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Comunicazione nell’era digitale

Il seminario FERPI a Fotografia Europea 2025 ha esplorato l’impatto sui giovani della comunicazione nell’era digitale

La Comunicazione nell’era digitale è stato il cuore del seminario organizzato da FERPI Emilia-Romagna nell’ambito di Fotografia Europea. Anche quest’anno, infatti, la Federazione delle Relazioni Pubbliche Italiana ha scelto di contribuire al confronto culturale, portando nei Chiostri di San Pietro un evento sold out, denso di spunti e riflessioni.

Il seminario ha affrontato il tema del rapporto tra giovani e informazione, tra parole e algoritmi, dimostrando come la comunicazione sia responsabile per le nuove generazioni e sia una sfida complessa, urgente e necessaria.

Una mattinata tra etica e linguaggio

Il panel mattutino ha visto alternarsi figure di spicco del giornalismo, dell’accademia e dell’impresa. Così, attraverso testimonianze diverse ma complementari, si è costruita una narrazione lucida sull’importanza della responsabilità comunicativa. Ogni relatore ha messo in luce come le nuove generazioni siano attente, critiche e reattive verso contenuti incoerenti o superficiali.

Dalle parole di Silvia Brena alla riflessione di Lisa Iotti sull’attenzione digitale, il concetto di comunicazione nell’era digitale ha assunto toni concreti, mostrando le implicazioni sociali e cognitive dell’attuale ecosistema mediatico.

 

 

Giovani, dati e trasformazione digitale

Nel secondo panel, si è entrati nel vivo dell’analisi dei dati. L’intervento di Vilma Scarpino ha mostrato quanto i giovani tra i 14 e i 34 anni siano consapevoli delle sfide legate a sostenibilità, intelligenza artificiale e credibilità dei messaggi. Le statistiche rivelano che la comunicazione responsabile nell’era digitale non sia un’espressione astratta, bensì un’esigenza sentita e richiesta.

Da Alessandro Marani a Nicola Giacché, è emersa una generazione che pretende autenticità, coerenza e trasparenza, rifiutando narrazioni manipolatorie o semplificate.

Comunicare è costruire futuro

Nel corso dell’evento è stato chiaro come la comunicazione non possa più limitarsi a trasmettere informazioni. Ogni parola, infatti, contribuisce a definire un clima culturale, a modellare relazioni e visioni. Comunicare significa anche riconoscere il valore del dialogo, della verità e dell’inclusione.

Concludendo, FERPI ha ribadito l’importanza di proseguire il dialogo con i giovani e promuovere una cultura etica della comunicazione. Un impegno che diventa oggi più urgente che mai.

 

 

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