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Conferenza presidenti commissioni regionali pari opportunità

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Conferenza presidenti commissioni regionali pari opportunità

Le rappresentanti regionali delle Commissioni Pari Opportunità si sono riunite a Trieste per discutere le linee guida e i progetti da portare avanti per difendere la parità di genere. Il progetto Unica per le donne nella Pubblica Amministrazione

La neo eletta coordinatrice della Conferenza delle presidenti regionali delle CPO, Santa Zannier, già presidente della Commissione pari opportunità del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato l’importanza dell’incontro e del suo ruolo: “Sono stata molto felice che le mie colleghe lo scorso 17 giugno mi abbiano indicato come la persona più adatta per ricoprire questo incarico, che, non lo nascondo, richiede molto impegno. Il nostro primo obiettivo sarà quello di rendere riconosciuta la Conferenza all’interno dell’assemblea delle Regioni”.

Molti i progetti illustrati nel corso della conferenza di Trieste, a partire dal progetto Unica, elaborato
dall’Università di Udine, per la predisposizione dei curricula europei delle donne da mettere a disposizione della Pubblica amministrazione.
“È un progetto importante” sostiene la Zannier, “perché offre uno strumento utile ed efficace per sostenere la presenza di figure femminili qualificate nella pubblica amministrazione,
uscendo dall’alibi che manchino o non si conoscano soggetti femminili con le competenze necessarie”.

In particolare il progetto acquista maggior valore a pochi giorni dal via libera definitivo e bipartisan della Camera alla legge che introduce le quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in Borsa e delle società a partecipazione pubblica. A partire dal 2012 i consigli di amministrazione dovranno infatti essere composti da un quinto di donne, ovvero il 20% dei componenti, mentre dal 2015 la percentuale passerà a un terzo, come è già – e con percentuali maggiori – in Francia e Norvegia. “Si poteva partire direttamente dal 30 per cento” afferma la Zannier, “ma è già un buon risultato. Ora bisognerà vigilare affinché le donne scelte lo siano per meriti ed in tal senso il nostro progetto Unica si inserisce perfettamente, raccogliendo anche le competenze trasversali ed i vari saperi, acquisiti in altri contesti e grazie alle diverse esperienze, cogliendo tutte le diverse anime dell’universo femminile”.

Al momento le donne presenti nelle società quotate sono 181 e rappresentato solo il 6,5% del totale complessivo. I numeri delle componenti femminili presenti al momento però sono spesso legati soprattutto a fattori familiari e agli azionisti, secondo un principio per cui nell’azienda si trasmettono i ruoli ai figli e alle figlie dei fondatori. “Ma agli uomini non viene mai chiesto di dimostrare il proprio valore professionale: lo si dà per scontato; le donne invece devono impegnarsi molto di più, lottando contro lo scetticismo e i pregiudizi. Grazie anche al progetto Unica, almeno per la pubblica amministrazione, verranno presentate professionalità e competenze indiscutibili”.
Il Friuli Venezia Giulia è impegnato nel campo delle Pari Opportunità anche con altre iniziative, come gli accordi, già sottoscritti con Sergio Zavoli, presidente della commissione di vigilanza sulla Rai, per intervenire laddove i mezzi di comunicazione esagerino nella rappresentazione delle donne come oggetti. “Non sono una moralista, ma ci vuole dignità: alcune immagini si spingono davvero troppo oltre. Importante è anche il lavoro che facciamo con i ministeri, in primis il MIUR, con le nostre università, e lo stretto confronto che teniamo con la Commissione europea”.

Elisa Innocenti

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