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Toscana: contributi alle piccole imprese per unirsi tra loro

Toscana: contributi alle piccole imprese per unirsi tra loro

Quando un’impresa è troppo piccola e non riesce a competere nei mercati dominati dalle grandi, può avviare un processo di integrazione con altre piccole imprese per “fare squadra”. A questo fine sono stati stanziati fondi per 3 milioni di euro. Domande dal primo aprile.

La logica è quella della rete e si basa sull’antico concetto de “l’unione fa la forza”. In effetti in un mercato oggi sempre più dominato dalle grandi aziende e dalle multinazionali, è importante dare un’opportunità per competere anche alle piccole imprese per aiutarle a sostenere una concorrenza altrimenti impossibile da contrastare. A questo scopo la Regione Toscana ha pubblicato sul BURT (Bollettino Ufficiale della Regione Toscana) un bando di 3 milioni di euro per finanziare le aziende che vogliono effettuare una delle seguenti operazioni: acquisire altre aziende o rami di azienda; realizzare una fusione per unione o incorporazione: costituire un consorzio di piccole o medie imprese; sviluppare una rete d’impresa con un contratto (ex L.33/2009).

I programmi di investimento presentati dalle aziende devono essere di minimo 100 mila euro e non devono però superare il milione di euro. I finanziamenti copriranno le spese sostenute per le operazioni di integrazione e per le attività sviluppate a seguito dei processi di integrazione.
Potranno essere utilizzati pertanto per acquisire o rinnovare macchinari, impianti e attrezzature nonché per affrontare le spese relative a eventuali brevetti, licenze e consulenze. Una spesa particolare che viene ammessa tra le altre è quella per le prestazioni di un “temporary manager”: si tratta del cosiddetto manager di rete che viene condiviso dalle imprese componenti la rete stessa allo scopo di condurre e coordinare tutte le attività del programma di rete.
L’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini, spiega che si tratta di un modo per “guardare oltre la crisi e soprattutto per correggere quella che, anche prima della crisi, era e resta una debolezza strutturale del nostro sistema produttivo, fatto di tante piccole e piccolissime aziende. Le dimensioni ridotte infatti costituiscono un freno all’innovazione, incidendo negativamente sulla competitività di queste imprese che, spesso, faticano a presentarsi agguerrite sui mercati internazionali. Ecco perchè abbiamo pensato di migliorarne l’efficienza favorendo l’integrazione e gli scambi, in una logica di rete”.
In particolare, la Regione tende così facendo a favorire l’innovazione e lo scambio di Know how (conoscenze e competenze) e rendere più efficienti la produzione e la distribuzione, anche sviluppando reti di subfornitura.
I 3 milioni messi ora a disposizione delle imprese, saranno integrati presto da ulteriori fondi. Incentivi andranno poi alle imprese che assumeranno soggetti deboli all’interno del mercato del lavoro, come le donne, i giovani e i disoccupati.

 

R1-093-Bando-BURT-Integrazione-fra imprese.pdf

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