Ambiente Imprenditoria

Infrastrutture sostenibili per la ripresa economica

Necessaria la collaborazione fra pubblico e privato per la realizzazione di infrastrutture sostenibili per la ripresa post pandemia

La presidente del B20, Emma Marcegaglia, lo dice chiaramente: “Lo sviluppo di infrastrutture sostenibili è un fattore strategico per rilanciare la ripresa dopo la pandemia. È fondamentale che il G20 sostenga, accelerandola, la transizione verso un’economia sostenibile e inclusiva, anche attraverso modelli di collaborazione pubblico-privato finalizzati a mobilizzare un volume crescente di risorse”. E lo dice durante la conferenza internazionale tenutasi a Roma il 24 settembre e organizzata da Cassa Depositi e Prestiti assieme al D20 Long-Term Investors Club, in collaborazione con B20, T20 e la Presidenza Italiana del G20.

Investire in infrastrutture sostenibili
“Affrontare il deficit infrastrutturale e garantire la sostenibilità e la qualità degli investimenti infrastrutturali è un elemento chiave per la crescita economica e il progresso sociale e un fattore determinante per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU e gli impegni dell’Accordo di Parigi” spiega Emma Marcegaglia. “Il B20 chiede al G20 di agire con urgenza per favorire la realizzazione di importanti progetti infrastrutturali sostenibili, promuovendo modelli di partenariato pubblico-privato. Abbiamo condiviso le nostre priorità con D20-LTIC e T20 e insieme abbiamo rilasciato una dichiarazione congiunta volta a sostenere gli sforzi del G20 in questo ambito. La pandemia ha accelerato l’esigenza di un impegno globale verso un modello economico sostenibile. È fondamentale che le politiche economiche e fiscali supportino investimenti infrastrutturali sempre più ‘carbon neutral’ e favoriscano investimenti transfrontalieri e progetti di rigenerazione urbana. In quanto strumento anticiclico, gli investimenti infrastrutturali sono fondamentali per promuovere la produttività e rafforzare la crescita economica sostenibile a lungo termine. Tutto questo non può prescindere da una costante e corretta collaborazione fra pubblico e privato. Le infrastrutture sostenibili sono il principale driver per la ripresa economica. Aumentare gli investimenti privati in infrastrutture nel contesto attuale è impegnativo, ma essenziale, ed è fondamentale rafforzare il ruolo degli investitori a lungo termine, armonizzando la tassonomia e creando un quadro operativo chiaro”.

Il B20
Il B20 (https://www.donnainaffari.it/2021/08/il-ruolo-delle-donne-al-centro-del-b20/) è uno dei più autorevoli “Engagement Groups” istituiti dal G20. Espressione del settore privato e delle confederazioni industriali dei paesi G20, nel 2021 è presieduto dall’Italia. Il B20 Italy, sotto il claim “Reshape the Future: Include, Share, Act”, è organizzato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia. Lo scopo del B20 è supportare il G20 con linee di indirizzo strategico sui settori chiave per l’economia globale, promuovendo il dialogo fra settore pubblico e privato e con le organizzazioni e istituzioni internazionali per indicare percorsi concreti e permettere ai governi di rispondere alle principali sfide globali.
La Task Force Health & Life Sciences conta 99 membri di 14 differenti Paesi.

La conferenza internazionale
Alla conferenza, dal titolo “Financing infrastructure for the recovery: the role of public-private cooperation to ensure a long-term sustinable growth”, hanno partecipato, fra gli altri: il Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari Paolo Gentiloni, il Ministro dell’Economia e della Finanze italiano Daniele Franco, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il Ministro delle Finanze indonesiano Sri Mulyani Indrawati, il Presidente del D20-LTIC e della Banca Europea degli Investimenti (BEI) Werner Hoyer, il Segretario Generale dell’OCSE Mathias Cormann, il Presidente della Task Force sulle infrastrutture del T20 Francesco Profumo, il Presidente e l’Amministratore delegato di CDP Giovanni Gorno Tempini e Dario Scannapieco.

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