Fiere Imprenditoria

Stati Generali del Mulo: un evento storico

L’Europa celebra i 100 anni dei Mulassier della Val d’Arly con gli Stati Generali del mulo

Una delegazione italiana sarà presente agli Stati Generali del Mulo in Europa, guidata dall’Associazione PASSIONECAITPR, ente selezionatore riconosciuto dal MASAF con sede nell’Aquilano, e dal Prof. Augusto Carluccio, Direttore della “Scuola di Specializzazione in Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici” del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Teramo. L’Abruzzo in Prima Linea con questa collaborazione che porterà L’Aquila e Teramo al centro di un importante contesto internazionale, mettendo in luce temi fondamentali come la zootecnia e il territorio.

Un appuntamento dedicato ai muli

L’idea di organizzare questo ciclo di conferenze nasce nel 2023 a Flumet, in Savoia, durante la “Foire des Foals”, su iniziativa del Consorzio Allevatori Mulassier della Val d’Arly, che festeggia nel 2024 il centenario dalla sua fondazione. I partecipanti all’incontro di Saint Gervais, tenutosi nel gennaio scorso, hanno proposto che l’evento diventasse i primi “Assises du Mulet”, Stati Generali del Mulo. Le date sono state subito fissate per il 5 e 6 settembre 2024, a Contamines Montjoie, nel cuore del Pays du Mont-Blanc, prima della rinomata “Fête du Mulet”. L’obiettivo comune è creare un momento di scambio, valorizzazione e promozione della mulicoltura, un settore che ha contribuito a scrivere la storia di molte nazioni.

Esperti da tutta Europa riuniti

Questo evento senza precedenti vedrà la partecipazione di eccellenze internazionali, con l’intento di mettere in luce la dimensione storica e il patrimonio legato all’allevamento del mulo, un sapere condiviso dai territori dell’Alvernia-Rodano-Alpi e da altre regioni francesi come Poitou, Alpi di Alta Provenza e Pirenei, oltre che da paesi vicini come Svizzera, Italia, Spagna e Belgio. La presenza di tecnici ed esperti da diverse nazioni permetterà di avviare riflessioni su varie discipline come paleogenomica, archeologia, genetica, storia, etnologia e antropologia, tutte legate ai territori coinvolti. Sarà un’occasione unica per fare il punto sulle attuali conoscenze riguardanti le diverse forme di allevamento dei muli, con un focus sulla sostenibilità e la riscoperta del mulo come protagonista delle tradizioni montane.

Tradizione e sostenibilità: una visione per il futuro

In questo contesto, è fondamentale porre l’attenzione sulle pratiche di allevamento caratterizzate da una forte identità geografica, come quelle del Poitou, dei Pirenei, delle Alpi, dell’Appennino Centrale, dei Monti della Laga e della Murgia. L’evento si propone di coinvolgere il grande pubblico, narrando l’evoluzione delle tradizioni agricole legate alla trazione animale e l’adattamento a settori agricoli, artigianali e turistici. Gli Stati Generali del Mulo vogliono così aprire nuove opportunità che è necessario sostenere, stimolando i progetti già avviati nei diversi paesi. L’Italia gioca un ruolo di primo piano grazie alle iniziative decennali dell’Associazione PASSIONECAITPR. Come sottolinea la Presidente Annalisa Parisi, è fondamentale approfondire il legame tra muli, asini e cavalli, sottolineando il contributo delle razze autoctone italiane nella produzione di muli apprezzati anche a livello europeo.

Il programma dell’evento

Apertura degli Stati Generali del Mulo giovedì 5 settembre, presso la sala polivalente di Flumet, la presentazione, lo stesso giorno, dell’associazione «Mule qui peut» e del libro collettivo «Brèves de mules», una visita alla stazione di monta del Sindacato di allevamento mulassiere del Val d’Arly, tra le altre cose.

Venerdì 6 settembre, Pauline Nuviala, dottore in archeozoologia, parlerà di «la morfologia del cavallo e del mulo in Gallia, cosa dicono i resti ossei». Lo stesso giorno, Adrien Barrère, dottorando in storia presso l’Università di Tolosa, disquisirà su «Mulattieri e trasporto nella parte montuosa del dipartimento dei Pirenei Orientali nel XIX secolo».

Sabato 7 settembre, a Contamines-Montjoie, sotto uno dei tendoni della Festa del Mulo, si terrà la continuazione e la conclusione delle assise con un intervento di Gwendal Restoux, di Agro Paris Tech, sul tema: «Variabilità genetica delle attuali popolazioni di cavalli da tiro e asini, genitori dei muli». Successivamente, Pascal Gillos, della Rete Rhône Alpes Trattori Animali, presenterà un esempio di utilizzo del mulo nel settore vitivinicolo, la rete e le attività dei suoi membri. Laurent Wauthier, conducente di attacchi, invece, farà un punto sulla situazione dell’allevamento mulassiere in Belgio.

 

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