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730 precompilato: una vera rivoluzione copernicana?

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Con l’adozione della dichiarazione precompilata viene operata una “rivoluzione copernicana nella gestione del rapporto tra Amministrazione Finanziaria e cittadino- contribuente” secondo quanto asserito da Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate

di Sabrina Fattori, Commercialista Studio Fattori

Dal 15 aprile 2015, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730 precompilato. Modello che può essere accettato o modificato.

Chi lo presenta?
Il modello 730/2015 precompilato interesserà i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno presentato il modello 730/2014 per i redditi dell’anno 2013 e, inoltre, hanno ricevuto dal sostituto d’imposta la Certificazione Unica 2015 (che da quest’anno sostituisce il CUD) con le informazioni relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e/o ai redditi di pensione percepiti nell’anno 2014. La dichiarazione precompilata coinvolgerà anche quei contribuenti che lo scorso anno hanno presentato il modello Unico per la dichiarazione di redditi a tassazione separata e imposta sostitutiva, plusvalenze di natura finanziaria e investimenti all’estero e/o attività estere di natura finanziaria.

Quali sono i dati inseriti?
Il 730 precompilato, oltre ai redditi comunicati dai sostituti d’imposta (reddito di lavoro dipendente e assimilato) ai bonus già trasmessi, alle spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, contiene i dati relativi ai versamenti effettuati con il modello F24, alle compravendite immobiliari, ai contratti di locazione registrati e alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi, i contributi versati a favore delle colf, mentre non sono incluse le spese sanitarie che saranno presenti soltanto dal prossimo anno, e inviate direttamente all’Agenzia delle Entrate grazie alla trasmissione telematica dei dati raccolti direttamente dalle farmacie, dai medici e dalle Asl con le tessere sanitarie elettroniche.
L’assenza delle spese mediche costringerà la maggior parte dei contribuenti a integrare il 730 precompilato ricevuto, perdendo in tal modo anche i vantaggi della esclusione dei controlli.
Come si presenta il nuovo 730 precompilato?
Il 730 precompilato deve essere presentato entro il 7 luglio, sia nel caso di presentazione diretta all’Agenzia delle Entrate, sia nel caso di presentazione al sostituto d’imposta oppure al Caf o al professionista.
1. Presentazione Diretta
Il contribuente potrà inviare autonomamente per via telematica il 730 precompilato (accettato o modificato o integrato) direttamente a partire dal 1° maggio, accedendo alla propria area riservata mediante l’inserimento delle credenziali di accesso (Pin). Il contribuente può richiedere il PIN attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure telefonicamente al numero 848.800.444, o ancora presso gli uffici territoriali dell’Agenzia. Nell’area riservata il contribuente dovrà indicare i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio e compilare la scheda per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef. A questo punto, se non c’è bisogno di alcuna correzione o integrazione, il contribuente può accettare il 730 senza modifiche. Dopo la presentazione, nella stessa sezione del sito internet, viene messa a disposizione del contribuente la ricevuta di avvenuta presentazione.
2. Presentazione tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato
Il contribuente se decide di non operare in autonomia può richiedere che la presentazione del 730 precompilato avvenga tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Il vantaggio fondamentale per il contribuente (oltre a quello relativo all’ulteriore semplificazione nella compilazione del modello) è legato ai controlli. Infatti, se il 730 precompilato viene presentato direttamente dal contribuente, senza effettuare modifiche, all’Agenzia dell’Entrate oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sulle spese comunicate all’Agenzia dai soggetti che erogano mutui fondiari e agrari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali).
Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti di questi ultimi ciò costituisce un grosso svantaggio per i professionisti su cui ricade tutto il peso dell’innovazione che l’Agenzia delle Entrate voleva porre in atto. Ciò in quanto il professionista rimane obbligato e oberato da una serie di adempimenti quali quelli della ricezione di specifica delega da parte del contribuente, del rispetto della privacy, ecc., che rendono più oneroso l’espletamento della pratica che dovrà conseguentemente essere remunerata in misura maggiore rispetto al passato.
Resta ferma la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi autonomamente compilata con le modalità ordinarie (730 ordinario o modello Unico PF).

Chi ne fa le spese?
In ogni caso i rischi professionali e i costi assicurativi sono a carico, ancora una volta, degli intermediari. Su questo punto la norma è chiara: la dichiarazione (accettata o modificata) trasmessa dal CAF/intermediario deve essere provvista di visto di conformità. Però, il CAF/intermediario risponde a titolo di responsabilità per l’errato controllo dei dati documentali ed è tenuto nei confronti dell’Erario al pagamento di un importo corrispondente al pagamento dell’imposta, degli interessi e della sanzione .

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