Sulle Vie della parità: un concorso per scuole e atenei
Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, nonché agli atenei e agli enti di formazione, il concorso indetto dalla FNISM (Federazione nazionale insegnanti) e da Toponomastica Femminile nasce per valorizzare il contributo delle donne alla costruzione della società
Gli studenti partecipanti devono avviare una ricerca e presentare un personaggio femminile che abbia avuto un ruolo nella storia e nella cultura del nostro Paese cui intestare una strada pubblica.
La proposta del nome arriva dunque dopo un percorso di ricerca che i gruppi concorrenti devono condurre in una delle seguenti modalità:
- attraverso la ricerca storica
individuando donne che si siano distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale, comprese quelle donne che nell’ambito di una comunità abbiano consentito la nascita di una diversa e migliore qualità della vita (benefattrici, fondatrici di asili, scuole od ospizi, ostetriche, prime laureate, ecc.) o per altri meriti che gli/le studenti riterranno significativi nel territorio di riferimento;
- a livello geografico e urbanistico
a partire dall’osservazione della regione, della città, del quartiere e delle sue strade, dalla ricostruzione e dallo studio delle dinamiche del loro sviluppo;
- riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.
La data di scadenza del concorso è significativa, poiché è l’8 marzo, Giornata internazionale della donna. Esso si articola in quattro sezioni:
- Sezione letteraria
- Sezione digitale
- Sezione artistica
- Comunicazione e Design
Il lavoro dovrà essere sviluppato in modo autonomo e responsabile, nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Le attività di gruppo saranno alternate a quelle individuali.
I partecipanti avranno modo di sentirsi cittadini attivi, poiché parteciperanno alle scelte degli amministratori delle città. Inoltre, la vita e le scelte delle donne di rilievo studiate dai giovani partecipanti, potranno divenire modelli di valore cui ispirarsi nel periodo della costruzione della propria identità.
Tramite questo concorso si attiverà un incontro/confronto tra generazioni che consentirà anche di riflettere sul valore delle conquiste fatte dalle donne delle precedenti generazioni e consentiranno anche ai nostri giovani di riflettere sul fatto che la cittadinanza femminile è una conquista recente (solo nel 1946, ad esempio, le donne hanno ottenuto il diritto di voto e hanno potuto accedere a molti ruoli della Pubblica Amministrazione); ma di fatto la disparità tra uomo e donna non è ancora stata colmata. I nomi delle Vie e delle Piazze sono forse un esempio di tale mancanza ed è per questo che il concorso offre uno spunto di studio interdisciplinare importante. I promotori del concorso si attendono una risposta concreta da parte di docenti di Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Arte, Lingue straniere, Comunicazione, che vengono invitati a “guidare le classi nella ricerca di storie e nomi femminili che si sono distinti nel campo della cultura, dell’impegno sociale e del lavoro, degli studi scientifici e matematici, dell’impresa e della politica”.
Il bando del concorso, in allegato all’articolo, è stato recepito dalle Commissioni per le Pari Opportunità di diverse Regioni italiane. Nel Friuli Venezia Giulia, la Presidente della Commissione regionale, Donata Cantone, lo ha rilanciato sottolineando “l’importanza dello studio e della valorizzazione di figure femminili locali che possano essere ricordate anche nell’intestazione delle vie delle città della nostra regione ancora carenti di nomi di donne” ed ha sollecitato in particolare le studentesse e le loro insegnanti a partecipare in quanto il concorso rappresenta “una importante azione positiva di carattere culturale e di pari opportunità”.