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LE IMPRESE FEMMINILI in crescita

In Italia l’importanza delle imprese femminili nell’economia è in crescita. Si attestano al 22% del totale delle aziende

Le imprese femminili in Italia continuano a crescere, ma le sfide rimangono. Sebbene ci siano segnali positivi, come la maggiore presenza femminile nel settore dei servizi, restano persistenti difficoltà strutturali che frenano il pieno sviluppo delle imprese femminili. Nonostante ciò, l’imprenditoria femminile sta contribuendo in modo significativo alla crescita economica, pur rimanendo un settore principalmente orientato verso realtà piccole.

 

 

Le caratteristiche demografiche delle imprenditrici italiane

Le donne che gestiscono imprese femminili hanno una media di età di 49 anni, leggermente inferiore rispetto agli uomini, che sono in media di 52 anni. Questo dato suggerisce una presenza crescente di giovani donne nel panorama imprenditoriale, con una percentuale superiore di laureate rispetto ai colleghi maschi. Sebbene le imprese femminili siano maggiormente orientate verso settori meno capital-intensivi, come i servizi, il loro contributo al sistema economico italiano è fondamentale.

La limitata dimensione delle imprese femminili

Una delle principali difficoltà per le imprese femminili riguarda la loro dimensione. Infatti, il 92,5% delle aziende guidate da donne ha meno di cinque dipendenti. La scarsità di risorse finanziarie, unitamente a difficoltà nell’accesso al credito, limita la crescita di queste imprese. Inoltre, il 97% delle imprese femminili fattura meno di un milione di euro, il che restringe la loro competitività sui mercati globali. Questa situazione evidenzia come la mancanza di politiche adeguate per sostenere l’imprenditoria femminile possa rallentare il loro sviluppo.

 

 

 

Le disparità territoriali e le difficoltà regionali

Le imprese femminili in crescita sono distribuite in modo disomogeneo sul territorio italiano. Le regioni come Lombardia, Campania e Lazio ospitano la maggior parte delle aziende femminili. Tuttavia, le aree del Centro-Sud, come il Molise e la Basilicata, vedono una maggiore incidenza percentuale di imprese femminili rispetto al totale delle imprese locali. Nonostante ciò, alcune regioni, come le Marche, hanno registrato un calo del 4,7% delle imprese femminili nell’ultimo anno. Questo trend negativo sottolinea la necessità di politiche regionali mirate per sostenere le imprese femminili e prevenire la chiusura di queste attività.

 

 

L’importanza di politiche a supporto dell’imprenditoria femminile

Le imprese femminili in Italia, pur rappresentando un settore fondamentale dell’economia, necessitano di politiche più inclusive e mirate. La rimozione degli ostacoli strutturali e l’incremento delle opportunità di finanziamento sono essenziali per la crescita del comparto. Secondo il Centro studi di Unimpresa, è fondamentale creare un ambiente imprenditoriale che valorizzi il contributo delle donne, favorendo così una parità di genere reale e tangibile nel mondo del lavoro.

 

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