Firmato l’accordo agenti commercio atteso da anni. Garantirà più tutele e regole chiare per circa 200mila lavoratori
Dopo anni di trattative, finalmente è stato raggiunto il nuovo accordo agenti commercio. L’intesa è stata siglata a Roma tra Fisascat Cisl, le altre federazioni sindacali di categoria e le associazioni imprenditoriali Confcommercio, Confcooperative e Confesercenti. Questo accordo riguarda circa 200mila agenti e rappresentanti di commercio che operano quotidianamente nel settore commerciale.
Durata e modifiche principali dell’accordo
Il nuovo accordo agenti commercio è entrato in vigore il 1° luglio 2025 e sarà valido fino al 30 giugno 2029. In primo luogo, il testo introduce importanti novità sulle variazioni di zona, allineandosi all’AEC del settore Industria. Di conseguenza, si rafforzano le tutele per gli agenti in caso di modifiche unilaterali imposte dalle aziende mandanti, soprattutto su provvigioni, prodotti e clientela.
Inoltre, è ora obbligatorio che l’azienda fornisca all’agente tutte le informazioni necessarie per l’esecuzione del mandato. Questo rappresenta un passo avanti fondamentale per garantire trasparenza e correttezza nelle relazioni lavorative.
Provvigioni, indennità e diritti ampliati
Un altro aspetto rilevante del nuovo accordo agenti commercio riguarda le disposizioni economiche. Infatti, il compenso per il patto di non concorrenza è stato definito come complementare alle indennità previste, evitando qualsiasi forma di assorbimento.
Inoltre, le provvigioni ora comprendono anche le vendite effettuate tramite e-commerce verso clienti privati. Questo cambiamento si adatta perfettamente all’evoluzione del mercato e tutela ulteriormente il lavoro degli agenti.
Maggiore sicurezza economica per il futuro
Il nuovo accordo agenti commercio ha previsto anche un importante aumento dei massimali per il calcolo del FIRR. A partire dal 1° gennaio 2026, i limiti provvigionali saliranno fino a 18mila euro per gli agenti senza esclusiva e fino a 36mila euro per quelli con esclusiva. Così, al termine del mandato, gli importi riconosciuti risulteranno sensibilmente più elevati.
Anche le indennità di fine rapporto saranno più tutelanti. In caso di scioglimento della società, pensionamento, invalidità o decesso, gli agenti continueranno a percepire quanto dovuto, persino se il contratto è stato stipulato con una società di persone.
Gestione delle controversie e nuove tutele sociali
Il nuovo accordo agenti commercio disciplina pure la risoluzione delle controversie, affidando alle commissioni sindacali il compito di mediare tra le parti. Per le indennità di fine rapporto, sarà possibile ricorrere esclusivamente alle associazioni firmatarie e alle Commissioni Paritetiche Territoriali.
Infine, il testo introduce significative novità in ambito sociale. Ad esempio, viene riconosciuta la possibilità per i padri agenti di commercio di astenersi dal lavoro per un massimo di 20 giorni entro cinque mesi dalla nascita o adozione del figlio, con sospensione del contratto senza possibilità di risoluzione da parte dell’azienda.
Un accordo fortemente voluto
Secondo Mirco Ceotto della Fisascat Cisl, il nuovo accordo agenti commercio rappresenta “un importante passo avanti per rafforzare la certezza del diritto”. Anche Davide Guarini ha espresso soddisfazione, definendolo “un risultato concreto frutto del vero ruolo del sindacato, ben distante dalla demagogia politica”.