Tenutosi a Roma il Convegno scientifico sulla longevità “Longevity, un obiettivo ambizioso: traiettorie di invecchiamento e costi della salute”
Invecchiamento e longevità, due questioni che oggi diventano cruciali, non solo per il benessere individuale, ma anche per la sostenibilità dei sistemi sanitari. Se ne è discusso giovedì 7 settembre a Palazzo Wedekind a Roma, in occasione del convegno intitolato “Longevity, un obiettivo ambizioso: traiettorie di invecchiamento e costi della salute”. L’evento, inserito in una giornata di studi promossa da Casagit Salute, con il patrocinio dell’Ordine dei medici di Roma, ha richiamato esperti di medicina, dermatologia, endocrinologia e nutrizione.
I costi per la sanità pubblica
Ad aprire la serie di interventi, è stato il professor Piero Grasso, che è intervenuto su “Malattie legate all’invecchiamento e longevità. Proiezioni future e costi per la Sanità”. Grasso ha descritto la crescita continua dell’aspettativa di vita come un fenomeno positivo, ma ha anche messo in guardia sugli effetti di un invecchiamento globale delle popolazioni. Infatti, l’aumento dell’età media porta a un’incidenza più elevata di patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari, l’Alzheimer e il Parkinson, che impattano in modo significativo sui costi della sanità pubblica. Ha quindi illustrato come sarà necessario potenziare i servizi sanitari e promuovere un approccio preventivo e rigenerativo per poter rispondere alle esigenze della popolazione anziana, mantenendo un livello qualitativo elevato nell’assistenza.
Dermatologia rigenerativa
Il secondo intervento, tenuto dalla dottoressa Elisabetta Perosino, si è concentrato su “Il concetto di longevity e le traiettorie di invecchiamento. Principi di dermatologia rigenerativa”. Perosino ha spiegato che l’invecchiamento non è soltanto un dato biologico, ma può essere influenzato e modulato da scelte di stile di vita e interventi mirati. In quest’ottica, la dermatologia rigenerativa si propone come un campo pionieristico, che mira a ritardare e minimizzare gli effetti estetici e strutturali dell’invecchiamento cutaneo. L’esperta ha sottolineato come i trattamenti dermatologici non si limitino più a soluzioni temporanee, ma si focalizzino su processi di rigenerazione che puntano a migliorare la qualità della pelle, rallentando la degenerazione cellulare.
Endocrinologia dell’invecchiamento
Il dottor Pasquale Maiellaro ha presentato il tema dell’“Endocrinologia dell’invecchiamento”, spiegando come i cambiamenti ormonali siano tra i principali responsabili delle alterazioni fisiologiche nell’età avanzata. Ha evidenziato come, con il progredire dell’età, si osserva una riduzione nella produzione di alcuni ormoni fondamentali, come il testosterone negli uomini e gli estrogeni nelle donne, e questo provoca una serie di effetti che riguardano la densità ossea, il metabolismo e la funzione cognitiva. Maiellaro ha anche discusso delle attuali possibilità di trattamento attraverso terapie ormonali personalizzate e integratori specifici, ricordando tuttavia che ogni intervento deve essere valutato attentamente per bilanciare i benefici e i rischi.
L’invecchiamento femminile
Un aspetto centrale e specifico dell’invecchiamento femminile è stato analizzato dalla dottoressa Adele Valente, che ha presentato il tema “Menopausa e longevità della donna”. Valente ha spiegato come la menopausa rappresenti una fase cruciale nella vita di ogni donna, un momento che segna non solo la fine della fertilità, ma anche una serie di cambiamenti fisiologici con potenziali ripercussioni sulla qualità della vita e la salute a lungo termine. La dottoressa ha sottolineato come oggi ci siano molte strategie per affrontare questo passaggio in modo positivo, dalle terapie ormonali sostitutive ai rimedi naturali e agli stili di vita equilibrati. Ha inoltre spiegato che supportare la salute delle donne durante e dopo la menopausa contribuisce a migliorare il loro benessere globale e a favorire una longevità attiva.
Nutrizione per la longevità
L’intervento della dottoressa Deborah Tognozzi si è concentrato su “La nutrizione antiage”, un campo sempre più studiato e fondamentale per promuovere la longevità e prevenire malattie legate all’età. Tognozzi ha spiegato come la nutrizione sia alla base di un invecchiamento sano, illustrando le principali raccomandazioni dietetiche che possono aiutare a contrastare i processi ossidativi e infiammatori, due dei maggiori responsabili dell’invecchiamento cellulare. Ha descritto gli effetti benefici di alimenti ricchi di antiossidanti, vitamine e acidi grassi essenziali, e ha sottolineato l’importanza di limitare zuccheri, grassi saturi e cibi ultra-processati. Secondo Tognozzi, la nutrizione antiage non è una dieta temporanea, ma un approccio olistico e personalizzato che può migliorare la qualità della vita e potenzialmente estenderla.
Gli scenari futuri
Il convegno su invecchiamento e longevità si è chiuso con un dibattito sui possibili scenari futuri, tra nuove tecnologie, ricerche avanzate e la crescente consapevolezza del pubblico sulla necessità di adottare abitudini sane fin dall’infanzia per garantire una longevità positiva. Gli interventi hanno evidenziato come la longevità non sia un traguardo irraggiungibile, ma un obiettivo possibile, se sostenuto da politiche sanitarie efficaci, approcci preventivi e una maggiore cultura del benessere.
L’incontro ha ribadito l’importanza della multidisciplinarità e della collaborazione tra esperti per affrontare il fenomeno dell’invecchiamento in tutte le sue sfaccettature. Per garantire una longevità di qualità, è essenziale che medici, ricercatori e professionisti della salute continuino a lavorare insieme, sviluppando strategie che uniscano scienza e pratiche quotidiane. Solo attraverso una visione olistica e integrata sarà possibile realizzare l’ambizioso obiettivo di vivere più a lungo e meglio.