Per l’emergenza epidemia Confagricoltura richiede un tavolo ministeriale e una strategia comune per contenere la diffusione
L’epidemia di “Blue Tongue” sta colpendo duramente il settore zootecnico italiano, con oltre mille focolai confermati nel 2024. La diffusione della malattia, che interessa principalmente gli ovini e, in misura minore, i bovini, sta preoccupando le autorità e minaccia gravemente il comparto ovicaprino.
Un quadro allarmante: la crescita dell’epidemia
Secondo Confagricoltura, l’epidemia di “Blue Tongue” ha mostrato un rapido aumento dei casi, soprattutto nei mesi di agosto e settembre. Nonostante alcuni focolai siano stati estinti, il numero complessivo di focolai rimane alto, con conseguenze potenzialmente devastanti per gli allevamenti. L’espansione dell’epidemia evidenzia la necessità di misure più incisive e rapide.
La richiesta di un tavolo ministeriale per gestire l’epidemia
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa epidemia con una strategia coordinata. Confagricoltura sta spingendo per l’istituzione di un tavolo ministeriale specifico, che possa elaborare misure concrete per contenere la diffusione della malattia. L’epidemia minaccia non solo la salute degli animali, ma anche la stabilità economica degli allevamenti colpiti.
Gli impatti devastanti dell’epidemia
L’epidemia di “Blue Tongue” sta causando perdite significative, con tassi di mortalità che arrivano fino al 50% negli allevamenti colpiti. Sebbene la malattia non sia trasmissibile all’uomo, le conseguenze economiche sono enormi. Per contrastare l’epidemia, è essenziale attuare una terapia profilattica efficace, basata su vaccini adeguati e misure di disinfestazione.
La situazione nelle regioni più colpite
Angela Saba, presidente della Federazione allevamenti ovicaprini di Confagricoltura, ha evidenziato come l’epidemia stia colpendo duramente regioni come Sardegna, Piemonte, Calabria, Lombardia e Sicilia. La rapida diffusione della malattia richiede una risposta coordinata a livello nazionale, con la disponibilità di vaccini gratuiti e risorse per compensare gli allevatori dalle perdite subite.
Confagricoltura in prima linea
Confagricoltura sta monitorando costantemente l’evoluzione dell’epidemia, cercando di rispondere alle necessità degli allevatori colpiti. Un intervento immediato e coordinato è essenziale per mitigare le conseguenze dell’epidemia e sostenere un settore zootecnico già in difficoltà.