Dopo una lunga trattativa è stata siglata un’intesa per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale CoCoCo – Collaborazione coordinata e continuativa
Sembra sia stata trovato un accordo tra i sindacati e le associazioni di categoria per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale sui CoCoCo, i contratti che regolamentano le collanorazioni coordinate continuative nel settore della cooperazione nazionale e internazionale.
Siglata a Roma il 6 dicembre, dopo una lunga trattativa tra i sindacati FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp e le associazioni di categoria AOI e LINK 2007, l’ipotesi di intesa per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale che regolamenta le collaborazioni coordinate e continuative (CoCoCo) nel settore della cooperazione nazionale e internazionale. Un risultato raggiunto dopo mesi di confronto serrato con le associazioni che rappresentano gran parte del mondo delle organizzazioni della società civile (OSC).
I contenuti dell’accordo
Come spiegano con soddisfazione le organizzazioni sindacali, questa intesa “garantirà alle migliaia di collaboratrici e collaboratori del settore un sostanziale miglioramento delle condizioni di lavoro complessive sul piano del salario, delle tutele sociali e della rappresentanza”. Fra i punti qualificanti dell’ipotesi di intesa:
- l’aumento dal 6% al 9% della maggiorazione sui minimi retributivi applicati;
- il riconoscimento di 15 giorni di congedo matrimoniale retribuito oltre a ulteriori 15 giorni di permessi retribuiti per gravi motivi;
- 21 giorni complessivi di malattia retribuiti al 100% e aggiuntivi rispetto alle indennità riconosciute dall’INPS;
- indennità una tantum per maternità/paternità aumentata da 800 a 1.000 euro e raddoppiata a 2.000 euro in caso di mancato accesso all’indennità INPS;
- un’articolazione dell’attività lavorativa riconosciuta entro l’anno di vita del bambino/a alla madre lavoratrice – e in alternativa al padre – per garantire una maggiore conciliazione fra lavoro e genitorialità, riducendo il tempo di lavoro di almeno 2 ore giornaliere;
- una rimodulazione degli inquadramenti professionali; l’introduzione di un diritto di precedenza che garantisca maggiore continuità occupazionale nel settore; un sostanziale rafforzamento delle forme di assicurazione integrativa;
- definizione – per la prima volta – delle regole per la rappresentanza sindacale nel mondo delle OSC.
La parola ai CoCoCo
“Riconoscendo l’enorme impegno e le difficoltà in cui opera l’intero settore della solidarietà internazionale e nazionale, sin dall’avvio della trattativa, abbiamo messo al centro del confronto la condizione di chi lavora con passione e dedizione oltre che, come spesso accade, con esposizione a rischi personali enormi” spiegano FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp. “Le proposte sui tanti problemi che avevamo posto nella nostra piattaforma rivendicativa partivano proprio dal presupposto che nel mondo della cooperazione e della solidarietà sono le persone e il loro lavoro il motore di tutti i progetti e le attività realizzate in Italia e all’estero e in virtù di ciò era necessario garantire un’adeguata valorizzazione del loro contributo.”
I rappresentanti sindacali hanno dunque raggiunto un’intesa con le OSC ma la parola passa adesso alle lavoratrici e ai lavoratori CoCoCo (compresi i tanti cooperanti e le tante cooperanti che lavorano all’estero) i quali nei prossimi giorni valuteranno l’ipotesi di accordo sottoscritta.
Per informazioni sui contratti di CoCoCo rinviamo alla pagina web della FeLSA CISL che è molto chiara: https://www.felsa.cisl.it/atipici