Firenze MetroCittà contro gli stereotipi di genere prende il via con la seconda edizione, grazie a un finanziamento regionale
Il progetto “METRO GEBU-DICU” è una delle iniziative più significative della Città Metropolitana di Firenze, con l’obiettivo di eliminare gli stereotipi di genere. Finanziato dalla Regione Toscana attraverso i fondi Fse+ 2021-2027, Firenze MetroCittà punta a realizzare un piano strategico di genere e a sviluppare linee guida per i bilanci di genere.

Il supporto delle istituzioni
L’importanza di Firenze MetroCittà contro gli stereotipi di genere è stata sottolineata durante la conferenza stampa presso Palazzo Medici Riccardi. L’assessora regionale Alessandra Nardini e la consigliera Michela Monaco hanno evidenziato il valore del progetto. Inoltre, la partecipazione dell’Università di Firenze, rappresentata dalla professoressa Maria Paola Monaco e dal professore Enrico Marone, garantisce un supporto accademico alla sua realizzazione.
Un investimento strategico
Grazie alla partecipazione al bando regionale, la Città Metropolitana ha ottenuto un finanziamento di oltre 1 milione di euro. Le prime azioni del progetto sono già state avviate, con l’obiettivo di analizzare i bilanci di genere esistenti e migliorarne l’impatto sulle politiche pubbliche.

Educazione e sensibilizzazione
Un altro punto centrale di Firenze MetroCittà contro gli stereotipi di genere è il coinvolgimento delle scuole. Il progetto prevede laboratori per bambini e incontri con studenti delle scuole superiori, coinvolgendo anche genitori e insegnanti. L’educazione rappresenta un elemento chiave per il cambiamento culturale e sociale.
Un impegno a lungo termine
La Regione Toscana ha aumentato i finanziamenti per queste iniziative, passando da 800mila euro nel 2022 a 5,7 milioni per il prossimo triennio. Il sostegno economico permette di dare continuità al progetto e di ampliare le azioni sul territorio, con un forte impegno nella promozione della parità di genere.

La collaborazione tra istituzioni
Il successo del progetto dipende dalla cooperazione tra Regione, Province, Comuni, scuole e associazioni. La sinergia tra le istituzioni è fondamentale per combattere le discriminazioni di genere e costruire una società più inclusiva e rispettosa delle differenze.