Imprenditoria Studi e ricerche

Mercato costruzioni in assestamento

Il mercato delle costruzioni affronta una transizione. La sfida della bilateralità si fa  più centrale per garantire sicurezza e legalità

Il mercato delle costruzioni in assestamento sta attraversando un periodo di svolta, come confermano le previsioni formulate dagli analisti già nella seconda metà del 2024. Infatti, il rallentamento è stato determinato in buona parte dalla fine degli incentivi legati al superbonus edilizio, oltre che da un generale calo nella produzione dei comparti residenziali e non residenziali. Tuttavia, a soffrire maggiormente è stato il comparto industriale e manifatturiero, che ha segnato un declino iniziato già nel 2023 e ancora in corso.

I dati del 2024

Nonostante le difficoltà emerse negli ultimi mesi, il 2024 si è chiuso con numeri positivi. Secondo l’Osservatorio statistico della CNCE, sono state registrate 895 milioni di ore lavorate, con un incremento del 3,3% rispetto al 2023. In più, il valore complessivo della massa salari ha sfiorato i 10 miliardi e 431 milioni di euro, con una crescita del 5% su base annua. Comunque, a partire da novembre si è osservata un’inversione di tendenza, che ha preso corpo nel primo bimestre del 2025.

Primi segnali di contrazione

A gennaio 2025, la flessione delle ore lavorate ha toccato l’8,5%, con una riduzione della massa salari del 7,5%. Anche febbraio ha confermato il trend negativo con un -6%. Tuttavia, confrontando i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, si rileva una crescita congiunturale del 16,2%, segnale di una possibile stabilizzazione del mercato delle costruzioni in assestamento su livelli più contenuti ma costanti.

 

 

Impatto su imprese e occupazione

Il rallentamento del mercato ha inevitabilmente inciso anche sul fronte occupazionale. Se nel 2024 il numero degli operai attivi era in crescita, già a gennaio si è registrato un calo del 3%, confermato a febbraio. Parallelamente, il numero delle imprese attive ha cominciato a diminuire da ottobre 2024, passando da un -1,2% fino al -7% di gennaio 2025.

La sfida della bilateralità

“In un contesto incerto come quello attuale – afferma Francesco Sannino, vicepresidente della CNCE – diventa fondamentale rafforzare il sistema bilaterale delle costruzioni.” In effetti, l’obiettivo è quello di tutelare regolarità e sicurezza nei cantieri, evitando che la pressione competitiva tra imprese si traduca in peggioramento delle condizioni di lavoro. Pertanto, la sfida della bilateralità rappresenta oggi uno dei principali strumenti di tenuta del settore.

 

Potrebbe interessarti