L’annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese” è giunto alla sua ventiseiesima edizione
L’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese” del 2024, prodotto dalla collaborazione tra l’Istat e l’ICE, offre un’analisi dettagliata della dinamica degli scambi commerciali e degli investimenti esteri. Disponibile online, il sito dedicato https://annuarioistatice.istat.it/ fornisce circa 1.000 tavole statistiche e grafici, percorsi di navigazione ragionati, una guida alla lettura e una sezione di cartografia interattiva. I dati individuali delle imprese per il 2022 sono accessibili tramite il Laboratorio Istat ADELE.
Come si è evoluto il commercio estero
Nel 2023, il commercio mondiale di beni ha registrato una diminuzione del 4,6%, con una contrazione dei valori medi unitari del 4,0% e una lieve riduzione dei volumi scambiati dello 0,6%. Il commercio mondiale di servizi, invece, è aumentato del 9,0%, mentre gli investimenti diretti esteri sono diminuiti dell’1,8%. Le esportazioni italiane di merci sono rimaste stabili in valore, sostenute dalle vendite di beni strumentali e di consumo non durevoli, mentre le importazioni sono diminuite del 10,4%, portando il saldo commerciale da -34 miliardi di euro nel 2022 a +34,4 miliardi nel 2023.
Quote di mercato e dinamiche regionali
Nel 2023, la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci è cresciuta leggermente al 2,85%. Le esportazioni italiane hanno registrato aumenti in tutte le aree geografiche, in particolare in Asia Centrale e nell’Unione Europea. Tuttavia, le esportazioni verso la Russia sono diminuite ulteriormente a causa delle sanzioni. Le regioni italiane hanno mostrato andamenti divergenti nelle esportazioni, con incrementi significativi in Campania, Calabria e Molise, mentre Sardegna, Valle d’Aosta e Sicilia hanno registrato cali nei marcati.
I principali operatori del commercio estero
Nel 2023, la quota di mercato dell’Italia sulle esportazioni mondiali di merci è cresciuta leggermente al 2,85%. Le esportazioni italiane hanno registrato aumenti in tutte le aree geografiche, in particolare in Asia Centrale e nell’Unione Europea. Tuttavia, le esportazioni verso la Russia sono diminuite ulteriormente a causa delle sanzioni. Le regioni italiane hanno mostrato andamenti divergenti nelle esportazioni, con incrementi significativi in Campania, Calabria e Molise, mentre Sardegna, Valle d’Aosta e Sicilia hanno registrato cali marcati.
I risultati delle imprese esportatrici
Nel 2022, le imprese esportatrici attive sono aumentate a 120.876, con una crescita delle vendite all’estero per tutte le classi dimensionali. Le grandi imprese con oltre 250 addetti hanno contribuito al 51,2% delle esportazioni italiane, mentre le piccole imprese hanno visto una riduzione del loro contributo al 19,0%. Le imprese manifatturiere rappresentano il 50,0% delle imprese esportatrici attive, con un contributo del 79,4% al valore complessivo delle esportazioni.
Dove si distribuiscono sul territorio italiano le imprese a controllo estero
Nel 2021, il valore aggiunto industriale delle multinazionali estere in Italia si è concentrato principalmente nell’Italia Nord-occidentale (44,4%), seguita dall’Italia Nord-orientale (27,0%), centrale (15,6%), meridionale (10,7%) e insulare (2,2%). Le regioni con il maggiore contributo sono Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Toscana.