Le misure attuali per contrastare le aggressioni sanitarie non bastano. È necessario eliminare le disfunzioni del SSN
Le nuove misure approvate dalla Camera dei deputati a novembre includono l’arresto obbligatorio in flagranza e, in alcuni casi, l’arresto in flagranza differita per le aggressioni sanitarie. Queste misure sono destinate a punire chi aggredisce medici, infermieri e altri professionisti del settore sanitario.
Secondo Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma, queste misure non sono sufficienti per fermare le aggressioni sanitarie. “Se il buongiorno si vede dal mattino, è chiaro che non bastano”, ha dichiarato Magi.
Le azioni mancanti secondo Magi
Magi sottolinea che, oltre all’arresto, sarebbe necessario introdurre il procedimento di querela d’ufficio da parte delle ASL e delle aziende ospedaliere. Inoltre, evidenzia l’importanza della tutela legale per i professionisti sanitari che subiscono violenze.
Eliminare le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale, come la burocrazia e le liste d’attesa, è un passo fondamentale per ridurre il rischio di aggressioni.
La società e i problemi di salute mentale
Magi invita a considerare il contesto sociale attuale, in cui molte persone soffrono di gravi problemi di salute mentale senza ricevere il supporto adeguato. “Queste persone, in momenti di difficoltà, manifestano rabbia e spesso si scagliano contro il personale sanitario”, ha spiegato.
Secondo Magi, è indispensabile agire sulle cause profonde, evitando che i problemi del Servizio sanitario nazionale contribuiscano ad alimentare il disagio.
Soluzioni per un Servizio sanitario efficiente
Il presidente dell’Ordine evidenzia che affidarsi esclusivamente a sistemi tecnologici, come smartwatch per segnalare le aggressioni, non è sufficiente. Eliminare le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale è essenziale.
Servono interventi mirati:
- Ridurre la burocrazia.
- Garantire un sistema di comunicazione efficiente.
- Adeguare il numero di personale sanitario alle necessità dei cittadini.
Se non si agisce in questa direzione, il rischio di aggressioni continuerà a crescere, con gravi ripercussioni sulla sicurezza degli operatori e sulla qualità dei servizi.
Il futuro
Eliminare le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale non è solo una questione di efficienza, ma di sicurezza per tutti i professionisti sanitari. Intervenire ora è indispensabile per prevenire ulteriori episodi di violenza.