Università

In Friuli Venezia Giulia da un anno esiste “Ditenave”, il distretto tecnologico della nautica

ditenave

Distretto Tecnologico cantieristica e nautica

In Friuli Venezia Giulia da un anno esiste “Ditenave”, il distretto tecnologico della nautica che studia i nuovi progetti più competitivi e fa ricerca e formazione avanzata nel settore

A un anno dall’inizio della sua attività Ditenave ha già avviato numerose iniziative grazie al supporto e al coinvolgimento del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fincantieri e dei sindacati confederati (in particolare CGIL, CISL e UIL) e molte altre stanno per essere avviate.
Tanto per iniziare la Regione ha stanziato 6,5 milioni di euro per l’avvio di 7 progetti di ricerca e ulteriori 5 milioni per un programma triennale di formazione. Ha inoltre predisposto un piano strategico per i prossimi anni, di cui fanno parte università, centri di ricerca, imprese e fornitori. Secondo quanto affermato dal Presidente della Regione, Renzo Tondo, “l’innovazione e la ricerca rappresentano un investimento indispensabile per rendere competitivi e innalzare la qualità dei nostri prodotti e servizi, dando alle imprese regionali la possibilità di competere sul mercato globale. E le risorse messe a disposizione da Ditenave dimostrano l’interesse della regione per questo fondamentale ‘pilastro’”.
La Regione ha pertanto attivato delle linee di finanziamento per sostenere le attività del distretto riguardanti la ricerca, la formazione e l’innovazione nei settori della cantieristica e della nautica. Un’attenzione particolare Ditenave la presta alla nautica da diporto (settore nel quale l’Italia è leader europea) e nell’indotto della cantieristica navale. I finanziamenti alle sue attività provengono da un mix di risorse pubbliche (comprese quelle comunitarie) e private in quanto l’eccellenza in questi ambiti di sviluppo è un beneficio per tutti.
Per il sistema della formazione la linea di finanziamento è quella dei fondi comunitari strutturali del POR Fondo Sociale Europeo 2007-2013 (Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione – Capitale Umano).
Questi sono gli attori del distretto:

  • Istituzionali
    • Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
    • M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca)
    • Enti locali
  • Economici
    • Imprese
    • Associazioni di categoria
    • Camere di Commercio
  • Non Economici
    • Università
    • Enti di ricerca
    • Enti di formazione
    • Istituti scolastici

Ditenave tra l’altro coordina l’esternalizzazione delle attività di ricerca gestendo i rapporti tra la domanda da parte dell’Industria e l’offerta da parte delle Università e degli enti di ricerca e formazione, fungendo pertanto da collegamento tra le idee e la loro applicazione concreta.
Grazie a Ditenave pertanto i progetti dei ricercatori vengono finanziati dai fondi pubblici e/o privati e realizzati dalle imprese. Al distretto è anche associato un consorzio, il RINAVE (Consorzio per l’Alta Ricerca Navale), composto da AREA  Science  Park, Università di Trieste, Università di Udine e SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati).
RINAVE si occupa di individuare le soluzioni più vantaggiose per le Piccole e Medie Imprese che vogliano associarsi temporaneamente allo scopo di accedere ai vari Bandi pubblici; di verificare i contenuti tecnici dei progetti; di verificare l’interesse delle industrie che utilizzeranno il progetto.
Per quanto riguarda la cantieristica, Ditenave offre pertanto un supporto alle imprese anche per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Per la cantieristica maggiore, ovvero la costruzione delle navi, rappresenta un punto di contatto tra le piccole e medie imprese specializzate nei piccoli pezzi che possono essere “personalizzati” a seconda della richiesta delle grandi aziende; questi vengono assemblati in modo da essere utilizzati nella costruzione delle navi facendo in modo che le piccole e medie imprese operino a fianco delle grandi aziende.
Ci sono anche tutte le PMI dei comparti collegati, ovvero dell’indotto, che vengono chiamate a operare in collaborazione nella costruzione delle imbarcazioni: ad esempio nella nautica da diporto vengono chiamati i produttori di arredi o quelli di componentistica.
Lavorando con questa logica di integrazione totale, diciamo dall’idea al prodotto finito, è evidente l’essenzialità della Formazione, e infatti Ditenave collabora con il Polo Formativo dell’Economia del Mare anche per formare i futuri manager specialisti nel settore.
Il Polo è un’associazione temporanea di scopo che ha come capofila l’ENAIP che realizza i programmi di formazione coordinati e supervisionati dal distretto.
Vengono elaborati programmi di formazione in base alle esigenze di innovazione tecnologica, produttiva e organizzativa diretti sia a disoccupati (chi ha già lavorato ma attualmente non lavora) che a inoccupati (chi non ha mai lavorato, dunque è in cerca di prima occupazione) o occupati nelle aziende del settore per aumentare le competenze personali. I programmi di formazione possono sia sviluppare figure professionale dotate degli standard minimi di competenza nel settore, sia programmi avanzati per la formazione tecnica superiore, sia programmi di formazione sperimentali e innovativi in accordo con le esigenze specifiche delle singole imprese.

Cos’è un distretto tecnologico

In Italia ci sono molti distretti tecnologici che possono essere costituiti con forme giuridiche o organizzative diverse. Tutti però devono avere degli elementi comuni: si devono sviluppare su un territorio, che spesso è regionale; devono occuparsi di almeno un settore industriale, ad elevata tecnologia, di forte rilevanza economica e sociale; il settore industriale deve essere rappresentato da una o più aziende competenti; la ricerca deve essere collegata all’industria di riferimento e può essere rappresentata da Università, Centri di Ricerca, ecc.; le Piccole e Medie Imprese del settore di rifermento e dell’indotto devono essere coinvolte nelle attività del distretto.
Lo scopo di un distretto tecnologico è quello di formare una rete coordinata di relazioni tra tutti i soggetti che si occupano – dalla A alla Z – di un determinato settore industriale di riferimento al fine di potenziare la competitività del settore stesso a livello globale.
Per realizzare lo scopo, ogni distretto tecnologico ha bisogno di istituire un organismo che controlli e governi l’operato complessivo del distretto. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia questo organismo, per il comparto industriale navale e nautico, è rappresentato appunto da Ditenave (legalmente costituita il 2 aprile del 2009, ma operativa solo da un anno), che è, dal punto di vista giuridico, un’associazione. Tale associazione ha un atto costitutivo e uno Statuto da rispettare. Lo Statuto e tutti gli atti di un distretto tecnologico devono essere pubblici e consultabili da chiunque.

Potrebbe interessarti