Fisco e norme Imprenditoria

PEC, in scadenza l’obbligo di comunicazione

Entro il 1° ottobre tutte le aziende devono comunicare la propria PEC al Registro delle Imprese. Chi non lo fa avrà una sanzione fino a oltre 2.000 euro

Ultimi giorni per regolarizzare la propria posizione: tutte le aziende (sia le imprese individuali sia le società) devono comunicare telematicamente al Registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio territoriale il proprio domicilio digitale (la PEC) attivo e univocamente riconducibile all’impresa.

Le sanzioni per chi non comunica la PEC
Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), che facilita i rapporti con la Pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali. Ma se la mancata comunicazione prevedeva finora solo una sospensione temporanea per l’invio di pratiche telematiche al Registro imprese, ora invece può comportare una multa compresa tra i 206 e i 2.064 euro per le società, tra i 30 e i 1.548 euro per le imprese individuali.

Info su come comunicare la PEC
La comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. Può essere effettuata dal titolare o legale rappresentante dell’impresa direttamente dal sito https://ipec-registroimprese.infocamere.it/ipec/do/Welcome.action ma occorre essere muniti di firma digitale, oppure seguendo le istruzioni sul sito della Camera di commercio del proprio territorio.

Sanzione e assegnazione d’ufficio
A stabilire l’obbligo sulla comunicazione della PEC è il Decreto Semplificazioni convertito nella Legge n. 120 dell’11 settembre 2020. Segnaliamo che per le imprese che dopo la scadenza del termine risulteranno prive di PEC, oltre al pagamento della sanzione amministrativa, è prevista l’assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio.

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