Dalle Regioni Lazio

XXII Festa della Castagna di Vallerano

Una festa per celebrare l’unica castagna DOP d’Italia, quella di Vallerano, paese della Tuscia Viterbese. Un’occasione di turismo esperenziale e culturale

Tra le vie di Vallerano, paese della Tuscia viterbese famoso per tante ragioni culturali e non solo enogastronomiche, dal Premio letterario tra i principali del Lazio al santuario della miracolosa Madonna del Ruscello, dove tra l’altro si esibì Händel con il suo primo concerto Salve Regina, per festeggiare anche quest’anno il primato italiano per la castagna: quella di Vallerano è infatti l’unica castagna DOP in Italia.

A Vallerano per un turismo enogastronomico ed esperenziale
La XXII Festa della Castagna di Vallerano offre l’occasione di scoprire questo borgo antico dell’agro falisco, per scoprirne le bellezze e le tradizioni locali, con una full immersion nella sua storia, composta da tanti tasselli che ne fanno una meta ambita per chi vuole scoprire i territori italiani, fuori dal caos cittadino. A spiegarci il significato di questa festa è il Vicesindaco, Luca Poleggi:

 

 

La XXII Festa della Castagna di Vallerano
Iniziata il 12 ottobre 2024, la 22ima edizione della Festa proseguirà fino al 3 novembre con il paese addobbato e pronto a ricevere i visitatori ogni weekend con i suoi eventi. Si tratta di una manifestazione enogastronomica che porta alla scoperta dei piatti tipici e delle tradizioni locali con 40 appuntamenti in programma all’insegna della riscoperta degli antichi sapori, delle bellezze naturali e architettoniche, della cultura, dell’arte, degli usi e costumi popolari. Ogni fine settimana finora il paese è stato frequentato da migliaia di visitatori e ci si aspetta, al termine della manifestazione, un numero superiore a 20.000. D’altro canto, come ci ha spiegato il vicesindaco, quest’anno la kermesse si sviluppa nelle piazze e nei vicoli del centro storico, tutti approntati per far vivere ai visitatori un assaggio del turismo esperienziale che si può svolgere qui. Vengono coinvolte, come vediamo nelle riprese da noi effettuate, le famiglie e i turisti in occasioni di divertimento e approfondimento delle conoscenze culturali su questo sito. Oltre agli immancabili pranzi e cene nelle tradizionali cantine tufacee, Vallerano intende consegnare a ciascun visitatore il migliore biglietto da visita del centro dei Cimini: il ridente borgo situato nel cuore della Tuscia viterbese è infatti ancora il primo e unico comune in Italia insignito dal 2009 dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP).

 

 

Le visite guidate
Il programma che si svolge tra le vie del centro è a tematica contadina ma non solo. Le visite guidate si potranno svolgere nella natura, nel borgo o all’eremo del Santissimo Salvatore. Ogni fine settimana è arricchito dunque da visite guidate ed escursioni tra le bellezze naturali e architettoniche di Vallerano e dintorni, con la possibilità di prenotarsi direttamente online cliccando sul link dedicato dal sito web https://www.festacastagna.it/. L’associazione Kalipé APS si occupa di accompagnare i visitatori alla scoperta dei vari luoghi, anche nascosti, del borgo narrandone le vicende, come ci spiega Daniela Rossi, tra i fondatori di questa associazione per la promozione culturale del turismo rurale:

 

 

Vallerano tra arte, religione e storia. Il Santuario
Se vogliamo immergerci nella storia di Vallerano possiamo iniziare dagli intrecci tra arti e religione. Se si fa partire il percorso di scoperta del borgo da questo punto di vista, basta iniziare dal Santuario della Madonna del Ruscello. Dove ora sorge la chiesa, un tempo sorgeva una piccola cappella ai margini di un ruscello. La cappella conteneva un affresco ormai deteriorato dal tempo: una Madonna con Bambino del XV secolo. Nel 1604 l’allora parroco don Petrucci incaricò il pittore Stefano Menicucci di restaurarla e fu in quell’occasione che avvenne il miracolo: il 5 luglio 1604, mentre l’artista eseguiva il restauro, dalle labbra della Madonna iniziò a sgorgare un rivolo di sangue. In ricordo di tale evento venne costruita l’attuale chiesa, su progetto del Vignola. Oggi il santuario è meta di pellegrinaggio e la Madonna del Ruscello è anche ritenuta la protettrice dei donatori di sangue. A raccontarcene la storia è Tiziano Valerio Severini, presidente della proloco di Vallerano:

 

 

