Lavoro Mestieri e professioni

Pari diritti di genere nel mondo scientifico

La libera professione delle donne nel mondo scientifico deve avere pari opportunità. Un focus sulle scienziate degli Ordini dei Fisici e dei Chimici

“Cultura, scienza, lavoro ed uguaglianza: un paradigma irrinunciabile in una società che permetta lo sviluppo dell’identità di ogni individuo” è la riflessione della Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, che deve avere un particolare peso nel mondo scientifico soprattutto in questo periodo storico. Tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 al punto 5 leggiamo infatti che va raggiunta la parità di genere tramite l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, la parità di accesso all’istruzione (con particolare riferimento alle ben note materie STEM), alle cure mediche, alle professioni, alla scienza, al lavoro oltre alla rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici. Una parità dalla quale in Italia, come abbiamo scritto nei nostri precedenti articoli (leggi ad esempio https://www.donnainaffari.it/2023/03/giornata-internazionale-della-donna-2023/)  siamo ancora lontani.

Donne e scienza
Come sottolinea la Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, questo obiettivo a cui tendere è sicuramente ancora più rilevante nel mondo scientifico e professionale, dove la difficoltà di declinare attività di studio, ricerca o lavoro con attività di cura della famiglia è evidente, se non anzi decisa nel caso della maternità. Vengono infatti a mancare – specie per chi svolge la libera professione – adeguate misure compensative in grado di garantire la continuità lavorativa. Nonostante gli ostacoli sempre maggiori in un contesto economico-sociale sempre più difficile, sempre più ragazze abbracciano l’amore per la scienza.

Le donne del mondo scientifico
Ad oggi i professionisti iscritti alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici sono per il 42,21% donne, segno evidente di un’importante componente femminile nelle nostre professioni – informa la Federazione. Nell’area della Chimica il 33,67% sono donne, mentre nell’area della Fisica le donne sono oggi solo l’8,54% ed auspichiamo una loro crescita numerica anche in questa professione.

Il mondo scientifico non ha differenze di genere
In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, la Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici sottolinea l’importanza del ruolo del Chimico e del Fisico a prescindere dal genere. “Le nostre sicuramente non sono professioni al femminile o al maschile” spiega la presidente della Federazione, Nausicaa Orlandi. “L’amore e la passione per la chimica e per la fisica ci accomunano tutti, colleghi e colleghe, perché siamo Chimici e Fisici a prescindere dal genere. Quotidianamente siamo testimoni della nostra professionalità in tutti gli ambiti di lavoro e di vita, mettendo a disposizione la nostra competenza, dedizione e capacità professionale per garantire ambienti salubri, lavori sicuri, prevenzione e cura, tutelare l’ambiente e promuovere lo sviluppo economico”.

Il mondo scientifico e lavorativo e la “questione di genere”
La professione, l’impresa e il lavoro non sono e non devono essere una questione di genere, si legge nella nota della Federazione. Ma in questo particolare momento storico-politico, è tempo di sostenere il talento delle donne e dei giovani con una visione complessiva di rilancio economico e sociale. Lo sviluppo del nostro Paese è responsabilità di tutti.  E lo sviluppo non prevede la discriminazione. Le discriminazioni non devono esserci soprattutto quando si parla del mondo scientifico e delle professioni sanitarie, quali quelle del Chimico e del Fisico, professioni della salute dove la vita viene messa al centro e rappresenta l’obiettivo da tutelare e difendere. “Eppure” denuncia la Federazione, “nonostante le apparenze, le discriminazioni e le violenze sono presenti anche qui. Tra le tante merita ricordare quella che riguarda in prima linea proprio le nostre professioni, ma soprattutto gli uomini e le donne delle nostre professioni ed i giovani e le giovani che vogliono abbracciarle”.

Le discriminazioni denunciate dagli Ordini dei Chimici e dei Fisici
Non si tratta di discriminazioni di genere in questo caso ma di professioni all’interno del mondo scientifico. “A distanza di cinque anni, seppure espressamente previsto dalla Legge 11 gennaio 2018 n. 3, non è ancora stato avviato l’iter per l’aggiornamento delle competenze della professione di Chimico e delle competenze e dell’esame di abilitazione alla professione di Fisico. Si è creata così un’evidente e manifesta discriminazione dei professionisti chimici e fisici nell’accesso al mondo del lavoro ed in particolare della libera professione, nonché si è generata confusione tra le varie attività professionali. Ma non basta, ai giovani e alle giovani laureate in scienze fisiche dal 2014 non è concesso di iscriversi all’Albo, semplicemente perché in cinque anni non è stato ancora fatto l’esame di stato o un provvedimento urgente di ampliamento del periodo transitorio. I giovani e le giovani sono il futuro della nostra nazione e non si può predicare la parità di genere e di diritti senza consentire a chi studia di poter scegliere con piena consapevolezza il proprio percorso lavorativo”.

La richiesta dei Chimici e dei Fisici
La Federazione invita “anche questo Governo a farsi carico quanto prima delle istanze della nostra professione, perché l’accesso al mondo del lavoro è un diritto di tutti e tutte”.
Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici (www.chimicifisici.it) è l’organismo di rappresentanza istituzionale di queste categorie professionali del mondo scientifico ed è stata istituita con Legge n. 3 dell’11 gennaio 2018 quale Ente pubblico non economico ed organo sussidiario dello Stato. È articolata in 35 Ordini Territoriali dislocati sul territorio nazionale e rappresenta le professioni sanitarie di Chimico e di Fisico (per circa l’85% gli iscritti sono Chimici e per il 15% Fisici). Nella giornata dedicata alle donne la Federazione ricorda il suo impegno a far sentire le istanze, “per raggiungere l’obiettivo di permettere a tutti i nostri professionisti Chimici e Fisici di avere parità e dignità nel lavoro con giusto riconoscimento economico, sociale, di ruolo e competenze”.

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