Un nuovo centro CREA Viticoltura ed Enologia inaugurato a Turi per sostenere la ricerca su vite e vino nel Sud Italia
La vitivinicoltura pugliese rappresenta una vera eccellenza italiana, con un patrimonio culturale ed economico di grande valore. Tuttavia, il settore si trova di fronte a sfide importanti, come la resilienza al cambiamento climatico e il miglioramento della competitività sui mercati globali. Il nuovo centro CREA Viticoltura ed Enologia a Turi diventa così un punto di riferimento strategico per il Sud Italia.
Grazie a questo centro, la Puglia consolida il suo ruolo centrale nella ricerca enologica, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione.
Unico centro CREA enologico nel Sud Italia
Il centro CREA Viticoltura ed Enologia a Turi è l’unico nel Sud Italia interamente dedicato alla ricerca su vite e vino. Finanziato inizialmente con fondi comunitari, la struttura è stata ampliata grazie a risorse interne, includendo laboratori avanzati di enologia e microbiologia.
Questa nuova infrastruttura ospita anche una foresteria per ricercatori e studenti, promuovendo uno scambio di competenze e contribuendo alla formazione di nuove generazioni di esperti enologici.
Collaborazioni di valore nel settore vitivinicolo
Il CREA Viticoltura ed Enologia ha consolidato nel tempo collaborazioni con realtà di spicco della vitivinicoltura pugliese. Tra queste, il Consorzio del Primitivo di Manduria, le cantine Due Palme, Tormaresca (del gruppo Antinori) e i programmi per lo sviluppo della spumantizzazione di vini bianchi e rosati.
Queste partnership rafforzano l’impatto del centro sul territorio, contribuendo a rendere la ricerca applicata ancora più incisiva. La resilienza al cambiamento climatico è uno degli obiettivi principali.
Un nuovo impulso alla ricerca enologica
La recente inaugurazione a Turi rappresenta un momento di svolta per la ricerca enologica in Puglia e in tutto il Sud Italia. Dopo la chiusura della storica sede di Barletta, il nuovo centro rilancia le attività, posizionandosi come punto di riferimento sia per l’uva da tavola sia per quella da vino.
“L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato Riccardo Velasco, direttore del CREA – segna un nuovo inizio per il settore. La resilienza al cambiamento climatico, insieme all’innovazione, guiderà le nostre ricerche, supportando un comparto in costante crescita.”
Conclusioni
Il centro CREA Viticoltura ed Enologia a Turi diventa un pilastro per lo sviluppo della ricerca enologica nel Sud Italia. Grazie alla sua posizione strategica e alle collaborazioni con importanti realtà locali, potrà affrontare sfide globali come la resilienza al cambiamento climatico, garantendo un futuro sostenibile per il settore vitivinicolo.