Diffusi i dati di Trend Marche 2024, l’osservatorio sulle imprese artigiane in attività nel 2023 realizzato da CNA e Confartigianato Marche
Secondo i dati dell’Osservatorio Trend Marche 2024 il numero delle imprese è calato da fine 2022 a fine 2023 da 140.066 a 135.205, con la perdita di 4.861 aziende. In calo anche le imprese artigiane, passate da 40.657 a 39.543 con la scomparsa di 1.114 aziende attive. Ma nelle imprese che resistono aumentano i ricavi e gli investimenti.
Trend Marche 2024
Trend Marche, il rapporto semestrale sull’artigianato e sulla micro e piccola impresa, è realizzato da Cna e Confartigianato Marche in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con le università Politecnica delle Marche e Urbino Carlo Bo. Rappresenta una fotografia puntuale dell’andamento di produzione, fatturato e investimenti delle aziende. In questa edizione è stato anche presentato, ad Ancona, un focus sulla competitività del sistema produttivo marchigiano di fronte ai nuovi scenari del mercato globale.
Le imprese e le nuove sfide in atto
Il Covid, i conflitti in atto, l’inflazione, i cambiamenti climatici, l’evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale. Negli ultimi anni per gli artigiani e le piccole imprese marchigiane è cambiato tutto a grande velocità. Improvvisamente si sono trovati ad affrontare problemi prima sconosciuti. “Le nostre imprese” hanno affermato il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il vicepresidente regionale Confartigianato Paolo Longhi “hanno avuto difficoltà a trovare materie prime e lavorati, hanno subito un forte incremento del costo delle risorse energetiche e dei costi logistici, l’aumento del costo del denaro. Hanno dovuto far fronte allo sviluppo del digitale e dello smart working, al crescere dell’economia green, alla mancanza di figure professionali adeguate alle loro esigenze, ad una continua insicurezza normativa”.
Tra abbandono e resilienza
Imprese in calo, come abbiamo scritto, ma chi ha resistito si è rafforzato sul mercato. I ricavi delle 3.500 imprese artigiane e micro e piccole imprese del campione analizzato dall’Osservatorio congiunturale di TrendMarche, sono aumentati del 27,6%. I ricavi nel settore dei servizi sono cresciuti del 33,5%; nella manifattura del 29,9%; nelle costruzioni del 16,3%. Anche gli investimenti sono aumentati: del 9,9%.
Previste nuove assunzioni di personale
Negli ultimi due anni, malgrado un quadro economico in continuo cambiamento, il tasso di occupazione nelle Marche è aumentato del 3,2% e tra maggio e fine luglio sono previste 44.490 nuove assunzioni, anche se – come denunciamo da tempo per tutte le regioni italiane – il 51,5% è considerato di difficile reperimento. Al momento quasi due imprese su tre (63,1%), secondo il focus di Trend Marche 2024 non ha in organico figure professionali competenti per la transizione energetica e digitale, eppure solo il 6,2% intende assumere lavoratori specializzati in questi campi. Il 56,9% intende avvalersi di collaborazioni e consulenze esterne mentre il 35,4% non si doterà di figure professionali in questi campi.
La transizione energetica
Risparmio energetico e innovazione tecnologica sono infatti le strade tracciate per la crescita delle imprese marchigiane. Il 41,8% delle assunzioni nel 2023 ha riguardato competenze green e il 17,8% competenze digitali. Anche gli investimenti green sono aumentati del 2,2% arrivando al 23,9%. Invece gli investimenti nel digitale, pur coprendo una quota del 61,2%, sono diminuiti del 5,8%.
Transizione ecologica e digitale
Secondo Trend Marche 2024 per sostenere i processi di transizione ecologica e digitale le micro e piccole imprese marchigiane chiedono più incentivi pubblici (72,3%), meno burocrazia (43,1%) e percorsi formativi specifici (15%). Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, il 38,5% degli artigiani e piccoli imprenditori marchigiani, ammette di averne una conoscenza nulla o limitata e il 52,3 % non è in grado di prevederne l’impatto sulla sua attività.
“I prossimi anni” hanno concluso Silenzi e Longhi “saranno decisivi ma se il sistema produttivo marchigiano delle micro e piccole imprese vuol tornare a correre nel nuovo contesto competitivo non ci sono alternative alla transizione green ed a quella digitale. Compito delle istituzioni pubbliche, delle università e della formazione regionale, degli istituti di credito e delle associazioni di categoria è quello di accompagnarle e guidarle in questo processo, aiutandole a trovare competenze e risorse adeguate alla sfida epocale che si trovano di fronte.”
La presentazione dell’Osservatorio Trend Marche 2024
Durante la presentazione di Trend Marche 2024 sono intervenuti diversi esponenti del mondo imprenditoriale ed istituzionale. Alla diffusione dei dati che vedono aumentati del 27,6% i ricavi e del 9,9% gli investimenti delle 3.500 imprese artigiane e micro e piccole imprese del campione analizzato dall’Osservatorio congiunturale di Trend Marche 2024, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha detto: “Dobbiamo ringraziare le piccole e medie imprese delle Marche che hanno dimostrato grande capacità di resistenza, di fronte a enormi difficoltà come l’impennata del costo dell’energia, che è aumentato di 8/10 volte, incidendo sulla liquidità e sugli investimenti aziendali. La Regione è stata al loro fianco con una progettazione forte per quanto riguarda le infrastrutture, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la ricerca e sviluppo”.
I finanziamenti e i contributi pubblici
Andrea Maria Antonini, assessore regionale all’Industria e Artigianato, ha specificato quali siano stati gli aiuti erogati alle imprese: “La Regione in questi anni difficili, dal Covid in poi, è stata al fianco delle imprese, affiancandole nei processi di innovazione, internazionalizzazione, accesso al credito. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro per il credito a 12 mila micro e piccole imprese, 26 milioni per l’innovazione, 7 milioni per investire sulle competenze, 9,7 milioni per il bando artigianato con 700 domande e 55 milioni per la ricerca e sviluppo”.
Finanziamenti e contributi dal settore privato
Vincenzo De Marino, direttore commerciale Retail Emilia Romagna e Marche Intesa Sanpaolo, ha invece fatto il punto su quanto riguarda la propria banca rispetto ai finanziamenti alle imprese: “La diversificazione produttiva e la massiccia presenza di piccole e medie imprese, distretti e filiere di prossimità debbono continuare a rappresentare un punto di forza per la competitività marchigiana su scala globale. Per questo sarà importante il nuovo programma ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ con cui mettiamo a disposizione 5 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni delle Marche su ambiti prioritari come Transizione 5.0, energia, sviluppo all’estero e progresso digitale, oltre ad integrare soluzioni di finanziamento a consulenza e formazione, quest’ultima sempre più strategica in una prospettiva di medio-lungo termine”.
Rilanciare l’economia marchigiana
L’economista del Research department Intesa Sanpaolo Giovanni Foresti ha aggiunto che il rilancio dell’economia marchigiana “passa necessariamente attraverso gli investimenti e la valorizzazione del capitale umano. L’ormai prossima approvazione dei decreti attuativi a Transizione 5.0 dovrebbe sbloccare le decisioni di investimento nell’ultima parte dell’anno. Le imprese marchigiane hanno le risorse per cogliere queste opportunità, grazie anche a una struttura patrimoniale che nel tempo si è molto rafforzata e a un’ampia disponibilità di liquidità che può essere utilizzata in parte per autofinanziare gli investimenti”.