Isa Maggi, la coordinatrice nazionale degli Stati Generale delle Donne, ci parla del suo impegno per la parità di genere e dei prossimi importanti appuntamenti
Donna in Affari intervista Isa Maggi, coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne, in questo mese di novembre che rappresenta un momento importante e iconico quando si parla del contrasto alla violenza di genere. Il 25 novembre, come è ormai noto, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
10 anni di impegno per i diritti delle donne
La grande forza delle donne parte soprattutto da loro stesse e si amplifica grazie all’impegno di realtà associative, spesso al femminile, che combattono per i diritti e per il rispetto della donna. È il caso degli Stati Generali delle Donne, che quest’anno compie 10 anni di attività, e di colei che indubbiamente ne è anima e motore: Isa Maggi. Dal 1985 è Commercialista e Revisore dei Conti, specializzata nell’accompagnamento alla creazione di imprese giovanili e femminili. È Coordinatrice Nazionale degli Stati Generali delle Donne e una combattente senza esclusione di colpi.
Isa Maggi, quando e come inizia il suo percorso? Come è diventata la Isa Maggi che oggi conosciamo?
“Parto da Pavia. Al secondo anno di università ho conosciuto una donna fantastica, Luisa Rosti, che è stata una delle promotrici della Gender Economics. Si occupava delle tematiche di genere in maniera molto marginale, all’interno di un corso di economia del lavoro. Abbiamo iniziato a lavorare insieme, abbiamo fatto le prime ricerche sulla provincia e vari convegni. Tanti anni fa.
Quell’incontro è stato per me un’illuminazione. Da lì siamo partite a ragionare sul discorso del ruolo delle donne nell’economia, sui territori, lo sviluppo. Il mio percorso personale ha inciso sulle scelte di vita. Dopo il tumore che nel 1994 ha colpito mia figlia Gaia, poi guarita, ho ridimensionato molto il mio lavoro e ho dato priorità alle cose importanti. Nel 1997 a Pavia ho aperto lo sportello donna e ho iniziato ad avere attenzione, cura, accoglienza verso le donne, soprattutto verso quelle che sono senza lavoro, quindi creando altre imprese. Ho ricoperto l’incarico di Presidente della Rete nazionale degli Incubatori italiani, a Bruxelles, e sono stata per due mandati la referente in Italia”.
Isa Maggi e il sostegno alle donne
Nel 2014 a Roma nascono Gli Stati Generali delle Donne, col patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, subito diffusi in tutte le regioni. Di grande impatto l’organizzazione della Conferenza Mondiale delle Donne a 20 anni da Pechino, nell’Expo di Milano, che ha poi portato ad altri appuntamenti come quello a Matera2019, dove è nato il progetto della Rete della Città delle Donne. “Una delle cose più belle che abbiamo fatto” – afferma orgogliosa Isa Maggi. “Una traduzione concreta dei nostri ideali: lavorare con le amministrazioni affinché costruiscano dei perimetri di azione, il tutto ottenuto con una Delibera ufficiale, quindi un passaggio istituzionale fondamentale. Grazie a diversi patrocini tra cui ANCI, con la Rete della Città delle Donne stiamo andando avanti ovunque”.
Isa Maggi, gli appuntamenti degli Stati Generali delle Donne per il 25 novembre
L’impegno costante e concreto degli Stati Generali delle Donne e di Isa Maggi è anche piuttosto incisivo nei territori, interagendo anche con altre realtà associative e lavorando in particolare con le istituzioni nelle attività di sensibilizzazione e informazione in merito al 25 novembre. Come nel caso della proposta avanzata al Ministro Nordio di realizzare un Testo Unico sulla violenza. Secondo Isa Maggi, “un giudice di Roma decide diversamente dal giudice di Senago su che cosa sia crudeltà o su che cosa sia premeditazione. Invece, secondo noi, devono avere delle uniformità dal punto di vista dei fondamenti, pur nella discrezionalità che i giudici devono mantenere.
