Salute e benessere Società

Ospedale dei casi difficili

Il Bambino Gesù celebra i suoi 40 anni come IRCCS confermando il ruolo di eccellenza dell’“Ospedale dei casi difficili”

Dal primo trapianto di cuore pediatrico alla terapia genica per i tumori solidi, il Bambino Gesù si conferma Ospedale dei casi difficili. Simbolo di innovazione scientifica resta un punto di riferimento. Durante l’evento “La Ricerca X la Cura”, istituzioni e autorità hanno celebrato un traguardo che unisce scienza e umanità. Il Presidente Tiziano Onesti ha ricordato come ogni scoperta nasca nei laboratori ma si concretizzi nei reparti, trasformandosi in speranza per le famiglie. Inoltre, la presentazione del nuovo Laboratorio di Terapia Genica, finanziato dal PNRR, segna un’evoluzione decisiva nella produzione di terapie personalizzate, capaci di ridurre tempi e costi.

Le istituzioni e il valore della ricerca

Nel corso della cerimonia, il Cardinale Pietro Parolin ha sottolineato che dietro ogni conquista ci sono persone, bambini e famiglie che ritrovano fiducia grazie alla ricerca. Parallelamente, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha evidenziato il contributo dell’Ospedale all’innovazione medica e alla qualità della vita dei pazienti. Inoltre, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha ribadito che il Bambino Gesù è un Ospedale dei casi difficili aperto al mondo, capace di accogliere piccoli pazienti provenienti da zone di guerra o territori fragili, offrendo loro cura e dignità.

 

 

Ricerca e futuro della medicina pediatrica

In quarant’anni di attività come IRCCS, il Bambino Gesù ha costruito un modello unico di integrazione tra ricerca e assistenza clinica. Infatti, con oltre 1.200 trapianti di organi solidi e 2.500 di midollo, l’Ospedale è oggi il primo IRCCS pediatrico per produzione scientifica e collaborazioni internazionali. La nuova generazione di laboratori, come quello dedicato alla terapia genica, permette di sviluppare cure sempre più personalizzate e accessibili, rendendo trattabili patologie un tempo considerate incurabili.

Il nuovo laboratorio di terapia genica

Infine, il nuovo laboratorio inaugurato nella sede di San Paolo rappresenta un passo avanti per la ricerca biomedica italiana. Grazie alle tecnologie di ultima generazione, l’Ospedale dei casi difficili potrà produrre internamente farmaci cellulari geneticamente modificati, aumentando la disponibilità delle cure e riducendo i costi. Come ha affermato il professor Franco Locatelli, si tratta di un investimento sul futuro della medicina pediatrica e sulla speranza di migliaia di famiglie.

 

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