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Imprese: bilancio stabile trimestrale

Le imprese italiane tra gennaio e marzo mostrano una tenuta complessiva. Il bilancio stabile tra gennaio e marzo è segnale positivo

Nel primo trimestre del 2025, il sistema imprenditoriale italiano ha mostrato una buona tenuta. Il bilancio stabile tra gennaio e marzo (-0,05%) rappresenta un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2024. Difatti, il saldo complessivo tra iscrizioni e cessazioni si è attestato a -3.061 unità, con una variazione dello stock pari a -0,05%. Questo dato, pur negativo, è il terzo meno critico degli ultimi dieci anni.

Sebbene il primo trimestre sia storicamente influenzato da una forte stagionalità, il ridotto numero di chiusure indica una maggiore resilienza. Rispetto al 2024, che aveva registrato un saldo negativo di -10.951 imprese, l’attuale flessione appare decisamente più contenuta.

 

 

Dinamiche differenziate per forma giuridica

Anche se il quadro generale appare stabile, il dettaglio per tipologia d’impresa rivela forti differenze. Le società di capitali, ad esempio, registrano un’espansione marcata, con un incremento di 13.358 unità (+0,7%). Questo le rende l’unica forma giuridica in crescita nel trimestre.

Nel frattempo, le imprese individuali continuano a diminuire, con un saldo negativo di -11.597 unità. Inoltre, le società di persone (-4.316) e le cooperative (-506) mostrano una contrazione costante. Pertanto, la tendenza indica una progressiva preferenza per le strutture societarie più complesse e resistenti.

 

 

Il Centro si distingue

Osservando il territorio nazionale, solo il Centro Italia ha chiuso il trimestre con un saldo positivo. Più precisamente, il Lazio ha trainato l’intera area registrando un incremento di 1.657 imprese. Questo risultato ha permesso al Centro di chiudere con un saldo attivo di +422 unità.

Al contrario, le altre macro-aree restano in campo negativo, pur con contrazioni inferiori a quelle dello scorso anno. Di conseguenza, si evidenzia un miglioramento generale nel ritmo di decrescita.

 

 

Servizi in crescita, tradizione in calo

Dal punto di vista settoriale, i servizi professionali, scientifici e tecnici confermano il trend positivo. Con un saldo di +2.795 imprese (+1,10%), rappresentano il comparto più dinamico. Questo dimostra come il mercato premi le attività ad alto contenuto intellettuale.

Contemporaneamente, settori tradizionali come commercio (-7.627), agricoltura (-5.809) e manifattura (-2.747) evidenziano un arretramento. Tuttavia, questi dati risultano meno gravi rispetto al passato, alimentando speranze per una futura stabilizzazione.

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