Uno studio del Bambino Gesù rileva anomalie cardiache nel 9% dei giovani atleti: il ruolo fondamentale del cuore nello screening sportivo
Uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pubblicato sulla rivista della Società Europea di Cardiologia Pediatrica, ha analizzato 581 giovani atleti, scoprendo anomalie nel tracciato elettrocardiografico nel 9% dei casi. Di questi, il 3% è stato sospeso precauzionalmente dall’attività sportiva a causa di problematiche legate al cuore. L’elettrocardiogramma (ECG) si dimostra quindi uno strumento essenziale per valutare la salute del cuore e prevenire rischi gravi, come la morte improvvisa.
L’importanza dell’ECG per il cuore degli atleti
L’elettrocardiogramma è un esame semplice ma di grande utilità. Registra l’attività elettrica del cuore e rileva eventuali anomalie che potrebbero mettere a rischio gli atleti. Uno degli elementi chiave che viene monitorato è l’Onda T, che rappresenta il “tempo di ricarica” del cuore. Un’inversione di questa onda può indicare problemi cardiaci significativi, portando in alcuni casi alla sospensione degli atleti dall’attività agonistica.
Anomalie del cuore: l’inversione dell’Onda T
Quando l’Onda T appare invertita, può essere il segnale di anomalie nel cuore. In questi casi, gli atleti devono essere sottoposti a indagini più approfondite, come ecocardiogrammi o risonanze magnetiche, per escludere cardiopatie potenzialmente pericolose. Questo tipo di screening consente di tutelare la salute dei giovani atleti, individuando problemi che potrebbero altrimenti rimanere nascosti.
Altri esami indispensabili per la salute del cuore
Importante comunque unire alla prevenzione primaria dell’elettrocardiogramma, esami più approfonditi che indaghino la salute del muscolo cardiaco e l’attività elettrica più nel lungo periodo.
L’ecocardiogramma transtoracico, un’ecografia cardiaca di facile esecuzione, può evidenziare cardiomiopatie ipertrofiche e ipotizzare dilatazioni aortiche.ù
L’ecg dinamico secondo Holter, un elettrocardiogramma eseguito tramite elettrodi ed un event recorder attaccato alla cintura da portare per 24, 48 o 72 ore da un più ampio quadro dell’attività elettrica cardiaca.
Lo studio del cuore: i dati del Bambino Gesù
La ricerca ha coinvolto 581 atleti con un’età media di 15 anni, dei quali il 9% ha mostrato anomalie cardiache legate all’inversione dell’Onda T. Di questi, il 3% non ha ricevuto l’idoneità sportiva a causa di patologie cardiache come cardiomiopatie o miocarditi. Questo dato evidenzia l’importanza di un monitoraggio regolare del cuore per garantire la sicurezza degli atleti.
Conclusioni: cuore e sicurezza nello sport
Il dottor Ugo Giordano, responsabile della Medicina dello Sport al Bambino Gesù, sottolinea l’importanza di questi controlli per la sicurezza degli atleti. Lo screening del cuore, attraverso l’elettrocardiogramma, è uno strumento fondamentale per prevenire gravi conseguenze e assicurare che i giovani atleti possano praticare sport in modo sicuro.