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Il nuovo programma “ERASMUS per tutti” proposto dalla Commissione Europea

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Il nuovo programma “ERASMUS per tutti” proposto dalla Commissione Europea

In questi ultimi giorni di novembre arriva la novità per il più noto programma internazionale di formazione: il progetto Erasmus. Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, il progetto interesserà anche gli studenti delle superiori e dei master. Con l’apertura del programma a tutti, i potenziali beneficiari dei finanziamenti diverranno 5 milioni di persone

La borsa Erasmus darà la possibilità di studiare o di formarsi all’estero non solo agli studenti universitari ma anche agli studenti dell’istruzione superiore e della formazione professionale; inoltre, chi frequenta un master beneficerà di un nuovo programma di garanzia dei prestiti istituito con il Gruppo Banca Europea per gli Investimenti.

Saranno il doppio delle persone che ne beneficiano attualmente, i nuovi interessati dal programma settennale “Erasmus per tutti” proposto dalla Commissione Europea che, se approvato, partirà nel 2014  con fondi pari a 19 miliardi di euro. D’altronde, come ha dichiarato Androulla Vassiliou – la Commissaria responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù – “L’investimento nell’istruzione e nella formazione è il migliore che possiamo fare per il futuro dell’Europa. Un’esperienza di studio all’estero accresce le competenze delle persone, ne favorisce lo sviluppo personale, l’adattabilità e aumenta la loro occupabilità. Vogliamo fare in modo che un numero molto maggiore di persone tragga beneficio dal sostegno dell’UE a queste opportunità. È anche necessario aumentare gli investimenti per migliorare la qualità dell’istruzione e della formazione a tutti i livelli, in modo da poter competere con i migliori al mondo, da offrire un maggior numero di posti di lavoro e da garantire una maggiore crescita”.

Secondo i dati rilevati dalla Commissione, il nuovo programma consentirebbe:

  • a 2,2 milioni di studenti dell’istruzione superiore di ricevere borse per compiere parte del loro percorso educativo e formativo all’estero (rispetto a 1,5 milioni nel quadro dei programmi attuali) – tale cifra comprende anche i 135mila studenti che ricevono un sostegno per studiare in un Paese non europeo e, al contempo, gli studenti extraeuropei che studiano in Europa;
  • a 735mila studenti della formazione professionale di compiere parte del loro percorso educativo e formativo all’estero (rispetto ai 350mila nel quadro del programma attuale);
  • a 1 milione di insegnanti, formatori e operatori giovanili di ricevere un finanziamento per svolgere attività di insegnamento o di formazione all’estero (rispetto ai 600mila attuali);
  • a 700mila giovani di partecipare a tirocini in imprese all’estero (rispetto ai 600mila attuali);
  • a 330mila studenti di master di ricevere garanzie sui prestiti per contribuire al finanziamento dei loro studi all’estero nel quadro di un meccanismo totalmente nuovo;
  • a 540mila giovani di partecipare ad attività di volontariato all’estero o a scambi di giovani (rispetto ai 374mila attuali);
  • a 34mila studenti di ricevere borse di studio destinate ad un “diploma comune” che prevede periodi di studio in almeno due istituti di istruzione superiore esteri (rispetto ai 17.600 beneficiari attuali);
  • a 115mila istituzioni/organizzazioni del settore dell’istruzione, della formazione e/o delle attività per i giovani o ad altri organismi di ottenere finanziamenti per la creazione di oltre 20mila “partenariati strategici” per realizzare iniziative comuni e promuovere lo scambio di esperienze e di know-how;
  • a 4mila istituti di istruzione e imprese di creare 400 “alleanze della conoscenza” e “alleanze di competenze settoriali” per incentivare l’occupabilità, l’innovazione e l’imprenditorialità.
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Commissaria Formaz CE

Il nuovo programma Erasmus raggrupperebbe pertanto tutti gli attuali programmi dell’Unione Europea, compresi quelli internazionali, nei settori dell’istruzione e della formazione, della gioventù e dello sport (attualmente 7 programmi differenti). Ciò allo scopo di aumentarne l’efficienza semplificando la procedura per presentare le domande di borsa e riducendone la duplicazione e frammentazione.

Naturalmente, per realizzare il progetto occorrerà aumentare i fondi in bilancio, precisamente del 70%. La cifra ammonterebbe pertanto, considerando l’inflazione, a 19 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

Le azioni previste nel programma saranno essenzialmente tre: l’opportunità di apprendimento per i singoli (sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea); cooperazione fra istituti di istruzione, organizzazioni giovanili, imprese, ONG e autorità locali; sostegno alle riforme negli Stati membri per promuovere l’imprenditorialità, l’innovazione e l’occupabilità nonchè per rinnovare i sistemi di istruzione e formazione.

Dei 19 miliardi, i due terzi sarebbero investiti in borse di mobilità per il miglioramento delle conoscenze e delle competenze professionali. Lo scopo è quello di offrire nuove e maggiori opportunità di sviluppo personale, del proprio livello culturale e delle proprie capacità anche per ampliare le opportunità di lavoro. Non solo: “Erasmus per tutti” promuoverà la ricerca e sosterrà lo sport di base, seguendo l’antico motto latino “mens sana in corpore sano”.

Se dal 2007 una media di 400mila persone hanno ricevuto ogni anno le borse di studio dell’UE per la formazione e il volontariato all’estero, una volta accolta la proposta della Commissione Europea tale cifra potrebbe raddoppiarsi.
Si attende ora il parere del Consiglio Europeo, che sta esaminando la proposta attualmente, e del Parlamento Europeo al quale compete la decisione finale.

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