Campania Dalle Regioni

Inclusione sociale lavorativa per ragazzi autistici

“Una borsa che ci lega”, un progetto di inclusione sociale lavorativa per i ragazzi di Napoli con disturbo dello spettro autistico

In Campania è stato avviato il progetto di inclusione sociale lavorativa attraverso l’artigianato promosso da A.B.A.Co (Associazione bambini autismo per la comunità di Napoli) in collaborazione con l’impresa di pelletteria di Ornella Auzino.

Lavorare per il Made in Italy
Il lavoro manuale per l’artigianato di qualità Made in Italy: “Una borsa che ci lega” è un’iniziativa che durerà due mesi e che si propone di coinvolgere un piccolo gruppo di ragazzi napoletani (5 o 6) con un disturbo dello spettro autistico in un percorso formativo in attività di pelletteria. Una volta terminato il corso formativo i ragazzi verranno proposti come personale da impiegare nelle aziende del settore, con grandi possibilità di assunzione, dal momento che le imprese artigianali della pelletteria hanno oggi necessità di forza lavoro appartenente alle categorie protette, di conseguenza si tratta di una formazione finalizzata a un concreto inserimento lavorativo e in particolare in un’ottica di inclusione sociale lavorativa.

 

L’attività dell’associazione A.B.A.Co
L’associazione, attiva dal 2015 nel territorio di Napoli, idea e realizza progetti rivolti a bambini e ragazzi con diagnosi di autismo per dare la loro opportunità di nuove esperienze di vita. Dal 2019, inoltre, la realtà promuove veri e propri percorsi di inserimento nel mondo del lavoro, in collaborazione con diverse aziende. Nel corso di questi percorsi, i ragazzi vengono costantemente seguiti dai loro educatori e psicologi.
“La società di oggi presenta un costante aumento di ragazzi e adolescenti cui viene diagnosticata una neurodivergenza” spiega una delle socie fondatrici di A.B.A.Co, Elena Scogliamiglio, “diventa quindi importante mettere in condizione queste persone di entrare nel sistema lavorativo, offrendo supporto sia a loro che alle famiglie”.

 

Pelletteria artigianale, un ambito adatto all’inclusione sociale lavorativa
“Questo progetto” spiega l’imprenditrice Ornella Auzino “dimostra che nelle imprese possiamo realizzare delle buone pratiche di solidarietà e di inclusione sociale. Una sana cultura di impresa può e deve legare una sana logica del profitto a quella della valorizzazione della persona. Il fatto che in azienda si possano creare delle opportunità di formazione e di crescita per chi è meno fortunato va in questa direzione”.

Per ulteriori informazioni: associazioneabaco.napoli@gmail.com
Pagina facebook di A.B.A.Co https://www.facebook.com/associazioneabaconapoli/?locale=it_IT

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