Il Gruppo Hera presenta il nuovo protocollo appalti, un modello avanzato per la tutela del lavoro e la sicurezza nelle filiere
Hera con il nuovo protocollo appalti rappresenta un passo decisivo verso una gestione più etica, sicura e trasparente degli appalti. Dopo dieci anni dal primo accordo, il Gruppo Hera rinnova il suo impegno con un patto che interessa oltre 800 milioni di euro all’anno di servizi e lavori in ambito energia, ciclo idrico e servizi ambientali. Inoltre, l’accordo si estende su tutto il piano industriale 2025-2029, regolando un valore complessivo di oltre quattro miliardi di euro e coinvolgendo più di 1.800 imprese.
Il nuovo protocollo, firmato da Hera insieme alle rappresentanze sindacali e a nove sigle nazionali, rafforza il ruolo del dialogo con i lavoratori, dalla fase di informazione preventiva fino alle consultazioni post-aggiudicazione. Così, si promuove una cultura del lavoro basata su sicurezza, equità e continuità occupazionale.

Sicurezza, qualità e responsabilità sociale
Il contesto normativo mutato, con l’introduzione del nuovo Codice degli appalti e del decreto Infrastrutture, impone un aggiornamento delle regole. Pertanto, Hera e le organizzazioni sindacali pongono al centro la sicurezza sul lavoro, la qualità delle filiere e la responsabilità sociale. Nel protocollo, infatti, si vieta il ribasso sui costi di manodopera e sicurezza, mentre aumentano i controlli sul Durc e sulla formazione dei lavoratori prima dell’ingresso nei cantieri.
In aggiunta, il contratto Servizi ambientali viene esteso alle attività di selezione e recupero dei rifiuti urbani. Inoltre, si potenziano i seminari interni dedicati alla sicurezza, con oltre 220 fornitori e 400 lavoratori coinvolti nell’ultimo anno.

Controlli digitali e appalti sostenibili
I meccanismi di vigilanza partono meglio grazie al portale fornitori, che consente verifiche digitali e tracciabilità in tempo reale. Attraverso check list standardizzate, Hera punta ad aumentare del 10% all’anno i controlli, dopo aver già ridotto del 30% l’indice di infortuni nella filiera.
Il subappalto resta limitato al 10% e viene vietata la pratica a cascata. Inoltre, le gare continueranno a basarsi su criteri di qualità e sostenibilità, non solo sul prezzo.
Secondo il presidente esecutivo Cristian Fabbri, il nuovo protocollo è “l’applicazione concreta dei principi di dignità, sicurezza e responsabilità condivisa”. Anche la Regione Emilia-Romagna riconosce in questo accordo un modello da emulare per la qualità e la trasparenza del lavoro.