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Conclusa la sfida per Villa Farnesina. E il ponte tra giovani e cultura si tinge di rosa

Il momento in cui un progetto diventa realtà è arrivato per Love Italy. Il primo concorso di idee per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano, lanciato dalla sua divisione giovane, Love Italy Young, si è concluso e il 12 Dicembre 2016, nella sede dell’Accademia dei Lincei che ha sostenuto i progetti partecipanti, è stato decretato il vincitore.

Love Italy Challenge, così è stato battezzato il contest, si è aperto a Ottobre 2016 e ha visto 20 team di studenti delle Università di Roma e Lazio al lavoro per due mesi in collaborazione con tutor esperti, per realizzare la loro visione sinergica e multidisciplinare del percorso museale per tre stanze di Villa Farnesina, la Saletta Pompeiana e le due attigue, con lo scopo di riportare la Villa al centro dell’interesse del pubblico, risvegliando il piacere della cultura e l’attenzione per un bene che è patrimonio dell’umanità. Il contest è stato soprattutto un’opportunità per i giovani verso i giovani; infatti i progetti realizzati da ragazzi tra i 19 e i 30 anni, dovevano tenere conto che la fetta di popolazione da interessare maggiormente fosse quella dei coetanei.

Come ha sottolineato Alan Favuzzi, Presidente di Love Italy Young e promotore di Love Italy Challenge con un team di giovanissimi colleghi, il contest doveva essere un ponte tra giovani e cultura, concetto confermato dal Prof. Richard Hodges, Presidente di Love Italy, il quale ha salutato la finale del concorso con l’esclamazione: “la cultura è dei giovani, finalmente!”, intendendo la strada ormai aperta a nuove generazioni di promotori e spettatori che si stanno riappropriando di un settore troppo spesso lontano dalla partecipazione giovanile.

Tra i progetti nati dalle menti di oltre 100 studenti sono stati scelti, da una Giuria d’eccellenza composta da professionisti di fama in materie tecnico artistiche, 4 finalisti: “Somnium”, “Una Rosa per Galatea”, “Una Sfida d’Amore per Villa Farnesina” e “Fabulous Garden”, presentati dai rispettivi gruppi di lavoro nella serata del 12 Dicembre.

Il percorso museale su cui dovevano lavorare i ragazzi si snoda dalla Saletta Pompeiana – da valorizzare per gli aspetti artistici – al locale da allestire a caffetteria in cui intrattenere il visitatore intrecciando il relax agli aspetti culturali della Villa, per terminare nella stanza da riservare al bookshop, dove leggere e acquistare libri sempre immersi nel tema della Villa. Nuove tecnologie, design innovativo e materiali ecosostenibili dovevano essere presi in considerazione con le peculiarità della struttura, modernizzandola senza snaturarla.

I progetti vincitori

I 4 progetti sono riusciti ad abbinare storia e intrattenimento, legandosi perfettamente allo spirito di Villa Farnesina, quella fusione tra natura, scienza e cultura che mette in contatto passato e presente.

“Somnium” ha puntato su un gioco di luci a led per evidenziare particolari, sulla tecnica olografica e sulla trasparenza del plexiglass, conferendo agli ambienti un senso di spazio, libertà di movimento e flessibilità dei contenuti.

“Una Rosa per Galatea” ha messo in risalto gli aspetti di compenetrazione tra natura e struttura architettonica e di rispetto del valore storico artistico delle sale attraverso scelte coerenti con gli ambienti. Luci al led, suoni diffusi, arredi dalle linee curve, supporti mobili e schermi interattivi per creare atmosfere e continuità tra le sale, mettere in risalto contenuti e coinvolgere il visitatore.

“Una Sfida d’Amore per Villa Farnesina” si è distinta per il richiamo architettonico alla Villa nella concezione di ogni stanza, aumentando il comfort del visitatore con sistemi sostenibili e coerenti con gli ambienti. Nella Saletta Pompeiana nessun effetto speciale, solo illuminazione artificiale strategica, invisibile perche posizionata in intercapedini e sotto una pedana rialzata, per migliorare l’apprezzabilità degli affreschi. Gli arredi in legno, realizzati con un’alternanza tra vuoti e pieni per ingrandire gli spazi e renderli vivibili, tavolini e sedie posizionati vicino alle finestre per richiamare la modalità di lettura rinascimentale, rendono la caffetteria ed il bookshop accoglienti e intimi.

“Fabulous Garden” contiene nel nome il filo conduttore: il giardino. Lo scopo del progetto è quello di ricreare nel percorso museale la serenità del giardino fondendo natura e cultura. Con la natura come fonte di ispirazione, il team di lavoro ha compiuto scelte non invasive per creare ambienti confortevoli e riproporre quel “locus amenus” antico, aperto all’arte e alla creatività. Arredi ispirati agli elementi naturali, diffusione di essenze, suggestioni sonore e luminose creano atmosfere poli sensoriali accanto a soluzioni tecnologiche come videoproiettori, touch screen e tablet per interattività e shopping on line dei libri.

Progetto vincitore del Love Italy Challenge è stato proprio quest’ultimo, “Fabulous Garden”, ideato da un team tutto al femminile: Martina Codiglione, Susanna Di Gioia, Beatrice Dellorenzo, Antonella Giannotto e Sonia Aura Marino.
Al secondo posto si è classificato il progetto “Una Rosa per Galatea”, al terzo posto “Somnium” e una menzione speciale è stata riservata al progetto “Una Storia d’Amore per Villa Farnesina”.

Tutti i progetti che hanno partecipato al concorso – ha tenuto a precisare il Prof. Zuccari, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei – sono stati molti fecondi e da tutti, al di là dei premiati, verranno tratti spunti di attenzione.
“Fabulous Garden” con il supporto di Love Italy, Villa Farnesina e Accademia Nazionale dei Lincei sarà reso attuabile e concreto e costituisce un forte segnale di un modo nuovo di concepire i beni culturali, non solo come fonte di ammirazione, ma come luoghi da vivere in modo partecipato.
Love Italy Challenge ha segnato una strada in questo modo nuovo di fare cultura.
Una partecipazione speciale, alla serata di premiazione, è stata quella di Piero Angela, presente anche all’apertura del contest.
Nelle sua parole, forti di esperienza, torna l’importanza di mettersi in gioco seriamente per costruire qualcosa di valore: “Cercare l’eccellenza significa lavorare duro, impegnarsi. Fare questo serve, serve ai giovani, al Paese, alla promozione della cultura” .

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