L’organo monumentale del santuario e la musica di Händel
All’interno del santuario è contenuto un organo monumentale del ’600. Lo stile, di raffinata fattura, è barocco ma un barocco non ampolloso. Venne costruito nel 1635 da G.C. Burzi di Parma, un famoso “organaro” del tempo. Solo nel 1642 venne terminata la decorazione della cassa, seguendo un disegno di un architetto francese mentre nel 1655 il maestro Giacomo Marchesi Aretino ampliò lo strumento, che fin da subito divenne un elemento prezioso del panorama musicale dell’epoca, tanto che Händel nel 1707 lo volle suonare durante una sua visita a Vallerano. Eseguì proprio qui il suo primo concerto Salve Regina. Questo organo, che già all’epoca era il secondo organo barocco in ordine di grandezza in Italia, oggi risulta essere il terzo in Italia e tra i primi 5 in Europa.

Le altre chiese di Vallerano
Essendo meta di pellegrinaggio, a Vallerano vennero costruite anche altre chiese intorno al 1600. All’ingresso fortificato del paese la prima che si incontra è quella che gli abitanti oggi indicano come “la parrocchia” di Sant’Andrea Apostolo ma che in realtà è la Collegiata. Lo stile dell’epoca era il barocco, che di solito risulta “pesante” da un punto di vista architettonico. In queste chiese invece l’arte e l’architettura hanno trovato un ottimo intreccio tra loro e la religione, come dimostrano le immagini di seguito, scattate durante la XXII festa della Castagna di Vallerano:

 

Gli ipogei di Vallerano
Cantine scavate nel tufo ma anche percorsi sotterranei e cunicoli dove venivano conservati i cibi che dovevano essere conservati al fresco e al riparo dalla luce. Le castagne ad esempio, dal momento che i castani di questa zona sono millenari. A Vallerano, paese dell’agro falisco, il popolo dei falisci era dedito all’agricoltura e i suoi prodotti venivano conservati nelle grotte sotto il paese. Se ci si addentra con una guida dell’associazione, in questo caso Barbara Di Nola, si può andare alla scoperta degli ipogei, ovvero queste sale scavate sottoterra e unite tra loro da vari percorsi, per comprenderne la storia.

 

 

Tra le vie del borgo
In occasione della Festa della Castagna le vie del borgo vengono addobbate a tema e i visitatori possono vivere un’esperienza enogastronomica a tutto tondo, imparando anche come si fanno i prodotti tipici locali, come le fricciolose, grazie ai laboratori sparsi nel paese.

 

 

 

L’esperienza di scoperta degli usi e costumi dei valleranesi – che in dialetto si definiscono “patalocchi”, come ci spiega Daniela Rossi dell’associazione Kalipé – si completa con le degustazioni sia di castagne sia di piatti a base di castagne, all’interno delle quattro cantine scavate nel tufo:

 

 

 

A Vallerano non solo enogastronomia. Il Premio letterario
Ormai noto per essere uno dei più importanti del Lazio, il Premio letterario Alvaro-Bigiaretti è nato per valorizzare la memoria e l’eredità dei due scrittori, amici tra loro ed entrambi di Vallerano. L’iniziativa, con ingresso libero a tutti, non solo mira a celebrare la grande letteratura di due firme poetiche del Novecento, ma si pone come un momento di riflessione e dialogo su tematiche universali che continuano a interrogare e ispirare il nostro tempo. Per ulteriori informazioni e dettagli sul programma completo del Premio Alvaro-Bigiaretti, visitare il sito ufficiale della Fondazione  www.alvarobigiaretti.it.

 

La cultura a Vallerano. La mostra d’arte
Nel Palazzo della Cultura (che fu prima chiesa, poi ospedale, e che ancora contiene degli antichi affreschi) dedicato ai due scrittori, durante il periodo della Festa della Castagna si tiene una mostra multidisciplinare intitolata “60 per Arte”. Si tratta di una mostra itinerante con opere di 60 artisti della Tuscia. Alcune opere sono realizzate con l’antica tecnica del colombino, come ci spiega il pittore Mario Annesi:

 

 

 

Info di servizio
Per tutte le informazioni (a partire su come raggiungere Vallerano), per consultare il programma completo, per scoprire i menù settimanali e per rimanere sempre aggiornati, è possibile consultare il nuovo sito internet www.festacastagna.it o la infoline (anche whattsapp): +393337404793. Ricordiamo che la festa è annuale e che questa XXII edizione si svolgerà anche durante il ponte dal 1° al 3 novembre 2024.

 

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