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Lavoro: Brescia gli dedica un intero festival

Festival del Lavoro

Lavoro: Brescia gli dedica un intero festival

La città si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto per discutere di occupazione, conciliazione con i tempi di vita, imprenditoria

Dai problemi relativi alla precarietà al bisogno di flessibilità, dalle morti bianche sul lavoro alle opportunità offerte dall’apprendistato per gettare luce sulla nuova normativa attualmente in discussione. Con l’indispensabile focus sul lavoro femminile. Di tutto questo si è discusso a Brescia con relatori d’eccezione.

In base al Rapporto sul mondo del lavoro 2012 dell’International Institute for Labour Studies, nel 4° trimestre del 2011, in Italia, il tasso di occupazione si è attestato al 56,9%, sempre sotto i livelli pre-crisi, mentre il  tasso di disoccupazione è passato al 9,7%, segnando un aumento dell’1,9% in confronto al 2010. È per analizzare questi ed altri dati, anche alla luce della riforma del mercato del lavoro del Governo Monti in via di definizione, che la città di Brescia ha ospitato la terza edizione del “Festival del Lavoro”.

Dal 21 al 23 giugno, tantissimi relatori nelle più diverse location della città impegnati in un fitto calendario di incontri, seminari e presentazioni. L’evento è stato  organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi, con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Brescia.

Tema dell’edizione 2012: “un nuovo lavoro per un nuovo Paese”, articolato in molti argomenti: dalle criticità della nuova riforma del mercato del lavoro, ai problemi dei lavoratori, dall’etica nel lavoro all’occupazione femminile. Un programma che ha portato a Brescia 140 relatori esperti, tra i quali quattro ex Ministri del Lavoro, rappresentanti sindacali, docenti universitari e politici.

Festival del Lavoro

L’apertura, giovedì 21, ha cercato di fare il punto sulle tragiche vicende legate alle morti bianche con l’incontro “Di lavoro si vive, non si muore: i casi Eternit e Thyssen Krupp”. Un tema al quale ci stiamo purtroppo abituando a parlare in termini di inevitabilità e per il quale non si deve mai smettere di fare educazione e prevenzione se, come ha recentemente reso noto l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering di Venezia, dal 1° gennaio a metà giugno i decessi sul lavoro sono stati ben 245.

Alessandra Servidori consigliera nazionale di ParitàTra gli incontri di punta, quello di venerdì 22 giugno su “Flessibilità e precarietà” nel quale si sono intervallati quattro ministri del Lavoro: Tiziano Treu, Ministro dal 94 al 98, Roberto Maroni, dal 2001 al 2006, Cesare Damiano, dal 2006 al 2008 e Maurizio Sacconi, dal 2008 al 2011. Un tema caldo sembra essere quello dell’apprendistato, toccato dall’ex Ministro Treu, che ha affermando che “la forma principale di accesso al lavoro è l’apprendistato: guardiamo alla Germania che è riuscita ad utilizzarlo al meglio”. Gli ha fatto eco l’ex Ministro Sacconi, che sostiene che “molti mestieri sono scomparsi per carenza del nostro sistema di formazione: dobbiamo perciò recuperare i giovani puntando sull’apprendistato, anche riparlando di lavoro manuale”.

Evento al centro del primo giorno di festival, anche il focus sul mondo lavorativo femminile con l’incontro “Il lavoro nobilita l’uomo… e la donna. L’economia delle donne oltre la crisi: o i figli o il lavoro?”. Un interrogativo al quale tuttora molte donne devono dare una risposta senza poter contare su efficaci misure di welfare. A intervenire sulle misure di conciliazione tra lavoro e vita familiare un parterre tutto al femminile: tra i protagonisti, la Consigliera Nazionale di Parità Alessandra Servidori, la presidente dell’azienda di software Inaz Linda Gilli, l’Ad di Il Sole 24Ore Donatella Treu e il Direttore Generale del Ministero del Lavoro, Concetta Ferrari. Tra i temi del dibattito, i piani di riforma che mirano ad agevolare l’inserimento e il mantenimento delle donne al lavoro, la necessità di lavorare sull’orientamento e sulla flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro. Misure che andrebbero a semplificare non soltanto le donne.

 

Inevitabile il continuo riferimento alla proposta di riforma del mercato del lavoro, sulla quale la Camera voterà la fiducia al Governo a partire dal 26 giugno. Il voto finale dovrebbe arrivare il 27, prima dunque del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, come auspicato dal Presidente del Consiglio Mario Monti.

Marina Calderone pres consulenti del lavoroDura, in merito, la Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro 
Marina Calderone che ha affermato che “la soluzione alla polemica sulla riforma del lavoro è semplicemente non chiamarla più così, perché non ne ha le caratteristiche, né tecniche, né di sostanza. Sembra scritta da un ispettore del lavoro orfano delle sanzioni sul libro matricola”. Il segretario del Pdl Angelino Alfano ha detto che “di fronte ad una richiesta precisa del Presidente Monti di andare al vertice europeo del 28 giugno con una riforma approvata, abbiamo deciso di sostenerla, con la promessa di cambiarla prima dell’estate. La riforma del lavoro verrà modificata con emendamenti che saranno contenuti nel decreto sviluppo, nei prossimi sessanta giorni”.

Festival del Lavoro - Bonanni

 

Forte anche l’intervento di Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl: “prima si chiude questa vicenda e meglio è, perché c’è la possibilità di fare ulteriori danni”.
Immediata la risposta del Viceministro al lavoro Michel Martone, presente al festival di Brescia: “Non è questo il momento di fare polemiche, abbiamo un appuntamento importante il prossimo 28 e 29 di giugno e tutti insieme, così come ai campionati europei di calcio, dobbiamo tifare Italia”.

Agnese Fedeli

 

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