ogni tipo di informazione disponibile per decidere cosa acquistare e dove farlo: ecco il potere rinforzato del consumatore con cui il retail dovrà misurarsi. Il 64,9% degli utenti di internet cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi. Il 53,4% confronta i prezzi dei prodotti e servizi per valutare le diverse opzioni. È questo l’importante contributo del digitale: i consumatori sono diventati più forti grazie ai flussi informativi facilmente accessibili a chiunque e ovunque per giudicare, scegliere, acquistare. L’e-commerce è ormai una realtà consolidata: il 51,6% degli internauti (il 62,3% delle persone più istruite, il 64,6% dei 30-44enni) ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo mese. Dopo la pandemia ogni consumatore costruirà la sua spesa personale combinando i canali fisici del retail e l’e-commerce.

La pubblicità online
Vista l’abitudine ormai consolidata nel prendere informazioni sul web riguardo a prodotti e servizi offerti dalle imprese, riteniamo utile indirizzare le stesse imprese verso la pubblicità online, un settore che ormai non potrà più essere lasciato nelle mani dei grandi social media statunitensi. Invitiamo pertanto le aziende a prendere in considerazione i giornali online italiani e i nuovi approcci di marketing multimediale.

Potrebbe interessarti