Quest’anno per il 25 novembre abbiamo deciso di stare al fianco delle imprese, dei negozi, delle attività economiche, delle attività professionali, dai fruttivendoli, alle parrucchiere, estetiste, farmacie, scuole, asili, università, uffici pubblici, promuovendo il Manifesto 2024 che possono personalizzare per diventare sentinelle sui territori attraverso l’accoglienza e l’ascolto”. Uno strumento comunicativo che secondo la Coordinatrice Nazionale degli Stati Generali delle Donne “invita a riflettere sul fatto che ciascuno di noi può essere un pezzettino che si assume la responsabilità, si invita all’ascolto che è fondamentale come lo è l’accoglienza. Alcune violenze non sono neanche riconosciute, le donne non sanno di viverle, soprattutto quelle economiche e psicologiche”.
Sono previsti anche incontri di formazione su piattaforma zoom a partire dalla Biblioteca di genere presso la Fondazione Gaia, in Oltrepò Pavese.
Isa Maggi e Villa Gaia, una casa delle donne dove si respira cultura
“I lavori a Villa Gaia sono a buon punto” – ci aggiorna Isa Maggi. Villa Gaia dal 2009 si occupa di accogliere donne con difficoltà economiche e sociali, donne vittime di violenza con bambini e bambine per riprogettare insieme la loro vita personale e professionale, una volta uscite dall’emergenza. Da due anni a Villa Gaia si respira sempre più cultura grazie alla Biblioteca di Genere voluta da Stati Generali e Fondazione Gaia. Un luogo necessario in cui far emergere donne invisibili anche attraverso la letteratura e la lettura di libri. “C’è tutto il mondo della narrativa, della filosofia, della scienza precluso da secoli alle donne. Organizziamo attività culturali perché, se crediamo che sia necessaria un’elaborazione culturale, la cultura e quindi la lettura insieme allo studio sono fondamentali. Abbiamo appena ricevuto 4.300 libri dal Ministero della Cultura, diffondiamo e regaliamo libri anche ai Comuni affinché possano poi aprire le loro piccole biblioteche di genere dedicate al mondo femminile”.
Isa Maggi, 10 anni degli Stati Generali delle Donne e il Premio Donne che l’hanno fatta
Il 2024 è l’anno del decennale del Coordinamento Nazionale degli Stati Generali delle Donne e per questa ricorrenza sono in programma due giornate di festeggiamenti a Chioggia, Città delle Donne, con la Plenaria del 29 e 30 novembre. In quell’occasione, verranno consegnati i premi “Donne che ce l’hanno fatta” e “Gli Uomini Illuminati” con la Premiazione di Imprese femminili, alla presenza di autorità nazionali. Il 10 dicembre a Pavia è prevista un’altra data del Premio come da tradizione. “Per noi è sempre una grande festa perché queste donne che hanno raggiunto traguardi importanti nei loro settori, portano un valore aggiunto e mandano un messaggio positivo di come certe barriere si possono abbattere soprattutto unendo le forze anche tra donne”.
Isa Maggi, in questi dieci anni di lavoro capillare a sostegno delle donne in ogni ambito della vita sociale, economica e politica, con un forte impegno nel contrastare la violenza di genere, che cosa è cambiato?
“Innanzitutto, è cresciuta l’attenzione verso alcune dinamiche da parte delle istituzioni e associazioni, grazie anche all’Alleanza delle Donne da noi creata. È chiaro il messaggio che lavorando insieme le azioni siano più vicine alla cittadinanza e rispondano meglio alle diverse esigenze. Per noi questa è la via, siamo consapevoli che si tratta di una via faticosissima perché è un lavoro volontario ed è quotidiano, richiede una forte determinazione. Ma ci crediamo molto. Ci vorrà del tempo ma stiamo vedendo che le cose stanno cambiando”.