Il mercato del lavoro e l’importanza delle politiche attive per la crescita e la stabilità attraverso l’esempio lombardo
La Lombardia ha un ruolo cruciale nel mercato del lavoro italiano, sostenuta da efficaci politiche attive. Con il 17% delle imprese nazionali e il 19% degli assicurati INPS, la regione si afferma come pilastro del sistema previdenziale. Le quasi 5 milioni di posizioni assicurative, di cui 1,4 milioni occupate da giovani sotto i 34 anni, dimostrano la sua solidità economica. Inoltre, la retribuzione media annua di 30.000 euro, superiore del 16% alla media nazionale, evidenzia come le politiche attive aiutino il mercato del lavoro lombardo a mantenere la sua competitività.
Stabilità e crescita a livello nazionale
Il mercato del lavoro italiano ha mostrato una resilienza significativa, secondo il Rapporto INPS. A maggio 2024, l’occupazione ha toccato quasi 24 milioni di persone, con un incremento del numero di lavoratori a tempo indeterminato da 15,14 milioni nel 2016 a 17,52 milioni nel 2023. Questo trend positivo, sostenuto da politiche attive, assicura una crescita delle settimane lavorate, che nel 2023 hanno raggiunto le 44,6. Questo successo evidenzia l’importanza delle politiche attive nel garantire una stabilità nel mercato del lavoro.
Focus sulle politiche attive a Milano
A Milano, durante la presentazione del XXIII Rapporto INPS, il presidente Gabriele Fava e la direttrice generale Valeria Vittimberga hanno ribadito l’importanza delle politiche attive. Secondo Fava, un nuovo accordo tra sistema produttivo e previdenziale è essenziale per sostenere il mercato del lavoro. Le politiche attive sono fondamentali per agevolare il reinserimento lavorativo di giovani e donne, favorendo così una crescita stabile.
La sfida del mismatch di competenze
Le politiche attive sono cruciali per colmare il divario tra competenze richieste e disponibili nel mercato del lavoro. Secondo Fava, il 75% delle aziende italiane lamenta uno “skill shortage”, una mancanza di competenze. L’inadeguatezza delle abilità dei candidati e la carenza di politiche attive efficaci contribuiscono a questo divario. Rafforzare il collegamento tra formazione e aziende è essenziale per migliorare il mercato del lavoro italiano e allineare le competenze ai bisogni delle imprese.
Innovazioni: il SIISL
Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) dell’INPS è un esempio di politiche attive innovative nel mercato del lavoro. Con l’algoritmo “SIISL Best Match”, la piattaforma facilita l’abbinamento tra lavoratori e offerte di lavoro, riducendo il mismatch. Inoltre, il SIISL integra strumenti di autoimpiego e microcredito, supportando concretamente lavoratori e datori di lavoro. Questa innovazione dimostra come le politiche attive possano rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione.
Verso un futuro sostenibile
Per garantire un mercato del lavoro sostenibile e un sistema previdenziale solido, le politiche attive sono essenziali. Investimenti continui e innovazioni tecnologiche permettono di costruire un sistema più inclusivo. Per il futuro, le politiche attive mirate al miglioramento delle competenze e alla creazione di posti di lavoro rappresentano la strada per un mercato del lavoro più resiliente, rispondendo così alle esigenze di lavoratori e aziende in Italia.
Decontribuzione per giovani
La decontribuzione per l’assunzione di giovani under 35 è una misura strategica nel mercato del lavoro. Secondo Fava, tale incentivo contribuisce a migliorare l’occupazione giovanile e a rendere il sistema previdenziale più sostenibile. Come evidenziato dal direttore degli studi INPS Gianfranco Santoro, il 10,4 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni in Italia necessitano di politiche attive che agevolino il loro ingresso stabile nel mercato del lavoro, favorendo un contributo pensionistico continuativo.
L’Equilibrio nel mercato del lavoro per la previdenza
Secondo la direttrice generale INPS, Valeria Vittimberga, le politiche attive nel mercato del lavoro hanno portato nel 2023 a un incremento occupazionale stabile, soprattutto a tempo indeterminato. L’equilibrio del sistema previdenziale dipende strettamente da queste politiche attive, che sostengono la crescita economica e la sicurezza lavorativa. Un sistema previdenziale solido si costruisce, quindi, attraverso un mercato del lavoro inclusivo e stabile.
Un modello di crescita
La Lombardia, con il 20% dei lavoratori assicurati e un incremento di posizioni del 5% dal 2019, è il cuore del mercato del lavoro italiano. Le politiche attive nella regione dimostrano come un mercato del lavoro dinamico possa influenzare positivamente l’intero Paese. Con 5 milioni di posizioni attive, la Lombardia rappresenta un esempio di come il sostegno alle politiche attive rafforzi il mercato del lavoro.